La notte splende alle Terme di Caracalla
la Soprintendenza Speciale di Roma apre le Terme di Caracalla per cinque serate, un’occasione per visitare le maestose rovine al chiaro di luna, ma soprattutto per scendere nei sotterranei e nel Mitreo,per scoprire la domus di età adrianea, recentemente aperta ai visitatori, per ammirare nella natatio le opere di Giuseppe Penone.
Comunicato stampa
«Ogni anno le Terme di Caracalla con le aperture serali si svelano nella loro bellezza come uno dei luoghi simbolici della Capitale – secondo Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma –. Definite fin dall’antichità magnificentissimæ ed eximiæ, le Terme aprono le porte dei loro tesori con un percorso di visita che riserva molte novità e sorprese: un segno della vitalità di questa area archeologica».
Le Terme di Caracalla per le visite serali offrono infatti ai visitatori la possibilità di ammirare Idee di Pietra, un intervento di arte contemporanea di Giuseppe Penone con quattro opere monumentali collocate nella grande Natatio delle Terme ed esaltate dalla luce della sera. Inoltre sarà possibile visitare le meraviglie della domus di età adrianea, aperta al pubblico da fine giugno. Un grande ambiente affrescato in cui i visitatori potranno ammirare due decorazioni sovrapposte: una riproduce prospettive architettoniche popolate da figure umane, statue, felini rampanti e l’altra, posteriore di una cinquantina di anni, con figure di divinità del pantheon greco-romano ed egizio.
«Il programma di ricerca che svolgiamo a Caracalla consente di svelare novità inattese – spiega Mirella Serlorenzi direttore del monumento –: le pitture della domus di Vigna Guidi con le divinità orientali e romane creano un nesso diretto con il mitreo e i culti misterici. Crediamo che il pubblico apprezzerà questo lavoro con lo stesso entusiasmo che ha riservato alle Terme nel mese di agosto con quasi 19.000 visitatori». Durante le visite si avrà la possibilità di scendere nei sotterranei, cuore pulsante e complesso motore delle terme, includendo, oltre al settore musealizzato, la Mela Reintegrata di Michelangelo Pistoletto e il Mitreo, il più grande tra quelli rinvenuti a Roma, luoghi solitamente non accessibili al pubblico e di grande suggestione.