la Kunsthalle più bella del Mondo X. Italian Non-profit
Italian Non-Profit, il decimo appuntamento de La Kunsthalle più bella del mondo, non si terrà nella consueta sede della Fondazione Antonio Ratti, a Como ma avrà luogo a Venezia, in occasione dell’inaugurazione della 54. Biennale di Venezia. Roberto Pinto introdurrà l’incontro, durante il quale interverranno: Emanuela De Cecco e Stefano Chiodi. L’incontro sarà coordinato da Marina Sorbello…
Comunicato stampa
Italian Non-Profit, il decimo appuntamento de La Kunsthalle più bella del mondo, non si terrà nella consueta sede della Fondazione Antonio Ratti, a Como ma avrà luogo a Venezia presso l’Aula B, ex-Convento delle Terese, IUAV, mercoledì 1 giugno 2011, in occasione dell’inaugurazione della 54. Biennale di Venezia.
Roberto Pinto introdurrà l’incontro, durante il quale interverranno Emanuela De Cecco e Stefano Chiodi.
L’intento di questa giornata è capire come dalla bizzarra e anarchica conformazione del sistema Italiano siano emerse sacche di resistenza e di sperimentazione per l’arte contemporanea e come tali esperienze possono diventare le basi su cui imbastire i nostri ragionamenti sul funzionamento, le logiche e le modalità operative del fare, produrre, pensare e esporre arte in Italia. Il sistema non-profit (e non solo) è stato, quindi, messo al centro del nostro dibattito per capire come le sue logiche si possano trasformare in spunti di riflessione e proposte per un miglioramento della situazione e del panorama italiani.
Quali spazi di ricerca, che in situazioni più strutturate non esistono, sono rimasti aperti o sono nati proprio a causa delle deficienze italiane? Che ruolo possono avere gli spazi non-profit nel creare le premesse per un sistema maggiormente indipendente rispetto al mercato e alla mercificazione che viene richiesta all’artista?
Si tratta solo del risultato di esigenze contingenti o si possono ipotizzare la crescita e la stabile presenza di questo modello? C’è una specificità delle esperienze legate alla programmazione, alle modalità espositive e progettuali promosse da queste realtà o esse hanno solo cercato di supplire alle carenze del sistema?
Ci sono artisti, esperienze, modi di approccio all’arte che potrebbero nascere e svilupparsi proprio grazie a tali condizioni? La struttura complessa e contraddittoria dello sviluppo degli spazi non-profit può essere rappresentativo di un sistema «liquido»? E in questo caso corrisponde anche un’evoluzione auspicabile, più feconda di sviluppi che possiamo convenire come positivi?
10. Italian Non-profit
Keynote speaker: Roberto Pinto (Università di Trento)
Stefano Chiodi (Università di Roma Tre)
Emanuela De Cecco (Università di Bolzano)
Con gli interventi di:
Sottobosco (Eugenia Delfini, Nicola Nunziata, Fausto Falchi, Pasquale Nunziata, Tiziano Manna);
Granaio (Camilla Pietrabissa, Giovanni Saladino);
S.a.l.e (Marco Baravalle);
Fucking Good Art (con la presentazione di un progetto commissionato da Nomas Foundation, Roma).
Coordinatore: Marina Sorbello
Organizzato con la collaborazione dello IUAV e di Nomas Foundation, Roma.