KM/0. Segni d’arte a Sud
Gli spazi dell’ex tabacchificio in via Enzo Ferrari, sede del Laboratorio di Arte e Architettura e, dal marzo scorso, anche del progetto “Archiviazioni. Esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo”, ospitano la seconda edizione di Km/0. Segni d’arte a Sud.
Comunicato stampa
KM/0. SEGNI D’ARTE A SUD
seconda edizione
a cura di Anna Cirignola
c/o LABORATORIO DI ARTE E ARCHITETTURA
via Enzo Ferrari (contrada Pisello), Lecce
mostra di
Valentina d’Andrea, Antonio De Luca, Luisa Elia,
Nicola Elia, Rosamaria Francavilla, Michele Guido,
Maurizio Monticchio, Daniele Papuli, Romano Sambati,
Fernando Schiavano, Carlo Michele Schirinzi, Ingrid Simon,
Laboratorio Semerano, Archiviazioni
Dal 27 luglio al 15 settembre. Vernissage mercoledì 27, ore 20.
Cartella stampa e testi Valeria Raho
Relazioni con il territorio Elvira De Masi
Ufficio stampa Calliope ComunicareCultura
Progetto grafico Qb Creative
Sponsor tecnico Sammontana
Patrocinio Comune di Lecce
Lecce. Dal 27 luglio fino al 15 settembre, gli spazi dell’ex tabacchificio in via Enzo Ferrari, sede del Laboratorio di Arte e Architettura e, dal marzo scorso, anche del progetto “Archiviazioni. Esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo”, ospitano la seconda edizione di Km/0. Segni d’arte a Sud. L’evento, a cura di Anna Cirignola, è patrocinato dal Comune di Lecce. La mostra si inaugura mercoledì 27, alle 20.
La sostanza, l’essenza delle origini. Arte che forma, informa, annoda radici. Dona nuova, lunga vita ai luoghi. La seconda edizione di Km/0. Segni d’arte a Sud è un viaggio fisico e interiore sulle tracce della memoria e dell’identità di un territorio attraverso le opere di dodici artisti, diversi tra loro per età e scelta di mezzi espressivi, le cui poetiche trovano ragion d’essere nelle radici culturali del Salento; negli elementi di continuità, innovazione e rottura rispetto ai clichè figurativi, da cui la loro ricerca rifugge.
La seconda edizione di Km/0. Segni d’arte a Sud, a cura di Anna Cirignola, rappresenta una mostra di relazione e, al tempo stesso, l’occasione per mettere in luce la vivacità propulsiva di un territorio, a lungo (e a torto) considerato frontiera geografica e culturale. La collettiva, che dal protocollo di Kyoto mutua il neologismo, vuole rendere omaggio all’avventura artistica di Carlo Michele Schrinzi, Fernando Schiavano, Luisa Elia, Romano Sambati, Daniele Papuli, Nicola Elia, Rosamaria Francavilla, Maurizio Monticchio, Valentina D’Andrea, Antonio De Luca e Michele Guido, dando vita ad una festa dell’arte in piena regola, che celebra il genius loci del Salento e la natura dei “segni a Sud”, intesi come tracce, origine, espressione ultima e manifesta di un sostrato culturale profondo e radicato.
Km/0. Segni d’arte a Sud non rappresenta il trionfo del cosiddetto “localismo”, dietro cui troppo spesso si mal celano orizzonti retrogradi, che nulla hanno a che fare con la valorizzazione e la difesa di un territorio. Al contrario, l’ambizione di fondo è quella di dar vita ad una collettiva eterogenea, in sintonia con le attuali linee curatoriali che rispondono alla filosofia del “Think globally, act locally”. Un pensiero guida che pervade anche tutta l’attività di “Archiviazioni. Esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo”, progetto a cura di Giusy Checola e Luigi Presicce, ospitato dal marzo scorso presso gli spazi dell’ex tabacchificio di via Enzo Ferrari, sede del Laboratorio di Arte e Architettura.
Facendo proprio il principio del “glocally”, per usare un termine in voga nella critica più recente, Anna Cirignola ha selezionato una rosa di nomi che, sia a livello nazionale sia internazionale, si sono distinti per la qualità della loro ricerca. La mostra, allestita nelle sale del Laboratorio di Arte e Architettura, ospita le opere di Romano Sambati, Valentina D’Andrea, Rosamaria Francavilla, Antonio De Luca, Nicola Elia, e ancora Carlo Michele Schirinzi, Maurizio Monticchio e Fernando Schiavano, artisti che non senza coraggio hanno deciso di vivere e lavorare nel Salento, a chilometro zero, appunto. La collettiva comprende anche le sculture di Luisa Elia, Daniele Papuli e Michele Guido, salentini d’origine, trapiantanti a Milano da diversi anni che negli spazi dell’ex tabacchificio (a Lecce in campagna, nella zona della Cupa in via Enzo Ferrari), tornano nella loro “piccola patria” per esporre le proprie opere insieme ad Ingrid Simon, artista viennese, radicata nel Salento da oltre vent’anni, che ha scelto il Sud come patria adottiva, divenendo lei stessa interprete del suo genius loci, che altro non è che lo specchio di rapporto tra la storia e la cultura di un luogo.
La “chiamata alle arti” di Km/0. Segni d’arte a Sud si prospetta dunque come una vera e propria festa per gli artisti che hanno scelto il Sud come luogo dell’anima, patria elettiva, culla meridiana e che, ovunque si trovino, portano nei propri lavori i segni della sua atavica energia. Come spiega la curatrice: “Nessun altro, meglio di loro, avrebbe potuto far vibrare in modo così particolare lo spirito di questo luogo, che oggi si apre ad accogliere artisti, architetti, addetti ai lavori, ma anche semplici visitatori. L’intento è quello di far tornare a vivere questo antico tabacchificio, trasformarlo in un centro d’aggregazione, come lo è stato in passato. Consegnarlo nelle mani delle generazioni future, affinché possano tramandarne i ricordi, le suggestioni, le sue memorie”.
Di fatto, Km/0. Segni d’arte a Sud tiene a battesimo l’inizio di una nuova attività per il Laboratorio di Arte e Architettura che, grazie alla presenza di “Archiviazioni”, si è aperto ai linguaggi dell’arte contemporanea. È in questi spazi, così poco conosciuti che la curatrice ha invitato gli artisti a lasciare una traccia del proprio passaggio. È in questi spazi, un tempo simbolo di lavoro e fatica, che Anna Cirignola propone di attuare una vera e propria “riconversione”, per scrivere insieme un nuovo capitolo nella storia di questo luogo.
COME ARRIVARE
Da Lecce: in corrispondenza di viale Giuseppe Grassi, svoltare in via San Pietro in Lama (caserma Vigili del Fuoco) per imboccare SP16. Proseguire per circa due chilometri, prima di svoltare a destra su SP253. Seguire il cartello “Archiviazioni”.
Da San Pietro in Lama: dopo aver percorso via Aldo Moro, imboccare via Lecce (SP16). Proseguire per circa un chilometro. Svoltare, dunque, a sinistra in corrispondenza della provinciale SP253. Seguire il cartello “Archiviazioni”.
Il percorso prosegue per un chilometro.
Da Monteroni: percorrere via Rubichi sino all’altezza di via 21 Aprile (SP11). Seguire SP11 per circa un chilometro. A questo punto, si consiglia di svoltare a sinistra e imboccare via San Lorenzo Spallanzani per poi continuare su via Enzo Ferrari, seguendo il cartello “Archiviazioni”.