La luce e l’icona
Arte paleocristiana e arte contemporanea nel segno del sacro.
Comunicato stampa
LA LUCE E L'ICONA
arte paleocristiana e arte contemporanea nel segno del sacro
Stefania Fabrizi - Susanne Kessler – Federico Lombardo – Sandro Sanna
A cura di Lorenzo Canova
Inaugurazione sabato 14 giugno 2014 ore 18.30
Cimitile, Basiliche Paleocristiane
La diciannovesima edizione del Premio Cimitile ospita, nella splendida Basilica di San Giovanni, che ingloba i resti dell’antica Basilica Nova di Paolino di Nola, la mostra di arte contemporanea La luce e l’icona, organizzata in collaborazione con l’ARATRO, Archivio delle Arti Elettroniche, Laboratorio per l’arte contemporanea dell’Università del Molise, un dialogo rispettoso e calibrato tra la splendida architettura della Basilica e le opere di quattro artisti contemporanei da sempre attenti al tema del sacro, un incontro simbolico attraverso i secoli e gli stili, tra visioni lontane nel tempo ma avvicinate dal senso rigoroso dello spazio, della geometria e della luce.
Con interventi rispettosi e non invasivi pensati per entrare in un rapporto leggero e integrato con gli affascinanti spazi della basilica, la mostra riflette allora su una rinnovata e allo stesso tempo antica idea del sacro, mediante linguaggi e sguardi differenti, attraverso simbolismi archetipi come quelli della luce e delle tenebre per rinnovare il dialogo con la storia dell'arte e con le secolari iconografie religiose, attraverso opere dedicate al senso mistico del vuoto, dell'oscurità e dello splendore assoluto o al recupero dell'immagine e della sua valenza liturgica.
Va sottolineato che il dialogo della si rifà volutamente alle origini della basilica, in un preciso rapporto con gli scritti di Paolino di Nola che la documentano, nel ricordo della grande croce gemmata rappresentata nel mosaico absidale, dei veli e di quella “preziosa croce sospesa davanti all’altare” dei “candelabri applicati alle colonne” e delle £lampade fissate con catenelle bronzee al soffitto della navata centrale”, come scrive Carlo Ebanista.
La mostra presenta dunque quattro artisti di provenienze e visioni differenti, ma similmente attenti alla tematica del sacro, che hanno preso spunto da queste descrizioni per comporre un’installazione legata all’idea dell’oro e della luce, collegandosi agli antichi mosaici e ai veli che accompagnavano la croce e le lampade di Paolino. Così Stefania Fabrizi installa i suoi veli sacrali, dove la luce penetra la notte per rappresentare la Grazia che rinnova il mondo; Susanne Kessler ha realizzato un metaforico bastone d’oro che risplende sul nero del bitume come la Croce e le antiche lampade di Paolino; Federico Lombardo dipinge un Cristo agli Inferi che redime le anime chiuse in un potente vortice escatologico; Sandro Sanna presenta un Volto di Cristo in mosaico d’oro che emerge come un’antica immagine salvata dall’oblio del tempo come i lacerti dello splendore dell’antica Basilica Nova.