Kurt Kaindl – Viaggio nella terra di nessuno
Un percorso fotografico di Kurt Kaindl, lungo l’ex Cortina di Ferro.
Comunicato stampa
Reisen im Niemandsland – viaggio nella terra di nessuno
Un percorso fotografico di Kurt Kaindl, lungo l’ex Cortina di Ferro
La Cortina di ferro non era solo una linea geografica ma soprattutto una frontiera ideologica che ancora oggi da molti è sentita come una linea divisoria. A 25 anni dal crollo della cortina di ferro, le nuove generazioni ricordano poco l’importanza di questo confine e l’enorme impatto che la sua scomparsa ha avuto sullo sviluppo europeo.
Geograficamente l’itinerario fotografico di Kurt Kaindl segue le linee di confine intereuropee da Lubecca fino a Trieste. Il progetto è iniziato nel 2008 e prosegue tuttora. Da ambedue i lati, dall’est e dall’ovest, l’autore si avvicina al (ex) confine per cogliere con la fotografia l’atmosfera particolare del paesaggio formato da questa estesa terra di nessuno e soprattutto per raccontare la vita della gente che vi risiede.
I grandi formati in bianco e nero sono accompagnati raccontano storie di vita evidenziando il collegamento del presente con il passato:
Il ponte di Andau sul confino ungherese, con le sue sculture in legno disfatte dalle intemperie. Il famoso ponte, oggi quasi distrutto, ricorda gli eventi drammatici di venticinque anni fa.
Il barcaiolo che col traghetto fa spola sul fiume Mura tra l’Austria e la Slovenia. Il progetto finanziato dai due paesi è un segnale incoraggiante.
Robert Ospald, diventato famoso per la sua fuga rocambolesca su una linea di alta tensione, presenta la teleferica inventata e costruita da lui per fuggire dall’ex Cecoslovacchia (1986).
Lo scrittore Martin Leidenfrost che si è trasferito nelle “Plattenbauten” - le case prefabbricate - nei pressi di Bratislava dopo aver scritto un reportage sugli abitanti.
Il contadino davanti ad un cippo di confine della cortina di ferro che allora divideva in due la sua fattoria.
Le fotografie di Kurt Kaindl sono immagini del presente che per scelta e struttura danno un’interpretazione della storia e rendono visibile un futuro possibile. Uniscono la forza della fotografia di reportage con l’approccio poetico dell’artista.
Biografia
Kurt Kaindl è nato nel 1954. Ha studiato germanistica e pubblicistica (dr.phil.). Socio fondatore della Galleria Fotohof a Salisburgo. Editore della "Edition Fotohof im Otto Müller Verlag “Pubblicazione di monografie e curatore di mostre monografiche (Fritz Macho, Harald P. Lechenperg, Inge Morath, Karl-Heinrich Waggerl, Stefan Kruckenhauser, Gerti Deutsch u.a.). Intensa attività d’insegnamento della fotografia e teoria della comunicazione. Vive a Salisburgo/Austria.
La sue ricerche fotografiche sono concentrate sulla presentazione di ambienti storici e culturali. Nel 1999 "Die unbekannten Europäer", un progetto sulle minoranze etniche in Europa in collaborazione con lo scrittore Karl-Markus Gauß. Dal 2008:“Reisen im Niemandsland” progetto sull’ex cortina di ferro. Varie pubblicazioni e mostre.
Mostre: 2014: collettiva "Grenzfälle - Eiserner Vorhang" nella Landesgalerie Linz e "Kunst-Geschichten" nel Museum der Moderne di Salisburgo; personale "Reisen im Niemandsland" nella Atterseehalle Attersee.
Reisen im Niemandsland – viaggio nella terra di nessuno
Un percorso fotografico di Kurt Kaindl, lungo l’ex Cortina di Ferro
La Cortina di ferro non era solo una linea geografica ma soprattutto una frontiera ideologica che ancora oggi da molti è sentita come una linea divisoria. A 25 anni dal crollo della cortina di ferro, le nuove generazioni ricordano poco l’importanza di questo confine e l’enorme impatto che la sua scomparsa ha avuto sullo sviluppo europeo.
Geograficamente l’itinerario fotografico di Kurt Kaindl segue le linee di confine intereuropee da Lubecca fino a Trieste. Il progetto è iniziato nel 2008 e prosegue tuttora. Da ambedue i lati, dall’est e dall’ovest, l’autore si avvicina al (ex) confine per cogliere con la fotografia l’atmosfera particolare del paesaggio formato da questa estesa terra di nessuno e soprattutto per raccontare la vita della gente che vi risiede.
I grandi formati in bianco e nero sono accompagnati raccontano storie di vita evidenziando il collegamento del presente con il passato:
Il ponte di Andau sul confino ungherese, con le sue sculture in legno disfatte dalle intemperie. Il famoso ponte, oggi quasi distrutto, ricorda gli eventi drammatici di venticinque anni fa.
Il barcaiolo che col traghetto fa spola sul fiume Mura tra l’Austria e la Slovenia. Il progetto finanziato dai due paesi è un segnale incoraggiante.
Robert Ospald, diventato famoso per la sua fuga rocambolesca su una linea di alta tensione, presenta la teleferica inventata e costruita da lui per fuggire dall’ex Cecoslovacchia (1986).
Lo scrittore Martin Leidenfrost che si è trasferito nelle “Plattenbauten” - le case prefabbricate - nei pressi di Bratislava dopo aver scritto un reportage sugli abitanti.
Il contadino davanti ad un cippo di confine della cortina di ferro che allora divideva in due la sua fattoria.
Le fotografie di Kurt Kaindl sono immagini del presente che per scelta e struttura danno un’interpretazione della storia e rendono visibile un futuro possibile. Uniscono la forza della fotografia di reportage con l’approccio poetico dell’artista.
Biografia
Kurt Kaindl è nato nel 1954. Ha studiato germanistica e pubblicistica (dr.phil.). Socio fondatore della Galleria Fotohof a Salisburgo. Editore della "Edition Fotohof im Otto Müller Verlag “Pubblicazione di monografie e curatore di mostre monografiche (Fritz Macho, Harald P. Lechenperg, Inge Morath, Karl-Heinrich Waggerl, Stefan Kruckenhauser, Gerti Deutsch u.a.). Intensa attività d’insegnamento della fotografia e teoria della comunicazione. Vive a Salisburgo/Austria.
La sue ricerche fotografiche sono concentrate sulla presentazione di ambienti storici e culturali. Nel 1999 "Die unbekannten Europäer", un progetto sulle minoranze etniche in Europa in collaborazione con lo scrittore Karl-Markus Gauß. Dal 2008:“Reisen im Niemandsland” progetto sull’ex cortina di ferro. Varie pubblicazioni e mostre.
Mostre: 2014: collettiva "Grenzfälle - Eiserner Vorhang" nella Landesgalerie Linz e "Kunst-Geschichten" nel Museum der Moderne di Salisburgo; personale "Reisen im Niemandsland" nella Atterseehalle Attersee.