La Versione – Spazio
Il collettivo La Versione presenta “SPAZIO” presso Fondazione Brugnatelli, la prima istallazione temporanea del gruppo ideata e curata da tre giovani artisti laureandi presso il dipartimento di arti visive NABA.
Comunicato stampa
SPAZIO
Leonardo Manzoni
Pietro Vedovato
Federico Zeltman
LA VERSIONE
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Il collettivo La Versione presenta “SPAZIO” presso Fondazione Brugnatelli, la prima istallazione temporanea del gruppo ideata e curata da tre giovani artisti laureandi presso il dipartimento di arti visive NABA, Leonardo Manzoni, Federico Zeltman, Pietro Vedovato. Sebbene l’eterogeneità dei singoli componenti del gruppo, la ricerca artistica verte su un comune interesse come il nome del collettivo stesso: la Versione altro non è che una metafora della variabilità e relatività di ogni creazione. Attraverso la diversa concezione che gli oggetti possono assumere, i componenti del gruppo cercano di far emergere la “Costante”, il principio regolatore di tutta la realtà. Nell’istallazione SPAZIO, le opere esposte vengono private del loro significato aneddotico e del proprio valore relativo legato al contesto di appartenenza originario. Come in una reminiscenza dadaista, la sottile ironia legata all’oggetto d’arte e al suo rapporto con lo spazio istituzionale, assume una connotazione più contemporanea, nella quale lo statuto degli oggetti presentati oscilla tra “oggetto artistico” e “oggetto d’intralcio”. Il visitatore viene accolto in un grande spazio vuoto, animato unicamente da un’istallazione sonora prodotta in collaborazione con Pietro Ulivieri, studente di sound design presso IED, che colma il vuoto dell’ambiente, ristabilendo un nuovo rapporto con lo spazio. E’ il sotterraneo che ospita l’istallazione composta da diversi elementi provenienti dal mondo naturale, le cui caratteristiche formali sono alterate e compromesse con l’utilizzo della paraffina che ammanta la superficie di tronchi. Gli artisti si accostano alla tecnica in maniera empirica ed avanguardista, sperimentando gli effetti scaturiti dalla giustapposizione di un materiale artificiale, come la paraffina, ad un elemento naturale, come il legno, che sprigiona ancora tutte le sue pulsioni vitali. Tra happening e performance, l’esposizione è pensata per essere vissuta dal visitatore attivamente, manipolata, plasmata e modificata. La provocazione implicita del collettivo punta all’eliminazione dell’elemento auratico dell’opera d’arte: l’agire del pubblico può trasformare dinamicamente lo spazio e gli elementi dell’opera, equiparando il fruitore al rango di artista. Lontani da ogni forma di simbolismo, gli artisti intendono offrire al pubblico solo una delle possibili varianti della mostra, poiché ogni elemento al suo interno può essere modificato, spostato, toccato, alterato o distrutto, assumendo ogni volta una nuova forma, unica e irripetibile. Con spirito critico il collettivo La Versione rielabora parte delle idee avanguardiste di Marcel Duchamp presentate durante la mostra del 1938 a Parigi, Internazionale Surrealista, nel sollecitare provocatoriamente i visitatori ad entrare in uno spazio oscuro, angusto reso appositamente difficoltoso da esplorare. Per tutto il ciclo espositivo, l’intero ambiente della mostra viene filmato, per documentarne le mutazioni ad opera del pubblico.
A cura di Riccardo Bertoldi
Sound design a cura di Pietro Ulivieri
Visual communication a cura di Luca Saladini
INFO: Dal 13 al 15 maggio, dalle 15 alle 18 Presso Fondazione Paolina Brugnatelli, Corso Buenos Aires 66, interno Citofono 103 [email protected]