La poesia della tavola da Giuseppe De Nittis a Felice Casorati

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO PETRUZZELLI
C.so Camillo Benso Conte Di Cavour , Bari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra sarà visitabile tutti i giorni compresi i festivi, escluso il lunedì, dalle 10.00 alle 18.00. La biglietteria resterà aperta sino alle 17.30.

Vernissage
20/11/2015

ore 18

Contatti
Telefono: +39 0809752875
Email: mostra@fondazionepetruzzelli.it
Patrocini

Prodotta dalla Fondazione Petruzzelli e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia

Artisti
Giuseppe De Nittis, Felice Casorati
Curatori
Emanuela Angiuli, Dario Matteoni
Generi
collettiva, arte moderna

Un percorso espositivo di 15 opere, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private nazionali, che offre un punto di vista inatteso sulle trasformazioni che hanno attraversato la società italiana fra gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento in un contesto speciale come è il foyer di un Teatro.

Comunicato stampa

Venerdì 20 novembre, alle 18.00 nel Foyer del Teatro Petruzzelli avrà luogo l’inaugurazione della mostra “La poesia della tavola da Giuseppe De Nittis a Felice Casorati” a cura di Emanuela Angiuli e Dario Matteoni.
Prodotta dalla Fondazione Petruzzelli e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, la mostra sarà ospitata nel foyer del Teatro dal 20 novembre al 21 febbraio 2016. Per tre mesi sarà possibile ammirare i capolavori di grandi artisti che fra l’Ottocento e il Novecento hanno rappresentato e raccontato la tavola, il cibo, i pasti e con essi i riti e la poesia della quotidianità borghese e contadina.
Un percorso espositivo di 15 opere, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private nazionali, che offre un punto di vista inatteso sulle trasformazioni che hanno attraversato la società italiana fra gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento in un contesto speciale come è il foyer di un Teatro.
“Un progetto che -come ha ricordato il presidente della Fondazione Gianrico Carofiglio- è cresciuto come una scommessa, un atto di fede sulla possibilità di fare del Petruzzelli –che è già, come si dice, un tempio della musica lirica e sinfonica- un crocevia vibrante di arti diverse. Un luogo delle arti (non solo della musica) e delle culture, aperto alle idee e alle persone; un luogo che i cittadini sentano proprio e in cui gli stranieri si sentano a casa”.