La natura non ha progetti
Il titolo è una sollecitazione emersa dall’attuale dibattito sulle teorie neoevoluzioniste che, ridiscutendo alcuni dei paradigmi scientifici del darwinismo, adotta una concezione di apertura, caoticità e indeterminazione, mutevolezza della natura, condizione stabilmente precaria dell’esistenza.
Comunicato stampa
la natura non ha progetti è il titolo della doppia personale di Pierpaolo Miccolis e Yukoh Tsukamoto presso il Complesso Monumentale di Sant’Anna a Locorotondo a cura di Roberto Lacarbonara, con il Patrocinio del Comune di Locorotondo, organizzazione a cura di Entropie Arte Contemporanea.
Il titolo è una sollecitazione emersa dall’attuale dibattito sulle teorie neoevoluzioniste che, ridiscutendo alcuni dei paradigmi scientifici del darwinismo, adotta una concezione di apertura, caoticità e indeterminazione, mutevolezza della natura, condizione stabilmente precaria dell’esistenza.
Tale visione, privilegiando l’assenza di progetto e aderendo ad un modello evolutivo imprevedibile, in cui convivono conservazione e cambiamento, risulta centrale nell’approccio figurativo dei due artisti che guardano alla natura come a un processo di trasformazione ciclica, in continua rigenerazione, comprensibile solo al di fuori della prospettiva lineare e deterministica del razionalismo occidentale.
YUKOH vive tra Osaka e Milano. La sua ricerca, orientata dalla sensibilità e dal culto shintoista, afferisce ad una concezione spirituale dei fenomeni e degli oggetti naturali. Gli stessi lavori nascono spesso dalla raccolta di reperti trovati all’interno del bosco, condotti nell’opera con cauta accoglienza. Piume, foglie ed esili ramoscelli diventano supporto per l’opera grafica e pittorica, eseguita per mezzo di colori e inchiostri che l’artista produce autonomamente partendo dalle polveri di conchiglia. E così anche per la scultura, la ceramica, le installazioni, la cera molle e la maniera nera: in ogni intervento alcuni fragili, candidi materiali quali la cera d’api e la seta antica giapponese, trattengono insieme ogni elemento producendo la sublimazione dell’arte, la rigenerazione e il mutamento di tutto ciò che origina dalla terra ed in essa torna a giacere.
PIERPAOLO MICCOLIS vive e lavora tra Bari e Bologna. L’artista definisce, attraverso la pittura ad acquerello, il disegno e l’incisione calcografica, un creato mutevole e inquieto che ha per protagonista il mondo dei volatili. Alcuni lavori sono concepiti in maniera rigorosa e manualistica, quasi alla stregua di un compendio di zoologia; altri lavori mostrano invece la trasformazione di esseri ibridi, disarmonici, incroci di esseri estranei allo svolgersi consueto dell’evoluzione. Nell’incessante brulichio di imprevedibili mutazioni, Miccolis per la prima volta espone il suo lavoro alla consunzione organica per effetto dell’insolita tecnica del guano su carta: con l’accumulo di tracce fecali dei Passeri del Giappone che vivono nello studio dell’artista, decide di sottoporre il proprio lavoro alle impurità e alla decadenza, nella consapevolezza di una inscindibile relazione tra processi mentali e natura, tra il ciclo organico e vitale degli elementi e quello artificiale e razionale dell’individuo.
In occasione della mostra, inaugurata l’1 Febbraio 2013 alle ore 19.00 e ospitata nelle sale del complesso settecentesco di Sant’Anna a Locorotondo, verrà presentato un catalogo contenente la riproduzione di un lavoro grafico dei due artisti, in serie numerata e firmata.