La stanza delle meraviglie
La mostra curata da Marco Belpoliti – anche lui docente presso l’ISA di Monza per diversi anni – intende esporre le opere dei tre artisti assieme ai materiali che li hanno ispirati, circondando le opere e lo spazio espositivo con libri, oggetti, articoli e manufatti che river-berano la loro ricchezza visiva e concettuale.
Comunicato stampa
Antonio Mottolese, Lino Gerosa e Paolo Maz-zuferi operano da anni nell’ambito italiano con una loro originale proposta artistica. Uniti dalla comune attività nell’ambito dell’insegna-mento presso l’ISA (l’Istituto d’Arte Speri-mentale di Monza che è stato uno dei luoghi centrali dell’istruzione nell’ambito della comu-nicazione visiva, del design e della grafica) dove Mottolese, Gerosa e Mazzuferi hanno formato almeno un paio di generazioni di operatori dell’immagine, contribuendo con le loro proposte e attraverso la didattica quoti-diana all’elaborazione del progetto culturale e professionale della scuola.
La ricerca di Antonio Mottolese si svolge in-torno alla forma delle cose inanimate e degli esseri viventi, concependo la forma come metamorfosi, transito, spiazzamento. L’arti-sta, che lavora con la pittura, la fotografia e la scultura, espone a Lissone dei dipinti su carta che si ispirano a forme animali.
Lino Gerosa opera direttamente con la mate-ria – in particolare la carta – che diventa nelle sue mani un materiale plastico, passando dalle due alle tre dimensioni. Gerosa utilizza la carta per installazioni che ambiscono a entrare nello spazio come sculture leggere, sottili, invisibili (la leggerezza e l’aspetto lirico connotano tutta l’attività dell’artista).
Nel corso di più di trent’anni, Paolo Mazzuferi ha realizzato opere che appartengono all’am-bito della scultura, ma che allo stesso tempo traggono forza vitale, intelligenza e sensibilità dal campo della geometria. L’artista traduce le forme della geometria e della matematica in forme appartenenti al mondo vegetale e minerale.
La mostra curata da Marco Belpoliti – anche lui docente presso l’ISA di Monza per diversi anni – intende esporre le opere dei tre artisti assieme ai materiali che li hanno ispirati, circondando le opere e lo spazio espositivo con libri, oggetti, articoli e manufatti che river-berano la loro ricchezza visiva e concettuale. Attento a connettere opera con opera, pen-siero con pensiero, forma con forma, l’alle-stimento de La stanza delle meraviglie indivi-dua «lo spazio che abita ogni artista prima dell’opera e dopo averla realizzata, dando forma sensibile e visibile ai suoi sogni e pen-sieri».
L’esposizione sarà accompagnata da uno o più cataloghi-manifesto su cui saranno ripro-dotti i testi che filosofi e critici hanno scritto per l’occasione. Marco Belpoliti, saggista e scrittore, si occuperà della curatela generale della mostra; Fabrizio Desideri, filosofo e saggista, analizzerà il lavoro di Antonio Mottolese; Giuseppe Di Napoli, studioso di percezione, si concentrerà sulle opere di Lino Gerosa; Roberta Sironi, grafica e scrittrice, si dedicherà alle ricerche plastiche di Paolo Mazzuferi.