La Puglia vista dai fotografi dell’Agenzia Magnum Photos
La mostra è un autentico viaggio nel tempo e nello spazio: dall’immediato secondo dopoguerra fino ai giorni nostri e dal Gargano fino a Lecce, si snoda un itinerario fatto di storia, persone, paesaggi e architetture.
Comunicato stampa
Dal 19 ottobre 2024 al 5 gennaio 2025 la Fondazione Biscozzi | Rimbaud di Lecce presenta la mostra La Puglia vista dai fotografi dell’Agenzia Magnum Photos, a cura di Walter Guadagnini, storico della fotografia e Direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino.
Si tratta del settimo appuntamento espositivo dal 2022 dell’istituzione fondata nel 2018 dai coniugi Luigi Biscozzi e Dominique Rimbaud con l’intento di promuovere l’arte moderna e contemporanea attraverso un programma di mostre che ha visto sin qui come protagonisti Angelo Savelli (L’artista del bianco, 2021), Salvatore Sava (L’altra scultura, 2022), Grazia Varisco (Sensibilità percettive, 2022-2023), Mirco Marchelli (Voci in capitolo, 2022-2023), Yuval Avital (Lucus, 2023-2024), Vittorio Matino (Divampa colore, 2024).
35 scatti di 12 fotografi – Ian Berry, Bruno Barbey, Stuart Franklin, Burt Glinn, Harry Gruyaert, David Hurn, Guy Le Querrec, Herbert List, Martin Parr, David Seymour, Ferdinando Scianna, Patrick Zachmann – raccontano la Puglia, il suo territorio e i suoi abitanti, attraverso la lente e l’obiettivo di alcuni dei più grandi protagonisti della più nota agenzia fotografica del mondo, Magnum Photos.
La mostra è un autentico viaggio nel tempo e nello spazio: dall’immediato secondo dopoguerra fino ai giorni nostri e dal Gargano fino a Lecce, si snoda un itinerario fatto di storia, persone, paesaggi e architetture.
Si va dal bianco e nero di David Seymour (Varsavia 1911 – El-Qantarah el-Sharqiyya 1956), uno degli storici fondatori di Magnum nel 1947 insieme a Henri Cartier-Bresson e Robert Capa, di Herbert List (Amburgo 1903 – Monaco di Baviera 1975), il grande fotografo tedesco particolarmente legato al Mediterraneo, e di David Hurn (Redhill, 1934), che raccontano le difficoltà del dopoguerra e la rinascita degli anni Cinquanta e Sessanta, al colore di Ian Berry (Huddersfield 1934) e Burt Glinn (Pittsburgh 1925 – Southampton, New York 2008), affascinati dalla natura e dalle singolarità architettoniche della regione, per tornare al bianco e nero di Bruno Barbey (Marocco, 1941 – Orbais-l'Abbaye 2020), Stuart Franklin (Londra 1956), Guy Le Querrec (Parigi, 1941), che raccontano in tempi diversi i mestieri legati al mare e alla terra. I giorni nostri, con l’imperversante turismo di massa, sono immortalati con ironia da Martin Parr (Epsom 1952), mentre la quotidianità contemporanea è catturata con poetica nostalgia da Patrick Zachmann (Choisy-le-Roi 1955) e Harry Gruyaert (Anversa 1941).
Ad accompagnare idealmente tutti questi autori, lo sguardo di Ferdinando Scianna (Bagheria 1943), che per oltre trent’anni ha ripreso le città e le campagne pugliesi, raccontando le persistenze, architettoniche e ideali, e i cambiamenti di una delle regioni più affascinanti del nostro paese.
La mostra è corredata da un catalogo illustrato, trilingue (in italiano, francese e inglese), pubblicato da Dario Cimorelli Editore, con una introduzione del curatore Walter Guadagnini, contenente la riproduzione di tutte le opere esposte ed essenziali note biografiche degli autori.