Katja Snozzi – La bambinaia di Rita Hayworth
L’esposizione presenta il progetto della fotografa Katja Snozzi dedicato a donne e uomini centenari delle varie regioni linguistiche della Svizzera, ripresi dall’artista nelle loro dimore o in case di cura. Un tema attuale, come quello dell’invecchiamento della popolazione, letto da un’angolatura diversa, positiva e poetica
Comunicato stampa
Fotografa nota soprattutto per i suoi reportage di guerra e di taglio etnografico, nel suo ultimo progetto la ticinese Katja Snozzi ha visitato e ripreso decine di donne e uomini centenari nelle loro dimore o in case di cura, nelle diverse regioni linguistiche della Svizzera. I volti e le mani dei protagonisti, resi con accurati giochi di luce che ne esaltano l'espressività e la vitalità, ci immergono in una realtà viva, emotivamente carica di senso, evocativa di un passato che si palesa ancora in tarda età, nell'intimo dialogo con la fotografa e la sua macchina da presa.
Nuovamente il Museo Vincenzo Vela si china, attraverso una mostra d'arte contemporanea, su un tema di attualità sociale e politica, nello specifico l'invecchiamento della popolazione, oggi inteso per lo più come dato esclusivamente negativo, di presa a carico di un segmento di cittadini ritenuto improduttivo.
Ad esso si contrappongono in mostra storie e atteggiamenti di vita sorprendente lucidi, poetici e talvolta tragici, che sollevano quesiti sulla nostra esistenza. La componente scultorea delle immagini suggerisce un confronto diretto con ritratti dello scultore Vincenzo Vela, anch'essi presenti in mostra.
Nata a Locarno nel 1947, Katja Snozzi trascorre l'infanzia e l'adolescenza tra il Kenya, la Svizzera tedesca e il Ticino. Dopo il diploma in fotografia alla Kunstgewerbeschule di Zurigo (oggi Zürcher Hochschule der Künste), nel 1970 si trasferisce a Berna, dove risiederà fino al 2000. Nel 1974 inizia l'attività di fotografa freelance, realizzando vari reportage in zone di crisi o di conflitto e in regioni devastate da catastrofi naturali. Tra i suoi lavori, servizi sulla guerra civile in Libano, l'invasione statunitense dell'isola di Grenada, la carestia in Somalia, il genocidio in Ruanda, il conflitto in Bosnia, le aree terremotate dell'Irpinia e dell'Honduras. Prima fotografa donna accreditata a Palazzo federale, dal 1996 opera anche nel settore multimediale come libera professionista. Esegue numerosi ritratti di personalità politiche, del mondo religioso e della cultura, tra cui Fidel Castro, il Dalai Lama e Max Frisch. Negli Anni Novanta svolge diversi mandati in tutto il mondo per conto di organizzazioni umanitarie quali il Comitato Internazionale della Croce Rossa, la Croce Rossa Svizzera e la Fondazione SOS Villaggi dei Bambini. Dal 2011 concentra la sua attenzione su realtà locali e nazionali: realizza in particolare cicli fotografici dedicati ai cittadini del neonato Comune di Terre di Pedemonte e alle persone centenarie che vivono in Svizzera. Vive e lavora a Verscio.