La Bellezza Resta
L’evento di inaugurazione è costituito da una mostra, dall’omonimo titolo e curata da Simona Bartolena e Armando Fettolini: una collettiva articolata su due sedi: Binario 7 e Spazio heart di Vimercate.
Comunicato stampa
LA BELLEZZA RESTA.
Al via il primo progetto artistico virale del territorio
«Ricordati sempre: la sofferenza passa, la bellezza resta»
Pierre Auguste Renoir
La Bellezza Resta. È un percorso multidisciplinare che comprende mostre, incontri, spettacoli, conferenze, film e laboratori didattici. Testimoni di diverse discipline e di vari settori - dalla fisica alla biologia, dal teatro alla filosofia, dal cinema all’economia - accompagneranno gli spettatori lungo il 2016 e il 2017 in diverse città, attraverso quello che vuole essere il primo grande percorso artistico virale del territorio.
L'inaugurazione de La Bellezza Resta. coincide con l'apertura del nuovo progetto del Binario 7, che ospiterà la maggior parte degli eventi e che dimostra il senso profondo che sta alla base della sua stessa visione: un luogo che accoglie idee e diffonde emozioni. L’obbiettivo è di ampliare l’offerta culturale per la città rendendo il Binario 7 la più grande casa d’arte del territorio brianteo.
Il Binario 7 di Monza e lo Spazio heart di Vimercate costituiranno il fulcro delle attività con l’intento di coinvolgere anche realtà diverse - al fine di catalizzare l’attenzione di un pubblico che non sia solo quello degli addetti ai lavori e dei consueti fruitori di iniziative culturali - e di stimolare un bacino sempre più variegato invitando Enti pubblici e privati ad accogliere e ospitare le diverse iniziative.
Già in fase di progettazione la risposta non si è fatta attendere e sono coinvolti partner di eccezione: Comune di Monza, Comune di Agrate Brianza, Comune di Vimercate, Comune di Nova Milanese, Comune di Galbiate, Scuola di Teatro Binario 7, MUST Museo del territorio Vimercatese, Bloom, Art – U, Teatro delleAli, Piano Locale Giovani e Oplà Cooperativa Sociale.
Perché non provare, qualche volta, a guardare il lato positivo dell’esistenza, facendosi portavoce del bello, di una matissiana gioia di vivere? L'obbiettivo è quello di proporre una riflessione tout court sulla bellezza della vita - attraverso diverse modalità espressive ed espositive - e vuole ricordare l’importanza della capacità di gioire, stato d’animo che ciascuno è libero di interpretare seguendo strade e percorsi differenti.
L’evento di inaugurazione è costituito da una mostra, dall’omonimo titolo e curata da Simona Bartolena e Armando Fettolini: una collettiva articolata su due sedi: Binario 7 e Spazio heart di Vimercate.
«Ricordati sempre: la sofferenza passa, la bellezza resta». Queste le parole che Pierre-Auguste Renoir lascia in eredità a un giovane Henri Matisse.
A quei tempi Renoir era costretto all’immobilità su una sedia a rotelle per via di una forma gravissima di artrosi che lo stava progressivamente paralizzando. La condizione di estrema sofferenza fisica dell’artista rende ancor più eclatante la dimensione effimera e leggera della sua pittura che, pur avendo da tempo abbandonato la via dell’impressionismo, continuerà fino all’ultimo dei suoi giorni a raccontare la gioia di vivere.
Matisse saprà far tesoro delle parole del maestro per elevarne il significato e donare a questo concetto una dimensione profonda e complessa, ricca di importanti spunti di riflessione sulla condizione umana.
Ed è stata proprio la pittura di colore, sentimento, armonia e luce di Henri Matisse il punto di partenza della ricerca dei due curatori, in un viaggio nel pensiero positivo, nella capacità di superare il dolore, la rabbia, la paura e ricondurle a un concetto capace di risolvere ogni dubbio e, soprattutto, di restare: la sofferenza passa. La bellezza - e non si parla di mera bellezza esteriore - invece può davvero restare e cambiare il mondo.
Cinquantasei artisti – selezionati tra i più di cento che hanno risposto all’invito all’azione – hanno provato a dire la loro su un tema tanto complesso quanto necessario. Artisti tra loro profondamente diversi per formazione, età, linguaggio, carattere e personalità si sono voluti mettere in gioco: qualcuno ha trovato senza difficoltà la risposta nella propria ricerca, qualcuno ha dovuto faticosamente spostare il proprio punto di vista, per cercare una visione positiva.
Queste opere costituiscono il corpus che andrà a comporre una collettiva sulle due sedi: lo Spazio heart di Vimercate e il Binario 7 di Monza. Due sedi tra loro molto diverse, che offriranno differenti modalità di fruizione dei lavori esposti. Dalla sequenza di installazioni, dipinti, sculture, video, performance – opere eterogenee e dal carattere autonomo e indipendente – emergerà il senso di questo progetto: un inno alla vita e alle sue meravigliose manifestazioni naturali, umane e artificiali.
In mostra opere di:
Enrico Bernasconi, Piera Biffi, Raffaele Bonuomo, Ermenegildo Brambilla, Claudia Canavesi, Federico Casati, Silvana Castellucchio, Elisa Cella, Andrea Cereda, Marina Chiò, Silvia Cibaldi, Valeria Codara, Vittorio Comi, Francesca Della Toffola, Matilde Domestico, Giorgio Donders, Manuel Felisi, Andrea Ferrari Bordogna, Federica Ferzoco, Grazia Gabbini, Giuliano Gaigher, Nadia Galbiati, Marianna Gasperini, Antonella Gerbi, Alberto Gianfreda (e gli allievi della classe di tecniche della scultura dell’Accademia di Brera), Federica Gonnelli, Mimmo Jacopino, Kazumasa Mizokami, Alessio Larocchi, Carlo Mangolini, Adelio Maronati, Annalisa Mitrano, Ettore Moschetti, Renzo Nucara, Giacomo Nuzzo, Carlo Oberti, Lorenzo Pacini, Marco Pariani, Luciano Pea, Cristiano Petrucci e Alessandro Altarocca (Breaking Wood), Fabio Presti, Dolores Previtali, Nicolò Quirico, Camilla Rossi, Alex Sala, Silvia Serenari, Giovanni Sesia, Alessandro Spadari, Elisabetta Erica Tagliabue, Attilio Tono, Manuela Toselli, Anna Turina, Simona Uberto, Armanda Verdirame, Maria Chiara Zarabini, Betty Zola.