La carrozza di Napoleone alla Reggia di Venaria
La carrozza di Napoleone è visitabile presso la Scuderia Grande della Reggia di Venaria, inserita nel percorso di visita Teatro di Storia e Magnificenza.
Comunicato stampa
La Carrozza è stata oggetto di un accurato intervento di restauro realizzato dai Laboratori del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” e cofinanziato dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino.
Il restauro è stato deciso in concomitanza con l’anniversario dei 200 anni della morte di Napoleone: l’opera non era mai stata oggetto di uno studio scientifico strutturato che ha rilevato scoperte interessanti ed informazioni inedite sulle vicende storiche del manufatto.
La carrozza venne realizzata a Parigi nei primi anni del 1800 da Jean-Ernest-Auguste Getting carrozziere di Napoleone. Esposta al Museo di Marengo per circa un secolo, dopo diversi passaggi di proprietà e vicissitudini al limite della leggenda (tra gli altri, appartenne anche a Gustavo Adolfo Rol), dal 1955 è parte
del patrimonio della Fondazione Ordine Mauriziano, Palazzina di Caccia di Stupinigi, dove tornerà fra un paio di anni circa.
Esposizione a cura di Silvia Ghisotti, capo conservatore Consorzio Residenze Reali Sabaude, e Andrea Merlotti, direttore Centro Studi Consorzio Residenze Reali Sabaude, con la collaborazione di Paolo Palumbo, delegato per la Città di Torino di “Souvenir Napoléonien”.
Dichiara Guido Curto, direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude: «In questa giornata particolarmente significativa sono lieto di esprimere, insieme alla presidente Paola Zini e a tutto il Consiglio di Amministrazione, soddisfazione e compiacimento per la partecipazione della Venaria Reale alla ricorrenza dei 200 anni della morte di
Napoleone, con l’esposizione della famosa carrozza a lui attribuita, restaurata grazie anche al contributo del Consorzio. Si è trattato di un’operazione tanto più doverosa anche per le scoperte e le nuove informazioni storiche sul prezioso manufatto che ha comportato. Tengo quindi a ringraziare il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale per la sua sempre scrupolosa attività scientifica, la Fondazione Ordine Mauriziano proprietaria della Carrozza, e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino per l’opera di alta sorveglianza che ha garantito, insieme ai curatori e a tutto lo staff degli uffici del Consorzio».
«Nell’ambito del rapporto di collaborazione tra il Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale” con la Palazzina di Caccia di Stupinigi, la carrozza era da tempo sottoposta a costanti monitoraggi e verifiche che rendevano ormai improrogabile un intervento di studio approfondito e messa in sicurezza. Il progetto con la Reggia di Venaria, che ha sostenuto le attività di manutenzione straordinaria sul manufatto, è stato costruito proprio partendo da questa esigenza -ricorda Sara Abram, segretario generale del Centro Conservazione e Restauro-. Abbiamo così potuto accogliere per qualche mese l’opera nei nostri laboratori, dove le ricerche storico artistiche condotte negli anni sono state finalmente messe in relazione con i dati tecnici e materici emersi dalle analisi scientifiche e dalle osservazioni compiute dai restauratori. L’occasione del bicentenario napoleonico e la felice iniziativa espositiva coronano quindi una proficua stagione di studi e confermano l’importanza di azioni sinergiche svolte in collaborazione tra gli enti: di questo sono grata alla Reggia di Venaria e alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, ancora una volta tra i nostri principali interlocutori in quel nesso vitale che unisce la conservazione dei beni culturali con la loro fruizione».
Marta Fusi, direttore della Palazzina di Caccia di Stupinigi – Fondazione Ordine Mauriziano, aggiunge: «“Stupinis qui est à Turin ce qui est Saint Cloud à Paris" scrive nelle sue Memorie Louis Constant Wairy premier valet de chambre di Napoleone. La Palazzina di Caccia, trionfo dell'architettura juvarriana e della dinastia sabauda, venne accuratamente scelta dall'Imperatore come "sa maison de plaisance" in Piemonte, come testimonia la documentazione, a cui seguirà una dotazione economica di 300.000 franchi, richiedendo, poi, unico caso, la sua maquette a Parigi, per studiarla al meglio, in vista del suo viaggio nel 1805 a Milano.
La seppur breve parentesi napoleonica in Piemonte, che il Bicentenario della morte di Napoleone ha fatto riscoprire, è un capitolo della storia della Palazzina che già da qualche anno abbiamo voluto fortemente raccontare, grazie anche alla presenza, preziosa, della Carrozza di Napoleone.
Dal 1955 grazie alla donazione di Gustavo Adolfo Rol, è parte del patrimonio dell'Ordine Mauriziano; la ricordiamo già esposta nella "Galleria dei cimeli napoleonici" e descritta dal Mallé "semplice di forma, perfetta di linee, limpida nei tesi profili ...". Ci piace immaginare, come fece Rol, grande innamorato della figura di Napoleone, che fosse proprio tra quelle che, scendendo dal Moncenisio avesse condotto a Stupinigi la coppia imperiale e la corte quel famoso aprile del 1805.
Oggi la Carrozza grazie alle ormai consolidate sinergie tra la Fondazione Ordine Mauriziano, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e soprattutto il Centro di Restauro della Venaria Reale, torna al suo splendore, testimonianza della lunga storia della Palazzina di Caccia, che ha molto ancora da raccontare, e che quando tra due anni tornerà, potrà essere un'importante attrattiva per il visitatore attento e appassionato, di tutta la storia».
Per informazioni e prenotazioni:
www.lavenaria.it