La collezione Sergio Cereda. L’illustrazione racconta
La mostra è dedicata a uno dei collezionisti più importanti di illustrazione a livello nazionale: Sergio Cereda.
Comunicato stampa
La mostra è dedicata a uno dei collezionisti più importanti di illustrazione a livello nazionale: Sergio Cereda.
Cereda vanta una raccolta molto estesa di disegni, illustrazioni, tavole di fumetti, opere su carta che raccontano temi, giorni, anni, storie della nostra epoca e del nostro costume.
Un percorso iniziato negli anni ’80 acquistando le prime opere alla Galleria Nuages di Cristina Taverna a Milano. Da lì ha avuto origine la conoscenza (in molti casi anche personale) di questo particolare ambito dell’arte (il fumetto e l’illustrazione sono considerati rispettivamente la nona e la decima arte), che ha un grande seguito di ammiratori, appassionati e collezionisti.
In mostra potranno essere esposti i lavori originali (occasione rara, in quanto poi queste “tavole” vengono riprodotte e stampate per il ciclo editoriale).
Per questa mostra abbiamo selezionato un’opera per ogni artista, arrivando a una scelta finale di 48 pezzi:
Altan – Battaglia – Boccasile – Buzzati – Caimmi – Costantini - Crepax – De Cicco - Dudovich – Eleuteri Serpieri - Ericailcane – Ferraris – Fior – Folon – Ghigliano – Gilberti – Gubellini – Igort - Innocenti – Jacovitti – Losghi Ranieri – Luzzati – Maestrodascia - Manara – Manna – Massi – Matticchio - Mattotti – Moebius – Montanaro - Mulazzani – Munari - Muñoz - Negrin – Pazienza – Pericoli – Perini - Pinter – Possentini – Scarabottolo – Quarello – Scozzari - Sironi – Sommacal – Spiegelman Art – Steinberg – Tarquinio - Toppi – Ventura.
Solo dall’enunciazione di questi nomi si può intuire l’ampiezza panoramica delle scelte espressive raccolte nella prestigiosa collezione. Il periodo di tempo che la collezione copre con le sue testimonianze di opere è dagli anni ‘30 ai giorni nostri. Ci sono pittori, illustratori, vignettisti, fumettisti, registi che si sono cimentati con qualità nel disegno e nell’opera su carta, un “ventaglio” di scelte che esprime la grande passione con cui Sergio Cereda ha saputo costituire un patrimonio invidiabile.
Dal testo in catalogo di Giovanni Cerri: […] Una collezione preziosa, cresciuta pezzo dopo pezzo nel corso di mezzo secolo. Sergio, come lui stesso dice in questa intervista che segue la mia premessa, ha avuto dapprima la passione per il disegno, la carta, lo “studio” che annuncia la prima idea dell’artista. La carta - questo materiale poco amato in Italia, a differenza di altri paesi stranieri - che nella sua sottile fragilità accoglie il segno vibrante che graffia, la macchia d’inchiostro sfuggita o l’appunto veloce fissato appena in tempo prima che scappi via dalla mente e dalla memoria dell’autore. Da lì, con il passare degli anni, ha poi spostato la sua attenzione verso il mondo degli illustratori, seguendone meticolosamente le edizioni, commissionando anche lui stesso dei progetti editoriali, come si è verificato nel caso di Pinocchio, proposto a tre diversi artisti. In un percorso durato una vita, Sergio Cereda ha conosciuto molti artisti; tanti gli incontri e le frequentazioni accumulatesi nel tempo. Pittori, scultori, incisori ma anche stampatori, collezionisti e amatori d’arte “colleghi” in questa avventura senza fine. Nelle fotografie che mi mostra scorrono figure come Gianfranco Ferroni, Floriano Bodini, Gabriele Mucchi, Milton Glaser, il poeta Franco Loi, il giornalista e scrittore Giampiero Mughini, lo stampatore Cesare Linati, solo per citare alcuni nomi.[…]