La voce dell’Adda
Leonardo e la civiltà dell’acqua. Milano, Cremona, Sondrio.
Comunicato stampa
La mostra “LA VOCE DELL’ADDA. LEONARDO E LA CIVILTÀ DELL’ACQUA. Milano, Cremona, Sondrio”, curata da Alberto Martinelli e Fabrizio Trisoglio, a seguito del grande successo raggiunto nel corso delle esposizioni a Milano e a Cremona, giunge alla tappa conclusiva del suo percorso presso il MVSA – Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio, dal 19 settembre al 18 ottobre.
Tutte le immagini della mostra provengono dagli Archivi Storici di Fondazione Aem e fra queste si annoverano i nomi fotografi autorevoli come Antonio Paoletti, Guglielmo Chiolini, Gianni Berengo Gardin, Francesco Radino e Luigi Bussolati. Le fotografie riprodotte su pannelli affiancano alle preziose albumine della seconda metà dell’Ottocento del Fondo Vismara, testimonianze di grandi fotografi industriali degli anni Trenta e Cinquanta, scatti del ricco Fondo Contemporaneo degli anni Ottanta e della recente acquisizione del Fondo Noverino Faletti, fino ad arrivare alle più recenti campagne fotografiche commissionate da Fondazione Aem.
L’esposizione ricostruisce il percorso del fiume Adda e offre una visione in chiave culturale e divulgativa, una dettagliata spiegazione su versanti differenti legati alla storia, alla natura e alle comunità affacciate sul grande fiume. L’Adda è sempre stato infatti elemento di raccordo sia a livello geografico, sia produttivo e sociale di territori profondamente diversi; la sorgente nelle Alpi Retiche genera infatti un corso che incontra diverse province lombarde per trovare la sua foce nel Po.
Vengono quindi descritti meravigliosi ambienti naturali, vedute e scorci, intrecciati all’opera secolare dell’uomo, tra innumerevoli prodigi della tecnica nel campo dei trasporti, dell’idraulica e dell’industria elettrica.
Accanto a grandi strutture, come le centrali idroelettriche dell’ex municipalizzata milanese costruite tra fine ‘800 e i primi del ’900, sono presenti gli impianti termoelettrici degli anni ’60, imponenti opere di archeologia industriale, oltre a mulini agricoli e alle capillari rogge d’irrigazione della Bassa, tra castelli, fabbriche, ponti e ville nobiliari, che sottolineano la varietà di un patrimonio unico.
Accompagnano la mostra inedite rappresentazioni cartografiche provenienti dall’Ufficio del Genio Civile di Sondrio e artistiche raffigurazioni del medio-basso corso dell’Adda a cura di Albano Marcarini, oltre a citazioni e riferimenti letterari dedicati al territorio che culminano con una riflessione sulla civiltà dell’acqua.
L’esposizione, ideata e promossa da Fondazione Aem - Gruppo A2A, mette in luce la valorizzazione del patrimonio dell’impresa e è avvalsa dei patrocini di Regione Lombardia, Comune di Cremona, Comune di Milano, Comune di Sondrio, Museimpresa, Rete Fotografia, Milano e Leonardo.
Un ricco catalogo completa la rassegna con tutte le immagini riprodotte in mostra e testi di approfondimento fra cui quelli dei curatori e del professore di Geografia dell’Università degli Studi di Milano, Guglielmo Scaramellini.
Fondazione Aem – Gruppo A2A
Costituita il 27 giugno 2007, la Fondazione Aem ha finalità di pubblica utilità e solidarietà sociale, e si propone di perseguire nell’ambito territoriale della Regione Lombardia la salvaguardia e la valorizzazione della storia e della cultura aziendale di Aem, storica società energetica del Comune di Milano.
Tra i numerosi scopi, il sostegno alla ricerca scientifica e l’implementazione di tecnologie innovative nel campo dell’energia e dei servizi a rete sono stati il tratto caratteristico di Aem.
Altra importante attività della Fondazione è quella rivolta alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione dei beni architettonici e culturali di Aem, come ad esempio i suoi Archivi Storici comprendenti documenti, fotografie, progetti, disegni, libri contabili, contratti e la collezione di oggetti d’arte, di cui è promossa e diffusa la conoscenza.
Fra le numerose iniziative, a partire dai festeggiamenti per i 100 anni dalla nascita dell’impresa (2010), sono state realizzate diverse manifestazioni che hanno dato luogo a mostre dedicate alla riscoperta e alla valorizzazione di alcuni luoghi storici dell’impresa, come i gasometri della Bovisa, le grandi ricevitrici elettriche nord e sud e la centrale di piazza Trento. In particolare, fulcro delle sue operazioni è la promozione delle attività di recupero e di riordino degli archivi, garantendo l’accessibilità a studiosi e cittadini sempre nel rispetto dei vincoli posti dalla Soprintendenza archivistica.