La Sicilia fredda
Ventuno artisti di diverse generazioni e provenienti da diversi ambiti delle arti visive per raccontare la Sicilia; non quella mediterranea e solare ma quella “umbratile”, riflessiva e solitaria, che va oltre lo stereotipo della terra accogliente, sempre baciata dal sole.
Comunicato stampa
Ventuno artisti di diverse generazioni e provenienti da diversi ambiti delle arti visive per raccontare la Sicilia; non quella mediterranea e solare ma quella “umbratile”, riflessiva e solitaria, che va oltre lo stereotipo della terra accogliente, sempre baciata dal sole.
È questo “La Sicilia Fredda”, la mostra ideata da Alfonso Leto e promossa dal Comune di S. Stefano Quisquina e dall’Istituto di Alta Cultura Fondazione Orestiadi di Gibellina, con il sostanziale apporto della Farm Cultural Park di Favara, nell’ambito del Sicani Creative Festival, in corso fino al 12 ottobre nell’iconico Eremo di Santa Rosalia a S. Stefano Quisquina.
Una selezione poliedrica di opere che affianca la visione di personalità affermate e attive sul territorio da diversi decenni, a quella di una nuova generazione di artisti che si è distinta per la profondità della ricerca e ha maturato un rapporto stretto con l’entroterra montuoso agrigentino: Dimitri Agnello, Giuseppe Agnello, Sergio Amato, Juan Esperanza, Vincenzo Ferlita, Nino Giafaglione, Alfonso Leto, Dario Lo Vullo, Domenico Militello, Carmelo Nicotra, Giovanni Piazza, Bruno Pistorio, Giampaolo Puleo, Valerio Rabante, Christian Reina, Lorenzo Reina, Peppe Rizzo, Salvatore Rizzuti, Francesco Sarullo, Simone Stuto, Giuseppe Traina sono gli artisti scelti per dare vita, all’interno del luogo simbolo del territorio, alla rappresentazione di quel “freddo” evocato anche da Sciascia nelle pagine “Il cavaliere e la morte”, in quel dialogo emblematico che così recita: “Lei è siciliano?“, “Sì, ma della Sicilia Fredda: di un piccolo paese dell’interno, tra le montagne, in cui lungamente nell’inverno c’è neve; o almeno c’era, negli anni della mia infanzia. Una Sicilia che qui [al nord] nessuno riesce a immaginare”.
Il progetto “Sicilia Fredda” è parte di Sicani Creative Festival, programma approvato dal Ministero della Cultura, per la rigenerazione culturale turistica ed economico-sociale dei piccoli Comuni, che coinvolge a livello nazionale 52 comuni (per il territorio dei monti Sicani, i comuni di Sant’Angelo Muxaro, Bivona, Santo Stefano Quisquina, Prizzi, Alessandria della Rocca, Cianciana, San Biagio Platani), con un sostanzioso apporto delle Farm Cultural Park di Favara.
La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica con ingresso libero.aise