Kool Koor – Sometime in the future
A distanza di 32 anni, Kool Koor torna a Milano per la sua prima mostra personale italiana negli spazi di Stradedarts.
Comunicato stampa
Nel 1985, un anno dopo la sua partecipazione alla mostra Arte di Frontiera a Bologna e una settimana dopo la sua prima mostra personale a Bruxelles, Charles William Hargrove Jr aka Kool Koor è venuto per la prima volta a Milano per salutare il suo migliore amico e collega di Graffiti Writing, Anthony Clark aka A-One. Appena arrivato in città, uscendo dal suo treno in Stazione Centrale, Kool Koor è rimasto incantato, parole sue, dalla cultura, dall'architettura e dallo stile della capitale della moda e del design italiano. Milano è la città dove ha trascorso più tempo in Europa, senza mai però esporre le sue opere.
Ora, a distanza di 32 anni, Kool Koor torna a Milano
per la sua prima mostra personale italiana negli spazi di Stradedarts
Kool Koor ha iniziato il suo percorso artistico a New York durante il boom del Graffiti Writing della metà degli anni '70 e dagli anni '80 mostrava le sue creazioni uniche fianco a fianco con Keith Haring e Jean-Michel Basquiat in tutto il mondo. Le sue opere sono visibili in collezioni come il Museo Metropolitano di New York, il Museo di Groningen nei Paesi Bassi e il B.A.M in Belgio. Intenzionato a intraprendere il suo percorso artistico verso la metà degli anni '80, Kool Koor ha lasciato la scena del Writing di New York per esporre all'estero esclusivamente in gallerie non focalizzate su Graffiti o Street Art. Da quel giorno sono infiniti i progetti sorprendenti ai quali ha preso parte. Un vero visionario, Kool Koor ha trascorso gli ultimi 25 anni raffinando la sua scrittura automatica e le sue metropoli futuristiche.