La Collezione della Pinacoteca Nazionale di Ferrara
Dopo il Museo Statale russo, il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, la Pinacoteca Comunale di Bologna e tante altre importanti realtà europee non poteva mancare, tra le grandi collezioni esaminate e “raccontate” da Ermitage Italia anche la raccolta, ricchissima, della Pinacoteca Nazionale di Ferrara.
Comunicato stampa
Ciclo di incontri su “Il Collezionismo e la formazione dei Grandi Musei del mondo”
Conferenza di Luisa Ciammitti
(Direttrice della Pinacoteca Nazionale di Ferrara)
La Collezione della Pinacoteca Nazionale di Ferrara
Lunedì 27 febbraio, ore 17.00
Ferrara, Fondazione Ermitage Italia, in c.so Giovecca 148, Ferrara
Dopo il Museo Statale russo, il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, la Pinacoteca Comunale di Bologna e tante altre importanti realtà europee non poteva mancare, tra le grandi collezioni esaminate e “raccontate” da Ermitage Italia anche la raccolta, ricchissima, della Pinacoteca Nazionale di Ferrara.
Lunedì 27 febbraio “si gioca in casa”, con un nuovo appuntamento che sicuramente attirerà grande interesse da parte del pubblico grazie alla relazione della Dott.ssa Luisa Ciammitti Direttrice della Pinacoteca Nazionale ferrarese. La conferenza segna la ripresa del seguitissimo ciclo dedicato a “Il Collezionismo e la formazione dei Grandi Musei del mondo” che tra 2010 e 2011 ha già visto la partecipazione di direttori, collaboratori ed esperti dei più grandi e prestigiosi Musei e Collezioni del mondo.
La Direttrice della Pinacoteca presenterà un excursus teso a raccontare la nascita e lo sviluppo della collezione estense, soffermandosi sui fatti salienti che ne hanno profondamente caratterizzato la storia.
La Pinacoteca fu costituita, nel 1836, quando vennero riuniti 46 dipinti – prevalentemente del XVI secolo – provenienti dalle chiese cittadine con l’intento di salvaguardare il patrimonio artistico locale messo in pericolo dalle dispersioni causate dalle soppressioni di età napoleonica. Nel 1866 la raccolta venne trasferita nella sua sede attuale, Palazzo dei Diamanti, e nel corso degli anni si arricchì grazie all’acquisizione da raccolte ferraresi private – fra tutte le copiosa quadreria Costabili, le collezioni Magrini e Valli, la donazione del patrimonio artistico di Vendenghini Baldi (1973)– o tramite l’acquisto diretto sul mercato antiquariale di nuovi capolavori della storia dell’arte.
Più recentemente, a partire dagli anni Ottanta del XX secolo, grazie a una politica culturale tenacemente perseguita dal Soprintendente Andrea Emiliani, da Jadranka Bentini e da Grazia Agostini, si intensificò l’integrazione delle vaste lacune quattrocentesche che caratterizzavano in negativo la raccolta storica, così da definire sempre meglio il ruolo del museo nella città.
Grazie a queste lungimiranti iniziative volte al recupero delle opere ferraresi la Pinacoteca - nel corso degli ultimi decenni - si è arricchita del deposito della collezione della Cassa di Risparmio di Ferrara (1984) e di un’importante porzione dei dipinti della Collezione Sacrati Strozzi (1992) - che ha avuto lo straordinario merito di riportare nel territorio ferrarese due delle Muse dello Studiolo di Belfiore.
La Pinacoteca ha da sempre dimostrato la sua peculiare natura di centro per la rivelazione, la rilettura e la rivalutazione della storia dell’arte locale e nel 1996 è stata colta l’occasione per effettuare una ricognizione sulle vicende storiche del patrimonio artistico ferrarese grazie alla grande mostra
"La leggenda del collezionismo. Le quadrerie storiche ferraresi".
Luisa Ciammitti è attualmente Direttore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, fra le sue pubblicazioni più note citiamo “Dosso’s Fate: Painting and Court Culture in Renaissance Italy” - realizzato a seguito dei due simposi organizzati in collaborazione con il Paul Getty Museum, Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Bologna e la Provincia Autonoma di Trento - e “Garofalo e Dosso: Ricerche sul Polittico Costabili”.