Keep On Movin’

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MORRA GRECO
Largo Proprio D'avellino 17, Napoli, Italia
Date
Dal al

giovedì – sabato / 10 - 18

Vernissage
29/09/2022

ore 18

Curatori
Giulia Pollicita
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Fondazione Morra Greco presenta Keep On Movin’, una mostra collettiva a cura di Giulia Pollicita con opere di diciotto artiste e artisti dalla Collezione Morra Greco esposte in parte per la prima volta negli spazi del museo.

Comunicato stampa

Fondazione Morra Greco presenta Keep On Movin’, una mostra collettiva a cura di Giulia Pollicita con opere di diciotto artiste e artisti dalla Collezione Morra Greco esposte in parte per la prima volta negli spazi del museo, in programma dal 29 Settembre al 30 Novembre 2022.

Keep On Movin’ è l’istantanea di un momento storico, quello tra la seconda metà degli anni Novanta e il presente, visto attraverso il lavoro di artiste e artisti di generazioni e nazionalità differenti e il loro rifiuto della storia ufficiale attraverso una lettura critica della realtà, dello status quo del potere, e della politica vigenti. Le opere in mostra interrogano sé stesse come opere d’arte e questionano ora antagonisticamente, ora ironicamente, la società, il corpo, il linguaggio, e il rapporto dell’essere umano con la natura affidando al potere simbolico dell’immagine fotografica, video o pittorica, e alla fisicità di scultura, installazione e architettura una lettura della contemporaneità.

Keep On Movin’ è il racconto di un archivio in movimento e di una collezione in continua crescita che reca memoria della ricerca artistica promossa in questi anni dalla Fondazione Morra Greco, il suo nuovo corso dedicato all’educazione con il progetto EDI Global Forum, e la dedizione della Collezione di Maurizio Morra Greco a osservare e interpretare la contemporaneità.

Guardando retrospettivamente al ruolo dell’arte per una lettura critica e consapevole della realtà, Keep On Movin’ è una riflessione anche sulla necessità di concepire le istituzioni artistiche come parte di una società e l’opera d’arte come un agente all’interno di un ecosistema più complesso di quello semplicemente estetico.