La Pupazza / Banksy e Andy Warhol
La Pupazza, giovane street artist salentina nota per le sue figure che si trasformano senza sosta – approda a Roma con la terza e ultima tappa della MOLTO SUGO presso lo spazio culturale WeGil, in Largo Ascianghi 5 in Trastevere a Roma. Nella stessa sede, e in contemporanea, si svolge la mostra dedicata ad Andy Wharol e Banksy, due geni che hanno saputo rivoluzionare il mondo dell’arte e della comunicazione.
Comunicato stampa
La Pupazza, giovane street artist salentina nota per le sue figure che si trasformano senza sosta - approda a Roma con la terza e ultima tappa della MOLTO SUGO presso lo spazio culturale WeGil, in Largo Ascianghi 5 in Trastevere a Roma. Nella stessa sede, e in contemporanea, si svolge la mostra dedicata ad Andy Wharol e Banksy, due geni che hanno saputo rivoluzionare il mondo dell'arte e della comunicazione. È un grande onore per la Pupazza esporre nella stessa location dei due mostri sacri dell’arte moderna.
Il favoloso mondo di Andy Warhol e quello dell’anonimo Banksy, creeranno un confronto sulla base delle 100 opere provenienti da collezioni private di tutto il mondo. E nel mezzo di tale disputa artistica spunta lei, la Pupazza, la cui arte dallo stile unico ha già creato un solco nell'intricato panorama creativo di oggi.
L'artista, nota per aver realizzato anche il palco della Notte della Taranta e per aver collaborato con importanti brand internazionali, si dice pronta a "duellare" con Wharol e Banksy e lo fa con l'ironia che tanto la contraddistingue: "Non mi sarei mai aspettata di esporre in contemporanea con due artisti così influenti, però in fondo, pensandoci bene, potevo aspettarmelo".
E d'altronde l'ironia è centrale nel mondo de la Pupazza: i semafori si trasformano in pizze e la pasta asciutta, capovolgendosi, diventa una ragazza chiamata Asciutta Pasta. E poi c'è il prosciutto innamorato cotto, le olive incazzate nere, il macinamondo; soggetti che mutano forma allegramente con un linguaggio unico e spiazzante cha lascia nell'osservatore una sensazione di positivo possibilismo. La sua è una galassia poliforme dove la magia è sovrana, solo la magia di un'irrefrenabile immaginazione può far sbucare un cavallo da un bicchiere di vino e la luna dalla limonata, rendendoli credibili. "La mia arte è Pop come popolare, anzi Pup come Pupazziana" sintetizza lei stessa, lasciando intendere un’unicità che in effetti c'è.
Dunque i famosissimi ritratti di Grace Kelly, Mick Jagger, Keith Haring, Joseph Beuys, Liza Minelli, Mao, Lenin e Kennedy al fianco del Semaforopomodoro de la Pupazza, diventato già un’icona nel mondo della street art. In attesa del cartoon della “Pupazza non è pazza” è d’obbligo durante queste festività visitare i tre grandi artisti a Roma dal 20 dicembre 2024 al 20 gennaio 2025.