La scienza nascosta nell’arte
I nuovi appuntamenti on line per visioni inedite della collezione.
Comunicato stampa
Sui canali social del Museo di Piazza delle Erbe a Verona,
attraverso video e racconti, gli studenti di Beni Culturali
gettano un ponte tra scienza e arte,
svelando nelle opere della collezione connessioni,
rimandi, contesti e personaggi che mostrano il dialogo, spesso sottovalutato,
tra il sapere scientifico e la creazione artistica
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L'inedita lettura delle opere riunita in un libro edito
da Università degli Studi di Verona e Palazzo Maffei -Casa Musei
"New visions for other horizons". Stimolare alla riflessione inedita che l'opera d'arte può offrire, aprire a nuovi orizzonti mostrando le connessioni tra i saperi e le passioni.
Il nuovo progetto on line di Palazzo Maffei - Casa Museo, a Verona,
getta un ponte tra scienza e arte, svelando e mettendo in luce connessioni, rimandi e contesti culturali che mostrano un dialogo spesso sottovalutato
tra il sapere scientifico e la creazione artistica.
A partire dal prossimo venerdì 13 novembre 2020 il programma di trasmissioni on line
"La scienza nascosta nell'arte" terrà connessi il pubblico e il nuovo Museo di Piazza delle Erbe, con la sua collezione d'arte antica e moderna,
in un'esplorazione inedita e pieno di fascino.
Promosso in collaborazione con il Teatro Nuovo di Verona e l'Università degli Studi di Verona- Dipartimento di Culture e Civiltà - con cui Palazzo Maffei fin dall'apertura ha stretto una importante convenzione - il programma prevede 16 puntate, una ogni 15 giorni, trasmesse on line sui canali social del Museo
(Instagram @palazzomaffeiverona, Facebook @palazzomaffei, sito palazzomaffeiverona.com tutti linkabili), in cui i racconti degli studenti di Beni Culturali e
della laurea Magistrale in Arte metteranno in luce, per singole opere della collezione, i legami con eventi,
conoscenze, scoperte e protagonisti del mondo scientifico.
L'arte riflette la propria epoca e volutamente o inconsapevolmente si collega
nelle sue creazioni, per molteplici aspetti,
alla matematica, alla fisica, alla chimica, ai fenomeni astronomici.
"New visions for other horizons. L'opera-neon di Nannucci che accoglie i visitatori di Palazzo Maffei esprime bene gli obbiettivi che ci siamo posti fin dall'apertura della Casa Museo e la cifra di questa raccolta d'arte e di questo luogo" - spiega Vanessa Carlon, alla direzione del Palazzo. "Il nuovo progetto on line in un momento di restrizioni e limitazioni risponde proprio a questo desiderio: offrire letture diverse delle singole opere, prospettive differenti e stimolanti che ci aiutino a viaggiare con la mente, mettendo in dialogo saperi e mondi solo convenzionalmente separati."
Con il supporto di brevi video e con le narrazioni realizzate specificamente per ogni singola opera, di puntata in puntata, argomenti e curiosità di ambito scientifico accompagneranno le riflessioni sui capolavori della collezione.
Le antiche pagine miniate dei preziosi volumi esposti a Palazzo Maffei serviranno allora per parlare dei colori, delle tecniche per mischiarli e della loro preparazione; Altichiero da Verona, autore presente nella collezione della Casa Museo con un bellissimo "Cristo davanti a Caifa" permetterà di rievocare, con la sua influenza e la sua personalità, la ricerca scientifica nella Padova del Trecento.
Grazie all'opera di Filippo de Pisis Composizione II verranno affrontate le fasi dei pianeti, mentre L'Adorazione dei Magi di Ceschini darà modo di ricordare le ipotesi ancora in discussione in merito alla Stella di Betlemme: stella cometa, supernova o congiunzione Giove-Saturno?
Sarà intrigante infine affrontare argomenti centrali della fisica come spazio, tempo e materia partendo da uno dei famosi Concetti spaziali di Lucio Fontana o ancora immergersi nel campo delle onde sonore attraverso l'analisi di Tower Bridge, la splendida opera di Luigi Russolo datata 1929.
A dare il via al progetto - che proseguirà fino a giugno del 2021 - sarà venerdì 13 novembre Mercurio che passa davanti al sole, capolavoro di un quarantenne Giacomo Balla che ricorda l'affascinante fenomeno celeste seguito dall'artista con estremo interesse nel lontano novembre del 1914 e che periodicamente torna ad essere visibile dalla Terra.
Un disco nero che attraversa l'infuocata sfera solare.
"La collaborazione con la Fondazione Luigi Carlon - Palazzo Maffei è nata mettendo al centro la valorizzazione e lo studio del patrimonio artistico e la formazione degli studenti che sono protagonisti di questi importanti progetti - spiega il professore Valerio Terraroli, ordinario di Storia della critica d’arte e Museologia
dell'Università di Verona. "Queste puntate saranno l'occasione per i ragazzi di affrontare come storici dell'arte l'analisi e lo studio di un'opera da differenti punti di vista e con diverse metodologie traducendo il tutto in un testo scientifico
ma nel contempo accattivante e divulgativo."
Un'occasione per connettere e sviluppare
le sinergie tra formazione e gestione reale dei Beni Culturali.
Il progetto "La scienza nascosta nell'arte" si tradurrà anche in una specifica pubblicazione che accoglierà questi ed altri studi,
edita su iniziativa dall'Università di Verona e di Palazzo Maffei.
GLI ARGOMENTI
DELLE PUNTATE IN PROGRAMMA:
Giacomo Balla: Il transito di Mercurio davanti al sole
Lucio Fontana: spazio, tempo e materia
Altichiero da Verona: la ricerca scientifica nella Padova del ‘300
Giovanni Ceschini: la stella di Betlemme e le ipotesi scientifiche
Joseph Albers: la rappresentazione dello spazio
Pagine miniate: la chimica dei pigmenti
Giacomo Balla: la rifrazione della luce Newton
Giorgio De Chirico: la prospettiva e le sue illusioni
Gaspar Van Wittel: la camera oscura e gli strumenti ottici
Leoncillo Leonardi: La geologia
Luigi Russolo: Le onde sonore e le ricerche futuriste
Gerrit Rietveld: la geometria e l’equilibrio
Filippo De Pisis: Le fasi dei pianeti
Giacomo Balla: vettori e linee di forza
Alberto Burri: la combustione
Leandro Erlich: le illusioni ottiche