La SCI, Società Ceramica Italiana alla Prima Mostra Internazionale delle arti decorative Villa Reale di Monza maggio 1923
Una festa per un anniversario: nel centenario della I° Mostra biennale delle arti decorative internazionali, il MIDeC ricorda e rimette in scena la presenza della SCI, Società Ceramica Italiana a Monza.
Comunicato stampa
Ora come allora, 100 anni dopo la I° Mostra biennale delle arti decorative internazionali di Monza: le più importanti istituzioni dell’arte contemporanea celebrano la riedizione dell’esposizione che fu determinante per la nascita del design italiano, si era aperta proprio nel maggio 1923, nel magnifico contenitore della piermariniana Villa Reale di Monza, per supportare la ripresa economica dopo la guerra e far conoscere i manufatti soprattutto italiani.
Oggi sono Triennale Milano, che con la Fondazione Portaluppi e l’Archivio del Comune di Monza, collaborano con il MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico per riproporre gli allestimenti di quella mostra, che già si prefiggeva di ripetersi ogni due anni, ed era dedicata alle arti decorative intese in senso lato, per stimolare il coinvolgimento e una solidale collaborazione tra industriali, artisti e artieri.
La SCI - Società Ceramica Italiana nel ‘23 si presenta con un allestimento dell’architetto Piero Portaluppi, art director dell’azienda: vasi, piatti, servizi, ecc. ordinati nelle sale e intorno ad un grande camino. Fra i pezzi spicca un articolato servizio da tavola bianco e blu Sèvres, i bordi filettati in oro, in maiolica - piatti piani, fondi da frutta, tazze da brodo, portauovo, ciotole per servire i primi, vassoi rettangolari, quadrati, tondi, zuppiere, salsiere di diverse dimensioni, lunette per le verdure, alzate per frutta e dolci - decorato con la corona del Regno d’Italia in policromia e oro, destinato al Principe ereditario, esposto nella Sala della Mensa.
Molti di questi prodotti sono proprietà del MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico, alcuni già nelle vetrine espositive, molti nei depositi del Museo, altri ancora prestati da collezionisti: saranno tutti esposti, a cura di Anty Pansera e Giacinta Cavagna, con una messa in scena particolare progettata dallo scenografo Ivo Tomasi, nelle sale al pianterreno del chiostro cinquecentesco di palazzo Perabò, sede del MIDeC, dedicate alle mostre temporanee.
Nella prima sala, si incontra un apparato iconografico con ingrandimenti fotografici della sezione della SCI nella Villa Reale di Monza e documenti cartacei reperiti in diversi archivi (Fondazione Portaluppi, Triennale Milano, Archivio del Comune di Monza), che introdurranno e contestualizzeranno il momento storico. Nella seconda sala, il camino già presente riproporrà quello monzese, sarà impreziosito da numerosi manufatti che caratterizzarono l’evento del 1923. Nelle sale a seguire, una remise en place del servizio Savoia.
La mostra gode dei patrocini del Comune di Milano, del Comune di Monza e della Società Umanitaria a testimoniare il legame delle tre istituzioni con la Biennale di Monza, all’insegna del Consorzio CAMMU (Consorzio Autonomo Milano Monza Umanitaria), del Consorzio del Parco e della Villa Reale di Monza, della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, che da più di un quarto di secolo è promotrice di iniziative culturali, scientifiche e divulgative per la tutela e diffusione dei mestieri d'arte e dell’AICC Associazione Italiana Città della Ceramica.
Per l’occasione sarà pubblicato il Quaderno n. 2 della nuova serie MIDeC, edita dal Comune di Laveno Mombello, con interventi di Luca Santagostino e Mario Iodice, testi di Anty Pansera, Giacinta Cavagna, Ivo Tomasi e Marco Sammicheli.
"Il sostegno e la partecipazione alla nostra mostra da parte di istituzioni così autorevoli è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione ed è un indubbio riconoscimento della qualità artistica delle collezioni del MIDeC che, di recente, è stato inserito anche nel circuito lombardo dei Musei del Design" è il commento del Prof. Mario Iodice, assessore alla cultura e vicesindaco di Laveno Mombello.