La grazia sur-reale: vita e miracoli d’arte di Guillaume Apollinaire
Un racconto parlato e cantato di Luca Scarlini.
Comunicato stampa
Dedicata a Guillaume Apollinaire nel centenario della morte, la mostra curata da Maria Teresa Roberto con Virginia Bertone, Franca Bruera e Marilena Pronesti si incentra sulla prima rappresentazione del dramma "sur-réaliste" Les Mamelles de Tirésias. Attraverso opere, lettere ed edizioni originali è ricostruita la rete di rapporti che univa scrittori e pittori vicini ad Apollinaire, con particolare attenzione ai cugini di origine russa Serge Férat e Hélène d'Œttingen e al critico André Salmon, qui presente con alcune caricature inedite.
Luca Scarlini racconterà quell'incrocio di destini d'arte tra Francia e Italia, tra Cubismo, Futurismo, de Chirico e Savinio: "Il 1917 fu l'anno profetico delle avanguardie storiche, mentre il conflitto mondiale non accennava a esaurirsi e si preparava sullo sfondo la tragedia terribile dell'epidemia della febbre spagnola, anche più letale della guerra. Guillaume Apollinaire, operato al cervello per una scheggia di granata, in una Parigi piena di arrivi e partenze per il fronte, fu legato ai due grandi scandali di quell'anno: il suo Les Mamelles de Tirésias fece infuriare i cubisti, mentre Parade di Cocteau-Picasso-Satie, di cui scrisse la presentazione, scatenò reazioni inconsulte nel pubblico, che vi vide un'aggressione ai valori costituiti. Nella vicenda di Tiresia cova il sur-realismo, in una visione assai diversa da quella di André Breton, brevettata di lì a qualche anno."
Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo, performance artist, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee, tra cui il National Theatre di Londra, la compagnia Lod a Ghent, il Festival Opera XXI a Anversa, La Batie a Ginevra. Si occupa da vari anni di progetti dedicati alla letteratura di viaggio, campo in cui ha pubblicato numerosi saggi in Italia e in Inghilterra. Scrive per la musica e per la danza. Ha all’attivo una vasta attività come storyteller in solo e a fianco di musicisti, danzatori e attori. Ha scritto numerosi saggi sulla relazione tra la moda e le arti.
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Il 5 dicembre scorso l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte ha dato avvio alla sua attività con un ciclo di incontri che ha al centro la Biblioteca della Fondazione Torino Musei e il suo patrimonio di libri, documenti e fotografie, strumenti fondamentali per lo storico dell’arte nel suo rapporto con le opere.
Le mostre, le ricerche, i libri fanno da filo conduttore delle conversazioni, con l’intento di aprirsi alla cittadinanza, facendo scoprire la Biblioteca e avvicinandola a un lavoro, quello dello storico dell’arte e del curatore, molto concreto e dentro la realtà quotidiana, più di quanto si possa pensare.