La storia siamo noi
Restituzione della seconda edizione della residenza “ La storia siamo noi” all’interno del Festival “Popoli in Festa”, che si è svolta dal 14 al 20 maggio a Fermignano, nelle Marche.
Comunicato stampa
Dal 1° al 4 giugno prossimi ci sarà la restituzione della seconda edizione della residenza “ La storia siamo noi” all’interno del Festival “Popoli in Festa”, che si è svolta dal 14 al 20 maggio a Fermignano, nelle Marche.
La “Storia siamo noi” nasce nel 2022 per volontà dell'Assessora ai Servizi alla Persona, Eventi e Pari Opportunità del Comune di Fermignano, Monica Scaramucci, con l'idea di ampliare la visione di Popoli in festa. Il festival celebra i popoli e le culture del pianeta e riunisce a Fermignano almeno sette Paesi differenti: Albania, Benin, Italia, Marocco, Nigeria, Senegal, Pakistan, Ucraina, è solo la punta dell’iceberg di una politica di inclusione culturale e sociale, tema centrale della residenza ideata dall’artista Giovanni Gaggia e dal critico d’arte Pietro Gaglianò.
Con il progetto “La Storia siamo noi” si vuole offrire ad artisti e studiosi l'opportunità di incontrare gli abitanti, vecchi e nuovi, in una dimensione orizzontale, raccogliendo le loro storie e i loro desideri per raggiungere tutti assieme un risultato corale. Il paese ospiterà laboratori, performance e momenti di incontro a tu per tu con la comunità marchigiana, in una ricerca di linguaggi in grado di coinvolgere in maniera attiva la popolazione fermignanese. Nella prima edizione sono stati realizzati “Una parola per Fermignano” e “Giochi di Carte”, rispettivamente a cura di Gaglianò e Gaggia. Quest’anno sono stati sviluppati entrambi i progetti con “Una voce per Fermignano” e “Giochi di carte 2023”. Gaggia e Gaglianò, rispettivamente come artista e studioso dei linguaggi della contemporaneità da sempre portano avanti ciascuno nel proprio ruolo le pratiche comunitarie e didattiche .
Giovanni Gaggia: “ Siamo stati coinvolti per portare le comunità a lavorare insieme nella costruzione di un cammino che uscisse da un repertorio fatto di piatti tradizionali e danze popolari”. In una situazione come questa l’arte veste un ruolo di primaria importanza, infatti sono state ideate due azioni, ovvero “Una parola per Fermignano e “Giochi di Carte”. ‘Giochi di carte è un vero e proprio torneo di Briscola che segue tutte le regole tradizionali soltanto che non ci si può iscrivere in coppia ma singolarmente; si tratta di una performance collettiva per abitare la piazza nella dimensione antica del gioco. Ogni coppia aveva a disposizione un foglio di carta Fabriano fatta a mano sul quale, oltre ai punteggi della partita, lasciare segni di sé. Nel futuro mi piacerebbe con queste carte realizzare una installazione, una mappa di segni generata da una scrittura corale”.
Pietro Gaglianò: “Una voce per Fermignano raccoglie fiabe e racconti legati ad alcune comunità linguistiche di Fermignano. Le voci sono state registrate nel corso di numerosi incontri con vecchi e nuovi abitanti, rinverdendo l’importanza della trasmissione orale delle storie, arricchendo le tradizioni attraverso lo scambio, la conoscenza, gli intrecci. Le storie sono accessibili sulle pagine di questo sito, come tracce audio in lingua originale e come testo tradotto in Italiano, e dai manifesti diffusi per la città attraverso un QR Code. Il progetto prosegue quanto avviato nel 2022 con Una parola per Fermignano, una raccolta di termini in lingua originale che non hanno trovato traduzione in italiano e che si riferiscono a concetti, usi, materiali dei popoli che si incontrano a Fermignano”.
I progetti realizzati a Fermignano in collaborazione con Gaggia rientrano nel percorso che Gaglianò compie da anni nell’ambito della sua ricerca “Interventi a parole nello spazio pubblico”.
“La Storia siamo noi” , si sviluppa in un terzo sottoinsieme: Altre Mappe. Rappresenta quello nato dalle interazioni con gli abitanti di Fermignano. Nel quale si inserisce l'appuntamento “Di Marzo”, il titolo è tratto da una poesia di Umberto Piersanti contenuta nella raccolta “I Luoghi Persi”. Tra le storie raccolte da Gaglianò c'è ne è una quella narrata dal Prof. Pino Falasconi narra della leggenda locale dello sprovingle, un mostro che viene di notte se si dorme supini. Il racconto è stato scelto scelto per passare di testimone agli ospiti della Comunità Socio Educativa Riabilitativa "La Casa del Sole”. Dal dialogo tessuto da Gaggia con gli operatori è emerso il rapporto tra la mitica leggenda locale e la poesia di Piersanti, da qui l'invito. Nasce così “Di Marzo”: si comporrà di un intenso dialogo tra gli autori e il poeta attorno alla leggenda dello sprovingle che per Piersanti è un cane nero che entra nel biroccio e diventa sempre più grosso ( Lo sprovinglo pag 60 de i Luoghi persi, Crocetti editore). A seguire l'apertura del negozio dove il mostro lo ritroveremo su shopper, magliette, disegni e chi vorrà potrà interpretare il suo sprovingle in un laboratorio creativo per tutti.
Umberto Piersanti debutta nel mondo della letteratura con La breve nel 1967 all'età di ventisei anni. Da allora nel corso della sua ultra cinquantennale carriera ha pubblicato, oltre a diverse raccolte poetiche, testi di saggistica e anche opere di narrativa. E’ presente in diverse antologie italiane e straniere, ha vinto nel 1994 il Premio nazionale letterario Pisa nella sezione poesia, il premio Camaiore, il premio Penne, il premio Caput Gauri, il premio Insula Romana e inoltre il Mastronardi, il Piccoli, il Frascati e nel 2016 il Ponte di legno poesia. Dirige la rivista di letteratura contemporanea e creatività Pelagos. Nel 2005 è stato candidato al Premio Nobel per la Letteratura.
> Il progetto POPOLI IN FESTA
Quattro giornate per riscoprire il valore inclusivo di un territorio e della comunità che lo abita. Giunto alla sua IV edizione torna a Fermignano, dal 1° al 4 giugno prossimi, il festival Popoli in festa, che celebra l'integrazione dei popoli e delle culture del pianeta. Incontri, performance, arti, spettacoli, musiche, danze, artigianato, gastronomia: ai nastri di partenza un ricco calendario di iniziative che daranno vita ad un vero e proprio melting pot di culture e tradizioni. La cittadina in provincia di Pesaro - Urbino si trasforma in un crocevia di popoli, un luogo per favorire la contaminazione tra gruppi multietnici provenienti da Albania, Benin, Italia, Marocco, Nigeria, Senegal, Pakistan, Ucraina.
> Il Borgo e la sua storia
L'origine romana di Fermignano è un'ipotesi che risale almeno al seicentesco Sebastiano Macci, ma ancora tanta leggenda storiografica circonda il paese, collocato in una posizione strategica sul fiume Metauro, su cui sorge un ponte di epoca medievale, ma che gli archeologi non escludono possa poggiare su strutture d'età antica. Sono stati rinvenuti dagli archeologi una serie di reperti di epoca romana; Agli inizi del 1800 i fermignanesi avanzano istanza a Pio VII per ottenere al loro castello il titolo di "terra" e con ciò la piena autonomia dalla città di Urbino. Dopo una lotta ventennale dovuta all'opposizione degli urbinati, il castello divenne comune autonomo nel 1818. A Fermignano nacque Donato di Angelo di Pascuccio detto il Bramante grande architetto rinascimentale che, formatosi alla corte feltresca, prese l'eredità spirituale del Brunelleschi e dell' Alberti, gettando le basi per la nuova architettura rinascimentale.
> Il programma
Giovedi 1 giugno
La storia siamo noi* – laboratorio performativo - Indipendance | via Annibal Caro 1 – ore 15 -18
Venerdì 2 giugno
ore 17.00 La storia siamo noi* - Fermignano chiama Napoli – intervengono: Giovanni Gaggia, Pietro Gaglianò, Monica Sacaramucci presso il Comune.
ore 18.30 La storia siamo noi* – Di marzo - con Umberto a Piersanti a seguire inaugurazione della mostra degli ospiti della Casa del Sole – Piazzetta Martiri d'Ungheria e negozi di Corso Bramante
Sabato 3 giugno
ore 11.00 La storia siamo noi*, – Museo dell'Architettura ex Mattatoio – “Una voce per Fermignano” e “Giochi di carte 2022” - Restituzione della Residenza di Giovanni Gaggia e Pietro Gaglianò
ore 17.00 La Storia Siamo noi*: Giochi di carte – torneo di Briscola – una performance collettiva con la comunità – Piazzetta Marttiri d'Ungheria
a seguire su Corso Bramante una azione comunitaria con la collaborazione di – Indipendance e Luoghi Comuni
Domenica 4 giugno
ore 10-20 La storia siamo noi*, – Museo dell'Architettura ex Mattatoio – “Una voce per Fermignano” e “Giochi di carte 2022” - Restituzione della Residenza di Giovanni Gaggia e Pietro Gaglianò
> BIO
Giovanni Gaggia
Nel 2008 fonda “Casa Sponge”, luogo di accoglienza e rifugio di artisti. Nel 2016 pubblica il libro “Inventarium”, presentato in molte istituzioni italiane. Ha partecipato a mostre personali, collettive, progetti di residenza e conferenze su tematiche sociali e politiche. Le sue performance sono state presentate in teatri, gallerie e festival. Nel 2019 apre con una sua performance il padiglione di Beverly Pepper, collaterale della 58a Esposizione internazionale d’arte – La Biennale di Venezia. Nel 2020 realizza l'immagine della XVI giornata del contemporaneo promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) per il MUSMA Museo della Scultura Contemporanea di Matera. Una delle quattro cover di ESPOARTE 110 per festeggiare i vent’anni della rivista è a lui dedicata. Dal 2021 Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona ospita in permanenza il suo progetto a più voci “Quello che doveva accadere”: ovvero l’arte come memoria civile. L'intero processo è raccontato nell'omonimo libro d'artista, NFC edizioni. Nello stesso anno esce per la collana Effusioni di Gusto, Maretti editore, “Mauro Uliassi
incontra/meets Giovanni Gaggia” e realizza due personali “Ho visto un'alba blu”al Museo della ceramica di Savona e “Il tempo se ne va” al MUSMA Museo della Scultura Contemporanea di Matera. Nel 2022 espone al Museo RISO di
Palermo le opere realizzate negli ultimi 10 anni sul tema della strage di Ustica, summa del lavoro svolto finora. L'ultima opera e manifesto dell'artista dal titolo: "Pratica Poetica Politica" rimarrà in permanenza al Museo RISO, così che a Palermo possa restare viva la memoria del disastro del 1980. È il co-fondatore della nuova formazione Gaggia-Dubbini, con la quale si aggiudicheranno il premio Scultura e anche quello di vincitore assoluto della settima edizione del premio Arteam Cup.
http://www.giovannigaggia.it
Pietro Gaglianò
Critico d’arte, educatore e curatore indipendente, da anni si occupa di pratiche artistiche community based, progetti partecipativi, arte e sfera pubblica. Ha sviluppato numerosi progetti di pedagogia sperimentale realizzati in comunità geograficamente o socialmente marginali (piccoli comuni montani, periferie dei grandi centri urbani, migranti, giovani e giovani adulti di aree sensibili delle grandi città europee). Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e educazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno. È attivo in progetti nazionali e reti internazionali per la sperimentazione di processi di educazione non formale e uso dei linguaggi artistici per l’educazione contro la discriminazione.
SCHEDA TECNICA
Titolo: LA STORIA SIAMO NOI
Progetto Promosso da: Comune di Fermignano
Con il Sostegno di: Proloco Fermignano, Unione Montana Alta valle del Metauro, Impronte femminili.
Ideazione e cura residenza: Giovanni Gaggia, Pietro Gaglianò
Sito: https://comune.fermignano.pu.it/menu/1767925/storia-siamo-noi