L’Aia dei Musei
Aprono al pubblico, dal primo maggio prossimo, nei locali dell’Ex Mattatoio Comunale
di Avezzano (AQ), il nuovo Lapidarium e il Museo del Prosciugamento del Fucino, primi fondamentali tasselli dell’ampio progetto de “L’Aia dei Musei” che rappresenta un
importante momento culturale per la città marsicana, con il contestuale recupero e la riqualificazione di un’area dismessa del suo tessuto urbano.
Comunicato stampa
Aprono al pubblico, dal primo maggio prossimo, nei locali dell’Ex Mattatoio Comunale
di Avezzano (AQ), il nuovo Lapidarium e il Museo del Prosciugamento del Fucino, primi
fondamentali tasselli dell’ampio progetto de “L’Aia dei Musei” che rappresenta un
importante momento culturale per la città marsicana, con il contestuale recupero e la
riqualificazione di un’area dismessa del suo tessuto urbano.
Nel Lapidarium, chiamato “Le Parole della Pietra”, sono esposti con rigore scientifico
e, al tempo stesso, con facile comprensione didattica, antiche epigrafi, rinvenute nel corso dei
secoli e finora custodite in depositi del Municipio di Avezzano non fruibili al pubblico, che
raccontano il passato della Marsica attraverso storie di vita privata, religiosa e politica.
Una prima piccola sala, dedicata ad Avezzano prima del terremoto del 1915, testimonia
il trascorso di una città scomparsa e totalmente sconosciuta, dove stemmi gentilizi, lo
splendido portale della Chiesa di San Nicola, i capitelli della Cattedrale di san Bartolomeo e
altri pezzi di grande valore provenienti da edifici non più esistenti, sollecitano un sentimento
di appartenenza quasi estraneo al nuovo popolo avezzanese e, nello stesso tempo, nostalgia
per quello che non è più. Le altre sezioni, dedicate alle antiche iscrizioni, ricordano un passato
glorioso con l’esposizione di epigrafi riferite a personaggi della storia, dal dittatore Silla al
capo della Lega Italica Poppedio Silone, e provenienti dalle aree archeologiche di Alba Fucens,
Marruvium, Lucus Angitiae e Ortona dei Marsi.
“Il Filo dell’Acqua” - Museo del Prosciugamento del Fucino, si avvale di un
allestimento moderno e multimediale per illustrare la grande opera idraulica che ha portato
alla scomparsa del terzo lago d’Italia per dimensioni, modificando indelebilmente il destino di
generazioni di uomini che da pescatori divennero contadini.
Il lago e la sua storia sono narrati in un percorso variegato e multiforme, in cui le
citazioni di storici greci e latini si intrecciano con le immagini di ciò che era il Fucino e le voci
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supplicanti degli abitanti disperati per le sciagure che esso causava. I grandi progetti degli
ingegneri dei tempi passati sono raccontati, talvolta, come l’inverosimile antefatto della
magnifica impresa portata a termine da Alessandro Torlonia nella seconda metà
dell’Ottocento. Nel percorso museale l’opera di prosciugamento che, secondo Alexandre
Dumas, “l’antichità, se avesse saputo compierla, avrebbe chiamato l’ottava meraviglia del mondo”,
viene illustrata in tutte le sue sfaccettature dedicando ampio spazio a quanto essa abbia
contribuito alla definitiva trasformazione ambientale ed economica del territorio marsicano.
“L’Aia dei Musei”, nata dalla collaborazione tra il Comune di Avezzano e
l’Associazione Culturale Antiqua con la partecipazione della Direzione Regionale per i Beni
Culturali e Paesaggistici d’Abruzzo e il prezioso contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio della Provincia dell’Aquila, prende il via con grande impegno, ma anche con la
speranza di realizzare, finalmente, un luogo della cultura del passato in una città che, in
crescita, ha l’esigenza di valorizzare la sua storia nella convinzione delle parole di Aristotele:
“le radici della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci”.