La Madonna dei Francescani di Duccio di Buoninsegna
Un evento di particolare rilevanza segna la chiusura dell’anno della Pinacoteca Nazionale di Siena: la messa in sicurezza della Madonna dei Francescani di Duccio di Buoninsegna, che verrà presentata al pubblico dal Soprintendente Mario Scalini e dalla Coordinatrice della Pinacoteca Anna Maria Guiducci.
Comunicato stampa
Un evento di particolare rilevanza segna la chiusura dell’anno della Pinacoteca Nazionale di Siena: la messa in sicurezza della Madonna dei Francescani di Duccio di Buoninsegna, che verrà presentata al pubblico mercoledì 19 Dicembre alle ore 11:30 dal Soprintendente Mario Scalini e dalla Coordinatrice della Pinacoteca Anna Maria Guiducci.
Il dipinto è forse il più famoso tra i capolavori conservati ed esposti nel Museo.
Realizzato dal maestro negli ultimi anni del Duecento (poco dopo la Madonna Rucellai già in Santa Maria Novella a Firenze e oggi esposta agli Uffizi), costituisce quasi il “manifesto” della pittura gotica senese, caratterizzata dall’abilità disegnativa, dalla raffinatezza tecnica, dalla qualità di esecuzione e dalla ricchezza dei materiali impiegati (oro e lapislazzuli).
La preziosissima tavola sembra quasi una Maestà in miniatura in cui, oltre all’eleganza del disegno sinuoso, l’artista arriva a raggiungere una profondità spaziale, inedita per l’epoca, nella struttura del trono e nei tre fraticelli inginocchiati ai piedi della Madonna, disposti come a ventaglio.
Restaurata in occasione della mostra “Duccio di Buoninsegna. Alle origini della pittura senese” (Siena, 2003/2004), l’opera trova finalmente, all’interno del Museo, un nuovo allestimento, studiato per farne apprezzare a pieno la eccezionale qualità tecnica e stilistica, finora meno percepibile per la esposizione in un ambiente angusto.
In uno spazio libero, al centro della sala dedicata a Duccio e ai suoi epigoni, il dipinto trova la collocazione ideale, dove l’elegante stesura pittorica e decorativa emerge in tutta la sua prepotente evidenza.
Le qualità compositive e cromatiche, nonostante le dimensioni contenute, vengono esaltate dal supporto espositivo (realizzato dalla ditta Ott. Art di Marghera) capace di valorizzare e al contempo proteggere l’opera in tutte le situazioni di rischio. La teca, infatti, è stata concepita per consentire la piena fruizione del dipinto, in assoluta sicurezza e facilmente estraibile in caso di emergenza.
La struttura così concepita ne consentirà anche gli eventuali spostamenti per eventi speciali (mostre, conferenze, etc.), garantendone la massima salvaguardia.