Katia Alicante – Wei-ji

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Informazioni Evento

Luogo
DISTURB
Corso Nazionale 131 ( primo piano), 84018 , Scafati, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

11.30 - 13.00 | 18.00 - 22.00 | lunedi chiuso

Vernissage
21/10/2012

ore 19

Artisti
Katia Alicante
Curatori
Stefano Taccone
Generi
arte contemporanea, personale

Al pari del termine mutuato dal vocabolario orientale, che può tradursi sia come ‘pericolo’, sia come ‘opportunità’, l’artista legge nell’attuale crisi del sistema capitalista non soltanto elementi di destabilizzazione sociale, ma anche possibilità, occasioni da impegnare al fine di trarre più autentici profitti.

Comunicato stampa

Dopo aver partecipato, la scorsa primavera, alla collettiva Politikaction, Katia Alicante (1977, vive e lavora a Livorno) ritorna a Di.st.urb. presentando, domenica 21 ottobre alle ore 19:00, la personale Wei-ji, a cura di Stefano Taccone.

Al pari del termine mutuato dal vocabolario orientale, che può tradursi sia come ‘pericolo’, sia come ‘opportunità’, l’artista legge nell’attuale crisi del sistema capitalista non soltanto elementi di destabilizzazione sociale, ma anche possibilità, occasioni da impegnare al fine di trarre più autentici profitti.

La diarchia sintattica e del pensiero, che in mostra si dichiara in forma di stampe dal piccolo formato con i simboli di questa oscillazione tra pericolo e opportunità, viene conciliata nel termine – tutto occidentale – empowerment , che Zimmerman definisce ‘processo dell’azione sociale attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente sociale e politico per migliorare l’equità e la qualità della vita’.

Fulcro dell’intero percorso espositivo sarà allora l’opera omonima, che – come spiega il curatore – consiste in un ‘metaforico sole […] segnato dal termine inglese Empowerment e circondato da raggi che sono altrettanti striscioni comunemente portati ai cortei’, nei quali l’artista ha raccolto le speranze di tante battaglie sociali per la realizzazione di un mondo autenticamente a misura d’uomo.

Di.st.urb. (Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi), spazio dedicato alle arti visive annesso al circolo culturale Ferro3, si pone l’obbiettivo di attirare ed aggregare un ampio e diversificato gruppo, costantemente in fieri, di artisti, di critici e curatori, nonché di intellettuali afferenti ad altri ambiti e discipline interessati al confronto con i linguaggi dell’arte, adottando una prospettiva globale, ma prestando la massima attenzione anche al territorio. Prima ancora che area espositiva, funzione che pure gli è assolutamente propria, esso va dunque inteso come un cantiere in cui soggettività differenti per formazione e vocazione concorrono nell’articolazione di un discorso sempre suscettibile di nuovi apporti e sconfinamenti, ma anche costantemente fedele a due linee-guida ben definite. Esse sono sintetizzabili nei termini di un’arte come esercizio di strenua messa in questione della sua stessa natura, nonché come pratica votata al continuo confronto con la dimensione socio-politica, il che, allo stato attuale, si traduce inevitabilmente nell’intreccio con i nodi costituiti dai molteplici volti - economico, ecologico, politico, sociale - della crisi mondiale in corso, che è in definitiva crisi irreversibile dei paradigmi sui quali da oltre due secoli si fonda la civiltà occidentale.