Kool Koor – Macro Micro Megastructures
Mostra personale.
Comunicato stampa
Sabato 30 aprile 2022, si terrà l’inaugurazione della Mostra Personale dell’Artista Kool Koor, intitolata “MACRO MICRO MEGASTRUCTURES”. Il vernissage inizierà alle ore 19:00, presso lo spazio Arena Studio d’Arte (in via Riccardo Felici, 9 - Verona, Italia) dei galleristi Luca Cinquetti e Roberto Mazzacurati e vedrà la presenza dell'artista newyorkese.
Il concept ideato dall’Artista è stato progettato affinchè la Mostra coinvolga lo spettatore in un’esperienza allestitiva e concettuale che fa dell’immersività e dell’analisi sociale contemporanea il proprio punto fondante. Questo grazie alla capacità di tradurre in Opera totale quanto un’Artista del calibro di Kool Koor potrà suggerirci del Mondo che ci circonda, attraverso il proprio sguardo attento, internazionale, spregiudicato e aperto alle frontiere sempre nuove del nostro tempo: innescando una serie di ragionamenti visivi, attraverso le Opere in Mostra, che non soltanto dialoghino con i diversi ambiti e le diverse dimensioni della contemporaneità ma che, allo stesso tempo, rappresentino la più onirica e disinvolta indagine di ciò che la velocissima e cangiante modernità ci lascia comprendere di se stessa, attraverso l’analisi degli Spazi che viviamo e di quelli in cui possiamo ritrovarci catapultati, una volta avvenuta la sintonia con l’Opera d’Arte.
L’Esposizione porrà l’accento intellettuale e artistico sulle dimensioni creative e spaziali che l’Arte ha la possibilità di generare attraverso l’indagine di luoghi finora inesplorati che sarà possibile visitare grazie alle tele realizzate con un approccio site specific da Kool Koor, nel tentativo di abbattere ogni frontiera: rivelando una realtà non esclusivamente costretta nei paradigmi ai quali siamo quotidianamente abituati ma, anzi, sconfinando in Cosmi e Universi vari, inaspettati e spettacolari.
Provenendo della Street Art, realtà artistica in cui storicamente la residenza e il passaporto della creazione si consolidano e si esprimono all’esterno degli spazi urbani del Mondo, Kool Koor produce, intrecciando Architettura e Arte, ciò che delle Città ha scovato, conservato, elaborato, profondamente compreso e vissuto, racchiudendo i tanti Mondi incontrati in uno spazio espositivo unico e, attraverso le sue prospettive, rilasciando nuove vedute di metropoli quasi “ultradimensionali” che consentono, allo spettatore, di viaggiare in geografie simultanee, parallele, collaterali, altrimenti impossibili da in- tercettare. L’ulteriore sfida dell’Artista, che per questa Mostra si riversa in un interno, risiede infatti nel tentativo di contenere l’incontenibile: di racchiudere e definire, cioè, il perimentro di ciò che perimetro, per identità, non ne ha: la sconfinata grandezza delle geografie della mente.
All’interno degli stessi scenari espressi su tela, enormità smisurate e minutezze infinitesimali si alternano e convivono, evidenziando come in tutti gli spazi risiedano e coesistano angoli e prospettive nuove capaci di rinnovarsi al variare dello sguardo e del punto di vista da cui si decide di farsi orientare. Kool Koor conferisce vita ad un Universo intergalattico composto di labirinticità disorientanti ma armoniose e di materialità fluide e dinamiche, mai uguali a loro stesse e per questo stimolanti per la soddisfazione della fantasia del viaggiatore. Quello stesso viaggiatore che, in quanto immerso, in “MACRO MICRO MEGASTRUCTURES”, oscilla perennemente tra la dimensione attiva e passiva della contemplazione: diventando “spett-attore” dei Mondi fino a quel momento invisibili, ma adesso finalmente visibili ai propri occhi e al proprio spirito.
Movimento, volumi inediti, traiettorie estreme, strettoie e dilatazioni, sbalzi e ribaltoni nuovi, colori scintillanti e pastellati, luci ed ombre sapientemente alternate, sono gli ingredienti principali di una Mostra che, sebbene si esprima attraverso la figurazione bidimensionale della tela, ha provenienze evidentemente più ampie e articolate. Poichè essa, con atteggiamento costruttivista, quasi scultoreo, non può restare indifferente al sapiente, evidente e felice condizionamento che discipline come l’Architettura, l’Ingegneria e l’Arte stessa hanno avuto sugli esiti del lavoro visionario, e mai come questa volta totale, di Kool Koor.
La critica e la curatela del catalogo sono affidati alla penna di Luca Cantore D’Amore.