La Connessione Misteriosa
La Connessione Misteriosa – polisemie luminose di Giorgio Riva, una serie di appuntamenti che avranno luogo ogni sabato.
Comunicato stampa
«…la lingua non è di quello che lo 'ntelletto vede compiutamente seguace.»
Dante, Convivio, Trattato Terzo, Paragrafo III
Dopo il successo di pubblico e di critica ottenuto nell’estate del 2012 dalla mostra Scolpire la luce, anche nel 2013 Villa Tre Tetti a Sirtori (LC) apre i suoi cancelli di luogo d’arte e di centro ormai permanente di studi e di sperimentazioni sui linguaggi dell’arte, presentando La Connessione Misteriosa – polisemie luminose di Giorgio Riva, una serie di appuntamenti che avranno luogo ogni sabato dal 29 giugno al 27 luglio, con una serata finale domenica 28 luglio 2013.
Giorgio Riva, artista che usa da sempre un linguaggio polisemico per muoversi tra pittura, scultura, informatica e musica, nel corso degli anni ha installato un complesso di Sculture luminose sui terrazzi, nel giardino e nei boschi di Villa Tre Tetti. Le Luminose e le recenti Architetture mobili formano un tutt’uno con la natura circostante e di notte creano una sorta di ambiente scolpito dalla luce, che si percorre con vista, tatto e udito richiamati da imprevedibili sequenze di suoni, corpi e immagini, fino a portarci dentro a complesse composizioni contrappuntistiche tra diverse arti. In certi casi di spazializzazione dei suoni, le musiche arrivano a intrecciarsi con le immagini mediante vere e proprie forme di sintassi polisemica.
Quest’anno Giorgio Riva propone un raffinato percorso in cui confluiscono, accanto alle sue opere, gli apporti di numerosi altri artisti, musicisti e studiosi che condividono con lui lo spirito dei Tre Tetti. In questi in-contri si esplorano sintassi multimediali, manifestandone via via i processi anche al pubblico su un piano essenzialmente sensoriale.
Gli eventi nel segno della polisemia prenderanno il via sabato 29 giugno con un incontro tra musica e letteratura alle fonti primigenie del pensiero artistico: il mito. Edi Minguzzi, glottologa e grecista, sorprende tutti presentando Il codice della follia, un thriller ambientato a Lucerna ma agitato dai tradizionali archetipi greci; accanto a lei il pianista e musicologo Alfonso Alberti, in una pausa dei suoi concerti tra Europa e America, interpreta brani dedicati alle Sirene: quelle di Omero, ma anche quelle che schioccano giarrettiere nell’Ulisse di Joyce. E’ poi la volta del musicista e compositore Fabrizio Campanelli che intreccia dialoghi tra musica e scultura con un polisemico Saltimbancò ideato con Riva e fa uscire persino la voce di Dante dai boschi. In Sentire le stelle Francesco Rampichini porta la sua acusmetria per farci sentire i suoni delle costellazioni. Ancora, ma questa volta a Villa Monastero sul lago di Como, proietta A quattro mani, l’opera video-acustica che ha composto nel ‘99 con Riva. Di nuovo ai Tre Tetti, Gabriel Cismondi e Giorgio Riva presentano un esperimento di sintassi per musica e scultura sui temi del Bolero di Ravel.
Giorgio Antonio Riva nasce a Milano nel 1933. Nel ‘53 conclude gli studi classici e nel ‘59 si laurea in architettura al Politecnico di Milano, dove diventa assistente di Ernesto N. Rogers. Seguono anni dedicati a studi interdisciplinari e a progetti di architettura, ma anche a intense ricerche di pittura e scultura che sfoceranno nei Foglio-plasma, bassorilievi colorati dalle molteplici fisionomie. Nell’88, in polemica con le teorie linguistiche di R. Barthes, pubblica il romanzo-saggio “Chiamami oriente!” E’ del ’92 il primo approccio con il linguaggio digitale, ma già nella personale del ‘96 al Museo milanese della Permanente un’intera sezione è dedicata alla pittura elettronica. Le Info-grafie, stampe numerate tratte da matrici informatiche, sono esposte per la prima volta nel ‘98 nelle ampie mostre di Madrid e Siviglia. Nel ‘99 presenta a Brera il Cd-Rom Dedicato a Piero, ricostruzione cromatica e geometrico-prospettica del Polittico agostiniano di Piero della Francesca, realizzata per il Museo Poldi Pezzoli. Tra il 2000 e il 2002 escono i Cd Info-plasma, Sei lezioni politecniche e Al di là dell’opposizione binaria, nei quali presenta dieci “file metamorfici” e una selezione di lezioni tratte dal corso che tiene presso il Politecnico di Milano. E’ del 2005 Confini?, mostra delle prime Luminose. Nel 2009 viene pubblicata A quattro mani, l’opera video-acustica composta assieme a Francesco Rampichini. Nel 2012 la mostra Scolpire la luce.
Un tratto saliente: Giorgio Riva non fa commercio dei suoi dipinti e delle sue sculture.
Per ulteriore documentazione www.giorgiorivaopere.it (sezione 2013)