La voce di Pistoletto
Michelangelo Pistoletto conversa conAlain Elkann in occasione della pubblicazione del libro La voce di Pistoletto Introduce Domenico Piraina Direttore di Palazzo Reale.
Comunicato stampa
Michelangelo Pistoletto, Alain Elkann
La voce di Pistoletto
In libreria il 15 maggio da Bompiani
Il libro-intervista di Alain Elkann a Michelangelo Pistoletto
Michelangelo Pistoletto per la prima volta si racconta in un libro, incalzato dall’autore che ha saputo raccontarci Moravia: Alain Elkann
In occasione della grande personale che il Louvre dedica a Pistoletto dall’ aprile 2013
Il libro (304 pagine) contiene oltre 200 immagini della vita e delle opere di Pistoletto
Michelangelo Pistoletto, uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea, si racconta per la prima volta in questo libro. Sollecitato dallo sguardo e dalla voce di Alain Elkann, rievoca la sua storia più intima: l’infanzia, la vita in famiglia, gli affetti, mostrando come i luoghi del suo vivere (Torino e Biella, Sansicario e Corniglia) siano indissolubilmente intrecciati a quelli del suo lavoro d’artista, cominciato a quattordici anni con il restauro di quadri antichi nella bottega paterna.
È la storia di un successo crescente, scandito dall’incontro con galleristi, critici, collezionisti e curatori di grande fama, ma soprattutto dal confronto e dalla continua interrogazione dei maestri riconosciuti: Francis Bacon, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Alberto Burri, Robert Rauschenberg, Alberto Giacometti, Balthus.
Dagli anni cinquanta ai giorni nostri, da New York a Parigi, e a Vienna, dove centrale è l’insegnamento all’Accademia di Belle Arti, si delinea un lungo e affascinante itinerario. Dai primi autoritratti fra l’astratto e il materico ai Quadri specchianti, vero nucleo fondante della poetica di Pistoletto, dagli Oggetti in meno, precorritori dell’Arte Povera, alle azioni del gruppo Lo Zoo, prime manifestazioni della Creative Collaboration, fino al Terzo Paradiso e alla Cittadellarte, che fonda un sistema aperto delle conoscenze per realizzare l’idea di un’umanità responsabile, ecco un unico fil rouge che pone l’arte come fonte di “energia mentale e visiva”, ossia come spirito, e insieme come forma di dialogo e partecipazione: uno strumento primario per vedere il mondo e agire in esso, in una continua dialettica fra logica individuale e sociale.
“Noi in un libro non possiamo raccontare tutto. Non abbiamo raccontato tutto, abbiamo raccontato la complessità di una vita che va dalle radici territoriali alla famiglia, agli eventi storici che la caratterizzano, alla crescita, agli amori, al lavoro, alla casualità delle cose, a come il caso si può invece costruire e mille altre cose. Detto questo, forse questo libro, che non è né un libro d’arte né una biografia, diventa una terza opera che non è né te stesso né il tuo lavoro, ma ciò che si racconta.” Alain Elkann
Michelangelo Pistoletto. È nato a Biella nel 1933. Figura chiave dell’arte contemporanea, ha realizzato mostre personali in gallerie e musei in tutto il mondo e le sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea. Ha creato a Biella la Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e l’Università delle Idee, che hanno l’obiettivo di ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi.
Alain Elkann. È nato a New York nel 1950. Scrittore di numerosi romanzi e giornalista. Collabora con “La Stampa”, “Nuovi Argomenti”, “Panta”. Insegna Letteratura Italiana del Novecento all’Università di Oxford, alla University of Pennsylvania e alla Columbia University.
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