La sensualità della piega. Cinquant’anni di Umberto Mariani
Con un progetto espositivo che si snoda tra gli spazi fieristici di miart e le sale della galleria, Progettoarte – Elm di Milano presenta un’ampia antologica dedicata a Umberto Mariani (Milano, 1936), in occasione dei cinquant’anni della sua carriera.
Comunicato stampa
Con un progetto espositivo che si snoda tra gli spazi fieristici di miart e le sale della galleria, Progettoarte – Elm di Milano presenta dal 6 aprile al 14 giugno 2019 un’ampia antologica dedicata a Umberto Mariani (Milano, 1936), in occasione dei cinquant’anni della sua carriera.
La mostra dal titolo “La sensualità della piega”, a cura di Marco Meneguzzo, rivisita e rivaluta il lavoro dell’artista milanese, che da qualche anno gode di un rinnovato interesse da parte del mondo dell’arte, passando in rassegna i tre momenti fondamentali – solo apparentemente lontani e diversificati – del suo percorso: il periodo pop, tra la seconda metà degli anni Sessanta e il 1974; l’“Alfabeto afono”, tra il 1975 e la fine del decennio, dove compaiono le pieghe dipinte che nascondono lettere dell’alfabeto; e l’ultimo periodo – a sua volta suddiviso in due nuclei espressivi – dove la “piega” diviene unica protagonista della sua opera, realizzata ora tridimensionalmente in tela o in piombo.
È proprio tale elemento stilistico che diventa emblematico di quella che si è configurata negli anni come una costante della visione e della poetica di Mariani: la sensualità della pittura.
Il progetto milanese, con un nucleo di oltre trenta lavori, prevede che il momento pop sia esposto nello stand della galleria alla fiera miart, mentre un’accurata selezione degli altri due periodi è visibile nelle sale della galleria. In questo modo il pubblico può osservare lo sviluppo di oltre cinquant’anni di lavoro, notando differenze e similitudini, motivi contingenti e temi costanti all’interno di tutta la sua attività.
La piega, elemento a cui pochi hanno dedicato attenzione, ma sempre presente nella storia della pittura, è il trait-d’union delle due sedi espositive, e soprattutto dell’attività dell’artista, che in questo modo riesce a coniugare l’assoluta novità e riconoscibilità della propria ricerca – che diventa quasi una “cifra”, un “brand” – con il grande fiume della migliore tradizione pittorica.
La mostra è corredata da un catalogo bilingue (italiano e inglese) edito da Progettoarte-Elm, contenente il testo critico del curatore, la riproduzione di tutte le opere esposte e apparati bio-bibliografici aggiornati.