L’albero della Cuccagna – Shay Frisch / Dodici stanze
Due mostre negli spazi del CIAC di Genazzano: l’installazione di Shay Frisch che rientra nel ciclo della mostra diffusa “L’Albero della Cuccagna”, curata da Achille Bonito Oliva e la collettiva “Dodici Stanze”, a cura di Claudio Libero Pisano.
Comunicato stampa
Shay Frisch
campo 54338 B/N
L’albero della Cuccagna - Nutrimenti dell’arte
A cura di
Achille Bonito Oliva
Un grande progetto espositivo diffuso su tutto il territorio italiano, nelle sedi delle istituzioni museali e delle fondazioni più importanti del paese, con il patrocinio di EXPO 2015 e la collaborazione del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e del MiBACT.
e
Dodici stanze
A cura di
Claudio Libero Pisano
Stefania Galegati Shines, Massimo Giorgi, Arash Irandust, Marta Mancini, Marina Paris, Simone Pontecorvo, Gioacchino Pontrelli, Marco Raparelli, Alessandro Sarra, Donatella Spaziani, Ivana Spinelli, Delphine Valli
Achille Bonito Oliva chiama a raccolta quaranta artisti di fama internazionale per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell'albero della Cuccagna, simbolo dell’abbondanza e luogo del divertimento; monito dell'arte sui temi dell'alimentazione e sulle sue implicazioni sociali.
Il CIAC è lieto di partecipare a questo importante progetto con la monumentale installazione di Shay Frisch.
L’artista rielabora il tema della mostra creando una spettacolare opera nella sala più imponente del Castello Colonna, sede del CIAC. Il Salone degli Armigeri ospita oltre cinquantamila adattatori elettrici che formano il suo personale albero della Cuccagna. Un enorme campo denso di elettricità che si estende nello spazio diffondendo la sua energia.
Shay Frisch mescola sapientemente il gioco e la sfida della tradizione, recupera il fine ultimo dell’arrampicarsi verso la meta e si concentra sullo spostamento di visione; trasferendo la prospettiva di osservazione verso l’alto. Lo spettatore è portato a guardare l’ambiente a testa in su per cercare il punto finale dell’opera, una scelta che modifica la percezione architettonica della maestosa sala. Lo sguardo, seguendo il percorso di campo 54338 B/N, scopre l’imponente soffitto a cassettoni, cogliendo così in pieno l’obiettivo primario dell’albero della Cuccagna: recuperare il tesoro.
La mostra Dodici stanze è concepita sul coinvolgimento diretto degli artisti nell’occupare consapevolmente i particolari spazi del castello. A loro è stato chiesto di scegliere lo spazio espositivo e collocare le loro opere in un contesto protetto. Dodici ambienti per dodici artisti le cui opere stabiliranno una relazione responsabile con il luogo prescelto. Le opere sono state selezionate anche in relazione alla capacità di sostenere il dialogo con l’architettura storica del castello, per una mostra dove il museo non è solo contenitore ma, al pari delle opere, protagonista assoluto.