La Buona Terra
Un percorso sobrio ed elegante con l’obiettivo di guidare alla conoscenza di alcune opere di Arturo Martini “modellatore” accostate, in nome di un dialogo ideale, con le “terre rare” dell’artista padovano Elio Armano.
Comunicato stampa
Ad Asolo, nella sede della Fondazione Famiglia Zago fino al 20 agosto, è aperta al pubblico la mostra La Buona Terra, un percorso sobrio ed elegante con l’obiettivo di guidare alla conoscenza di alcune opere di Arturo Martini “modellatore” accostate, in nome di un dialogo ideale, con le “terre rare” dell’artista padovano Elio Armano.
Le opere di Martini sono affiancate a ceramiche, maioliche e opere in terracotta collezionate da Costantino Barile e oggi fiore all’occhiello della collezione Bruno e Anna Maria Zago. Le meravigliose istantanee di terra sono ricche di suggestioni primitive e di arcaismi, altre sono ispirate a temi ricorrenti nella produzione martiniana dei “valori plastici” e attestano il ritorno alla realtà degli anni Venti con temi legati alla vita, alla religione, al classico e al mito. Fra le grandi composizioni di figura di Martini si inserisce la produzione plastica di cui le squisite ceramiche sono chiara testimonianza, che consentono di apprezzare il portentoso talento dell’artista che si riscontra nella fattezza, nella scelta dei tagli sommari, nella costruzione del modellato a blocchi, così come nelle pozze d’ombra cavate nella profondità spaziale, nei bassorilievi di maiolica policroma e nelle opere in terracotta: esempi di finissima modellatura, sapide di sale etrusco.
La mostra è curata da Mauro Perosin e allestita da Gabriele Toneguzzi.