La mia canzone – Storia del Festival di Sanremo
L’esposizione “ La mia canzone – storia del Festival di Sanremo” nel Castello dei Clavesana di Cervo.
Comunicato stampa
L’abito che Michelle Hunziker indossava sul palco del Teatro Ariston durante il Festival 2018 e l’abito di Milva che ha Calcato il palco del Festival, la chitarra autografata da Amedeo Minghi, quella di Marco Masini, Gianni Marondi , Robeto Vecchioni, dischi d’oro, foto e manifesti originali sono tra i cimeli che compongono la mostra “ La mia canzone, storia del Festival di Sanremo” sarà inaugurata oggi alle 16,00 dall’assessore alla cultura dott.ssa Annina Elena e dal curatore del Museo del Festival e della mostra dott. Marco Canova.
L’esposizione è ospitata sino al 28 febbraio nel Castello dei Clavesana di Cervo
La mostra è stata allestita dall’esperto di arti visive Giancarlo Manco.
Il Museo nasce da un nugolo di appassionati della Musica e della Canzone Italiana che per loro piacere cominciano a collezionare materiale relativo agli artisti che hanno calcato le scene del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Questi appassionati credono intensamente che la Musica e la Canzone Italiana abbia creato un vero e proprio “brand” nel mondo ovvero il made in Italy della musica e della canzone italiana. Partendo, infatti dalla musica lirica per poi passare al melodramma napoletano si è giunti alla canzone italiana ed a Sanremo che con il suo Festival ne ha consacrato la nascita e la diffusione in tutto il mondo.
Il Museo del Festival rappresenta una delle principali istituzioni a scala internazionale attive nella museografia della musica e della canzone italiana, nella produzione di iniziative per la diffusione della cultura del made in Italy musicale e nelle attività di documentazione e di ricerca sulla storia del Festival di Sanremo.
Secondo i propri fini statutari, il Museo del Festival si occupa di formare una collezione di storia del Festival di Sanremo, di raccogliere materiale di valore storico ed artistico riferito alla manifestazione canora sanremese, documentazione iconografica ed ogni elemento utile agli studi ed alla rappresentazione del Festival di Sanremo e degli artisti che hanno caratterizzato la musica italiana partecipando al Festival di Sanremo come concorrenti, ospiti o come presentatori.
In pochi anni è stata creata una assai pregevole ed esclusiva raccolta composta da cimeli.Viene esposta una piccola parte di questo “patrimonio artistico”: un vecchio jukebox del 1956 funzionante dove il visitatore potrà selezionare ed ascoltare la sua canzone preferita, 45 calchi delle mani dei cantanti con le relative firme, alcuni microfoni utilizzati sul palco della manifestazione nazional-popolare per eccellenza da concorrenti e presentatori, strumenti musicali autografati come le chitarra di Roberto Vecchioni, Eros Ramazzotti, Ermal Meta, Gianni Morandi, copertine di vinili, dischi d’oro, i cappelli di Vasco Rossi e Zucchero, che arrivarono tra gli ultimi alle edizioni a cui parteciparono salvo poi diventare autentiche star. In una particolare teca sono anche conservati il cappello e il megafono di Renzo Arbore nel programma tv “Quelli della notte”.
Dopo diverse mostre in alcune città italiane e straniere ed in teatri come l’Ariston di Sanremo, il Casinò di Sanremo dove ancora oggi espone dei suoi cimeli, il Museo del Festival è approdato nel Borgo di Cervo che quest’anno compie i sessant’anni del suo Festival della Musica da Camera e da molti anni si è aperto a tutti i generi musicali aspirando ad essere il Borgo della Musica. Si può visitare dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle ore 13.00 e dalle 14.30 alle 16.30.