La scuola di Felice Casorati e Andrea Cefaly

Informazioni Evento

Luogo
COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN GIOVANNI
Piazza Giuseppe Garibaldi , Catanzaro, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10:00 – 12:30 | 16:00 – 19:30
Chiusura settimanale: lunedi

Vernissage
27/10/2017

ore 17,30 su invito

Contatti
Email: info@fondazioneandreacefaly.it
Sito web: http://www.fondazioneandreacefaly.it
Editori
RUBBETTINO EDITORE
Artisti
Felice Casorati, Andrea Cefaly
Generi
arte moderna

Uno straordinario tributo alla “Scuola libera di pittura” di Torino e al suo celebre allievo calabrese con l’esposizione di diverse opere inedite.

Comunicato stampa

Il Complesso monumentale San Giovanni di Catanzaro ospiterà dal 28 ottobre al 26 novembre prossimi la prima grande mostra, dagli anni ’30 ad oggi, dedicata alla scuola di Felice Casorati e Andrea Cefaly. Uno straordinario evento espositivo che racconta di una delle esperienze artistico-culturali più interessanti del primo Novecento italiano riportando alla luce una fase della produzione artistica del maestro Andrea Cefaly, ancora poco nota al grande pubblico, che ha contribuito ad avvicinare Catanzaro e la Calabria a realtà artistiche ed intellettuali nazionali di primo ordine.

A promuovere l’evento sono la Fondazione Andrea Cefaly, 4Culture e E-bag per la cultura, con il patrocinio del Comune di Catanzaro, che hanno voluto rendere omaggio alla celebre “Scuola libera di pittura” che trovò la propria sede nei locali di via Galliari a Torino con una ricca attività didattica ed espositiva destinata a far parlare di se fino al 1932. Al centro dell’attenzione è il metodo formativo di un grande maestro dell’arte italiana come Felice Casorati affiancato, per l’occasione, dai lavori, di cui alcuni mai mostrati al pubblico, di un gruppo di allievi che compongono il nucleo principale delle opere esposte.

All’interno del percorso si distingue una selezione della migliore produzione di Andrea Cefaly negli anni compresi tra il 1927 e il 1947. La sua avventura torinese durò pochi anni, perché a causa della morte del padre fece ritorno in Calabria, ma questa esperienza ha segnato una svolta fondamentale nella sua concezione artistica. Il curatore Francesco Poli ha evidenziato il “non facile impegno, da parte della Fondazione Cefaly, di organizzare a Catanzaro un’esposizione che cerca di mettere a fuoco con precisa attenzione il “casoratismo” del pittore di Cortale, confrontando e facendo dialogare i suoi quadri di quegli anni con una abbastanza ampia selezione di quadri e disegni degli altri allievi, e anche con un’esemplare serie di magnifici disegni del maestro del periodo”. In mostra sono esposte, oltre a quelle di Cefaly, anche le opere di tutti i principali personaggi che, più o meno a lungo, hanno frequentato la scuola: Nella Marchesini, Silvio Avondo, Daphne Maugham, Marisa Mori, Ida Donati, Paola Levi Montalcini, Giorgina Lattes, Albino Galvano, Lalla Romano, Riccardo Chicco, Sergio Bonfantini e Tina Mennyey.

L’evento, frutto di uno studio inedito di assoluta eccellenza e rigore scientifico, è il risultato di una feconda partnership instaurata tra la 4Culture, già impegnata nella gestione e valorizzazione di importanti beni culturali del capoluogo calabrese, la Fondazione Andrea Cefaly, promotrice dell’opera di quest’ultimo con mostre ed eventi organizzati in tutta Italia, ed E-bag per la cultura, specializzata nell’applicazione di tecnologie d’avanguardia nel settore culturale.

“L’intento generale del progetto – hanno evidenziato gli organizzatori - è quello di promuovere la produzione artistica calabrese del Novecento attraverso le testimonianze di personalità di elevato spessore intellettuale, oltre che artistico, che sono state in grado di superare i limiti geografici e culturali ponendosi in dialogo con i maggiori centri propulsori e di rinnovamento artistico a livello nazionale. Ringraziamo, dunque, tutti i collezionisti che hanno reso possibile l’esposizione di opere per la prima volta mostrate al pubblico e alle istituzioni che condividono con noi l’obiettivo di tenere vivo il ricordo di artisti importanti e ancora poco conosciuti e valorizzati”.

Il catalogo della mostra, edito da Rubettino, è a cura di Francesco Poli e Veronica Cavallaro, con i contributi critici di Gianni Schiavon e Maria Saveria Ruga.