L’altro stato delle cose – Incontro con l’artista

Informazioni Evento

Luogo
CUBO IN PORTA EUROPA
Piazza Sergio Vieira de Mello, 3 e 5 40128 , Bologna , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
23/11/2016

ore 18

Artisti
Marco Lanza
Curatori
Luca Farulli
Generi
incontro - conferenza

Luca Farulli, curatore della mostra FUTURO REMOTO. Immagini dai depositi dei Musei italiani – personale di fotografia dell’artista fiorentino Marco Lanza – dialoga con gli ospiti Guido Chelazzi, presidente del Museo di Storia Naturale Università degli Studi di Firenze e Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.

Comunicato stampa

L’ALTRO STATO DELLE COSE
Incontro con l’artista
Presentazione della mostra fotografica di MARCO LANZA e performance dei PASTIS

Mercoledì 23 novembre, ore 18.00 presso la Mediateca di CUBO a Bologna, Luca Farulli, curatore della mostra FUTURO REMOTO. Immagini dai depositi dei Musei italiani – personale di fotografia dell'artista fiorentino Marco Lanza - dialoga con gli ospiti Guido Chelazzi, presidente del Museo di Storia Naturale Università degli Studi di Firenze e Cristina Acidini, presidente dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.

L’incontro prevede, al termine, una performance video-musicale dei PASTIS, pseudonimo dietro al quale si muovono i fratelli Marco e Saverio Lanza. La singolarità di questa unione artistica risiede nelle diverse discipline che i due interpretano, rispettivamente fotografia e musica, due mestieri diversi che con i Pastis si fondono in una nuova forma espressiva che rivela un'altra faccia/stato delle cose. I loro live sono brevi opere di videoarte musicale che attingono fortemente alla vita quotidiana dove chitarre, pianoforte, macchina fotografica e telecamera convivono in una sorta di “fotoconcerto”, mentre le loro opere in proiezione simultanea interagiscono con l'esibizione alla stregua di un ulteriore musicista sul palco.

La mostra allestita nello Spazio Arte di CUBO, dal 18 ottobre al 14 gennaio 2017, si presenta come il viaggio nell’altro stato delle cose nel quale le opere d’arte, i reperti archeologici, i prodotti del fare umano, riparati nel deposito, si danno a vedere, uscendo dalla vita separata che usualmente li caratterizza. Le fotografie di Marco Lanza sottolineano il valore affettivo posseduto da queste cose con tracce di vita passata, le quali divengono, così, immagini attive, in grado di veicolare un’esperienza personale, intima, quasi un viaggio attraverso la psicoanalisi dell’inconscio museale.