Kipras Dubauskas – Emergency Break
installazione cinematografica sul tema del “soccorso” di Kipras Dubauskas, a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi.
Comunicato stampa
Dal 12 al 14 maggio 2022, ospiteremo nei nostri spazi di Palazzo d’Accursio Emergency Break - Main Project di ART CITY Bologna 2022 - l’installazione cinematografica sul tema del “soccorso” di Kipras Dubauskas, a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi. Il finissage alla presenza dell’artista si terrà sabato 14 maggio alle 18.
In arrivo la decima edizione di ART CITY Bologna, il progetto di alleanza culturale nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere per affiancare con mostre, eventi e iniziative speciali l'annuale svolgimento di Arte Fiera e proporre un'originale esplorazione di musei e luoghi d'arte in città.
Coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi, il programma offrirà un ricco calendario di inaugurazioni e aperture straordinarie a partire da sabato 7 maggio per proseguire fino al weekend successivo, in concomitanza con Arte Fiera prevista dal 13 al 15 maggio 2022.
Tra i luoghi scelti quest’anno per ospitare gli interventi degli artisti, anche gli spazi della nostra Fondazione a Palazzo d’Accursio, in particolare la sala Tassinari e lo spazio Officina di Innovazione Urbana Lab (Salaborsa, Corridoio del Bramante) dove ospiteremo Emergency Break di Kipras Dubauskas, installazione filmica a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi, promossa da NOS Visual Arts Production in collaborazione con Home Movies, Istituto Lituano di Cultura e Residenza per artisti Sandra Natali.
Emergency Break è un’installazione cinematografica in 16 mm che presenta la trilogia dedicata al “soccorso” che l’artista lituano Kipras Dubauskas ha sviluppato a partire dal 2019, con un’anteprima del capitolo su Bologna che verrà realizzato nel 2022.
Inediti in Italia, i due film in mostra presso la Sala Tassinari, 36 Chambers (3’, 2019) e Daynighting (9’, 2020), fungono da preludio al collage filmico Firestarter che viene presentato nello spazio Officina, anticipando la nuova produzione che l’artista realizzerà in città a partire da un periodo di ricerca già avviato grazie alla collaborazione con l’Istituto Lituano di Cultura e la Residenza per artisti Sandra Natali.
Emergency Break propone “una pausa di emergenza” - dice l’artista - un momento di sospensione per interrogarsi su norme e controllo, fiducia e alterità. Il soccorso, con le relazioni e le pratiche che un processo di “guarigione” innesca, a livello individuale e collettivo, diventano per l’artista temi centrali in risposta allo stato attuale di emergenza globale causato dalle trasformazioni in atto nei rapporti tra persone, popoli e Stati.
Nell’indagine in corso per Firestarter sulla Bologna sotterranea e sull’estetica del soccorso, l’artista intercetta il lavoro del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ponendolo in relazione con l’iconografia agiografica, mentre le fughe prospettiche dei portici bolognesi lasciano il passo ai tunnel delle tubature stradali o alle vie d’acqua sotterranee, attirando l’attenzione anche sullo stato di salute di un patrimonio storico che non può eludere la manutenzione del “sommerso”.
Tema centrale della sua ricerca, l’esplorazione del sottosuolo è anche l’incipit di 36 Chambers, un film iniziatico in cui l’artista ci porta con sé in una spedizione che ha realizzato nel corso di 15 giorni compiendo 170km di navigazione da Vilnius a Kaunas.
Mentre in Daynighting, il cui titolo traduce proprio questa pratica esplorativa dell’artista sopra e sotto la superficie nello stato di perdita di coscienza dal giorno alla notte, una creatura non ben identificata nel tentativo di portare da lontano un messaggio che forse è proprio quello che stiamo cercando di intercettare da un mondo e un tempo lontano, subisce l’azione infruttuosa di un soccorso.
Kipras Dubauskas (1988) vive e lavora a Vilnius, Lituania.
Ha studiato Installazione alla Royal Academy di Ghent e Scultura all'Accademia di Belle Arti di Vilnius. Recentemente ha realizzato una mostra personale al Contemporary Art Center di Vilnius (2020) e alla POST Gallery di Kaunas (2019), ha preso parte a mostre collettive come Performing the Fringe presso Pori Art museum Finland (2021), Waiting for Another Coming a Vilnius e Varsavia (2018), Some Pieces from a Cracked Sidewalk (through an intent gaze) a Danzica (2017) e ha partecipato alla 12th Baltic Triennale (2015). Tra 2006 e 2010 è tra i fondatori del progetto indipendente Artkor Project Space e dal 2018 è parte del Laboratorio di sviluppo e produzione per film analogici Spongé presso il centro multidisciplinare SODAS 2123 di Vilnius. Nel 2012 fonda a Rotterdam insieme all'artista Simon Marie Sarah Bureau of Psychogeography, un’organizzazione immaginaria con la missione di individuare un percorso ai confini della città attraverso le sue aree non sviluppate. Di recente ha intrapreso il nuovo progetto a lungo termine che interessa l'"isola di Blackberry", pacifica occupazione di un'isola disabitata nel fiume Neris, alla periferia di Vilnius, con l'obiettivo di condurre una ricerca completa sulla biodiversità delle isole e l'avvio di un parco di sculture semi-pubbliche e di un giardino di piante selvatiche. La data di apertura preliminare è nel 2025.
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