L’altra faccia della luna
Il libro di Mirella Bentivoglio “L’altra faccia della luna” contiene una poesia del 1978, rimasta inedita. È un appello rivolto all’emisfero maschile; nei versi, fondati sulla metafora donna-luna, riaffiora qua e là il gioco verbale che caratterizzava in quegli anni le vere e proprie composizioni verbo-visive dell’artista. L’immagine che accompagna la poesia riporta la parte di superficie lunare non visibile dalla terra.
Comunicato stampa
Lo Studio Eos-Libri d’Artista di Piero Varroni ha il piacere di presentare il libro di Mirella Bentivoglio “L’altra faccia della luna”, contenente una poesia del 1978, rimasta inedita. È un appello rivolto all’emisfero maschile; nei versi, fondati sulla metafora donna-luna, riaffiora qua e là il gioco verbale che caratterizzava in quegli anni le vere e proprie composizioni verbo-visive dell’artista. L’immagine che accompagna la poesia riporta la parte di superficie lunare non visibile dalla terra.
Saranno esposte alle pareti alcune opere dell’autrice, di anni diversi, e, in bacheca, figureranno alcuni dei suoi libri d’artista.
Questa mostra rappresenta una tappa del percorso progettuale, in cui, man mano, vari autori partecipano alla realizzazione di libri d’artista, per la stessa collana, con propri testi e immagini. Libri di grande formato, realizzati secondo criteri di pura artigianalità, in numero
di copie inferiore a dieci. Sono reperti testimoniali nella sequenzialità narrativa caratterizzata da più apporti linguistici.
Mirella Bentivoglio è nata a Klagenfurt (Austria) nel 1922. Inizialmente poetessa e storica dell’arte, verso la metà degli anni Sessanta si è accostata, in veste di operatrice, alla sperimentazione verbo-visuale: dalla Poesia Concreta alla Poesia Visiva, dal libro-oggetto all’intervento sul territorio con grandi strutture simboliche.
Ha continuato la sua attività critica, interessandosi particolarmente alla promozione dell’operatività femminile, curando e presentando varie esposizioni di carattere internazionale.
Come artista, ha figurato nove volte alla Biennale di Venezia, tra il 1969 e il 2009; più volte alla Biennale di S Paolo; a Documenta, Kassel; al MoMA di New York; al Centro Pompidou di Parigi, e presso varie altre istituzioni museali nel mondo. Risiede a Roma.