La decima musa
La decima musa: le arti che ispirano il cinema – Rassegna di film d’autore
Comunicato stampa
Il Cinema racchiude in sè caratteristiche proprie della letteratura
e ugualmente ha connotati propri del teatro,
ha un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
"Akira Kurosawa"
Il titolo scelto per questa prima rassegna di film d'autore, selezionati da Mara, prende il nome da un convegno sul cinema tenutosi diversi anni fa nel Friuli, che indagava il rapporto tra le varie arti con quella cinematografica.
Su questa linea saranno orientati gli incontri per riflettere sulle relazioni che il cinema ha avuto sia con la vita di alcuni grandi artisti, ma anche su come pittori, fotografi, stilisti e illustratori abbiano saputo imprimere la loro impronta una volta passati dietro la macchina da presa.
Otto titoli per altrettanti appuntamenti nei quali verranno messe in risalto soprattutto le estetiche - dalla fotografia, alle inquadrature, all'uso delle tonalità cromatiche - e la profondità delle storie trattate, differenti per identità culturali, situazioni e contesti geografici.
Si parte il 10 luglio con Andy Garcia che fa rivivere le fragilità di Amedeo Modigliani combattuto tra le vicissitudini dell'impeto artistico e le tragedie amorose, passando per l'esordio alla regia dello stilista Tom Ford che con A single man porta in scena i dubbi e gli incontri di un professore universitario; si continua con l'opera dell'artista Julian Schnabel che racconta l'esperienza di un giornalista che svegliandosi immobilizzato inizia a comunicare con il mondo muovendo solo la palpebra. Il 31 luglio sarà la volta di Ed Harris che interpreta e dirige Pollock, uno dei più grandi artisti del '900 combattuto tra genio e nevrosi, tra successi e gesti autodistruttivi. Donne senza uomini è invece l'esordio alla regia della videoartista Shirin Neshat, capace di ritrarre attraverso quattro donne l'Iran degli anni '50 in modo surreale e poetico, tra integralismo religioso e soprusi maschili. Il talento di Wim Wenders rende un grande omaggio a Pina Bausch una della più importanti coreografe della storia recente, che ha saputo rivoluzionare la concezione di teatro-danza. Il film di Lech Majewski è ambientato nel 1500 e con uno straordinario impatto visivo mostra il pittore Pieter Bruegel il Vecchio mentre concepisce l'opera "La salita al Calvario" all'interno del quale colloca se stesso e i personaggi che lo circondano nella vita quotidiana. L'ultimo film in programma è di animazione e si ispira alle visioni infernali di Dante Alighieri che in questo caso non è più un poeta ma un eroico cavaliere che scende negli inferi per ritrovare l'amata Beatrice; sei sono i registi che si sono alternati in ciascun girone, interpretando ogni capitolo in maniera sperimentale per i continui cambi di design e fisionomia dei personaggi.
Questa serie di incontri nasce dunque con l'intenzione di mostrare "lo sguardo altro" di fare cinema, sia quando esso descrive il complesso mondo degli artisti che quando sono gli artisti in prima persona ad occuparsi della regia.
Programma:
tutti i giovedi, con inizio alle 21,15
10 Luglio
I colori dell'anima - Modigliani
di Mick Davis
17 Luglio
A single man
di Tom Ford
24 Luglio
Lo scafandro e la farfalla
di Julian Schnabel
31 Luglio
Pollock
di Ed Harris
7 Agosto
Donne senza uomini
di Shirin Neshat
14 Agosto
Pina
di Wim Wenders
21 Agosto
I colori della passione
di Lec Majewsky
28 Agosto
Dante's Inferno
di Mike Disa, Victor Cook, Sang-jin Kim, Shuko Murase e Jong-Sik Nam