La biblioteca geografica di Hugo Pratt, un viaggio nella letteratura reale e immaginaria

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MARCO BESSO
Largo di Torre Argentina 11 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.30

Vernissage
26/09/2024

ore 18.00

Comunicato stampa

Cosa lega Hugo Pratt a Omero, Rudyard Kipling, Arthur Rimbaud, Robert Louis Stevenson, Kenneth Roberts e Somerset Maugham? E cosa unisce Corto Maltese con Thomas Moore, William Shakespeare, Gabriele D’Annunzio, Baron Corvo, Hermann Hesse? Dal 27 settembre, e fino al 20 dicembre, nelle prestigiose sale del palazzo Besso in Largo di Torre Argentina 11 ci sarà la mostra “La biblioteca geografica di Hugo Pratt, un viaggio nella letteratura reale e immaginaria”, inserita nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario della Biblioteca della Fondazione, una delle più stupefacenti biblioteche di Roma. Quale luogo più idoneo per un viaggio ideale lungo le rotte della biblioteca geografica di Hugo Pratt? Un’esposizione di oltre 40 tavole originali e acquarelli, grandi riproduzioni, filmati e riviste d’epoca, che ci accompagneranno nell’universo dei riferimenti letterari nelle opere di Hugo Pratt, attraverso gli itinerari geografici dell’autore e dei suoi personaggi. Dal Pacifico insieme a R.L.Stevenson fino all’Africa di Kipling e Rimbaud e gli orizzonti di frontiera di J.O. Curwood e Fenimore Cooper passando ai libri che accompagnano Corto Maltese durante i suoi lunghi viaggi tra cui il Parzifal di Wolfram von Eschenbach, Utopia di Thomas Moore, L’ultima estate di Klingsor di Hermann Hesse e ancora Coleridge e Yeats. Un continuo mix di incontri reali o fantastici in compagnia di Tamara de Lempicka, Marina Seminova, Amelia Earhart, Antoine de Saint Exupery, e Ulisse. Proprio a lui, progenitore del marinaio Corto Maltese, sono dedicate le tavole originali dell’Odissea, disegnata da Pratt nel 1963 per il Corriere dei Piccoli. Un bel viaggio, attraverso i mari, i sogni, le suggestioni alla scoperta dei padri letterari che hanno ispirato Pratt: “In un certo senso, sono il figlio di tutti. Ho sempre detto che tutto è stato scritto, che possiamo solo riscrivere”. La mostra è curata da Patrizia Zanotti e Nadège Vaïnas.