Land(e)scapes – da nessuna parte

Informazioni Evento

Luogo
NUOVO CINEMA PALAZZO
Piazza dei Sanniti, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
14/02/2013

ore 21.30

Generi
serata - evento

Fuga dal paesaggio, ricerca dell’e-stasi mancata e rincorsa al tempo del non ritorno, verso dove non si è mai stati. performance audiovisiva in 3 mo(vi)menti e due (e)stasi.

Comunicato stampa

DEHORS/AUDELA

presenta

due performance, un'opera video

LAND(E)SCAPES – da nessuna parte

fuga dal paesaggio, ricerca dell'e-stasi mancata e rincorsa al tempo
del non ritorno, verso dove non si è mai stati.
performance audiovisiva in 3 mo(vi)menti e due (e)stasi

SALVATORE INSANA concept e video
FRANK HEIERLI partitura sonora
con la voce di ELISA TURCO LIVERI
elaborazione testi DEHORS/AUDELA

Filmare il paesaggio come atto primario. Confrontare il proprio sguardo con/contro quella naturale o artificiale ribalta chiamata Landscape.
Land(e)scape, inoltrarsi lontano e più lontano ancora con l’immaginazione (un’altra immaginata azione), con l’occhio della tua mente, esplorando l’imperscrutabilità dell’orizzonte.
Land-shape, ovvero come ritrovare nella sintassi architetturale naturale la geometria delle linee, i cambiamenti cromatici, le stratificazioni spazio-temporali. Fascino estetico della materia plastica e, al contempo, punto di dis-orientamento terrestre.
Land-tape, ovvero un illimitato campo di ricerca, serbatoio di suggestioni. Seguire i corpi nello spazio, perdendoli, registrando ogni genere di passaggio, indagando l’interazione umano-non umano. Ripensando cosa possa essere una frontiera, cosa sia un limite-confine, cosa fa di un paesaggio un presagio o uno schermo-specchio interiore, nel nostro insperato e infinito tentativo di vedere oltre il visibile.
Esperire il passaggio di noi sulla terra e quello dello spazio-tempo sulle nostre stesse anime.

https://vimeo.com/49019769

IN NEGATIVO

Una questione oscura: io sono la mia zona d'ombra

progetto audiovisivo a proposito di ciò che si interpone tra noi e la luce

ELISA TURCO LIVERI voce e corpo
SALVATORE INSANA video
DEHORS/AUDELA elaborazione testi

Un tentativo sinestetico di cattura dei propri fantasmi interiori.
Restare nell'ombra o rivelarsi in quanto tale? Restarci dentro o finirci di colpo? Per propria colpa. Colare a picco fino a sciogliervici al suo interno. Venire alla luce è l'azzardo dello scoprirsi. Le carte in tavola sono sporche, volano insieme alla polvere. Districarsi, sdoppiarsi, divincolarsi dal fedele e scomodo alter-ego, l'altra faccia è senza maschera o ne ha una di quelle che più oscura non si può. Voler essere come lei, passare senza lasciare tracce, dileguarsi. Passare e non lasciare altro che il ricordo di sé, l'impressione d'esser stato intravisto. Immagine senza corpo. Spazio privato di luce dall'interposizione di un ingombro opaco.

L'ombra vuole avere sempre il proprio padrone come schermo davanti alla luce.

In memoria dello spirito di Étienne de Silhouette, controllore delle finanze di Luigi XV, che tentò di tassare i ricchi e i segni esteriori di ricchezza, e, sconfitto da chi non voleva rinunciare ai propri privilegi, finì per diventare simbolo deteriore di rigore, sinonimo di risicatezza e stilizzazione, alone informe senza tasche né profondità.

DAVANTI

concept, video SALVATORE INSANA
sound REVERSE PROJECTION - Mist

5' 25'', 2013

Affacciarsi. Appostarsi in finestra e catturare quell'interfaccia esterna che gli abitanti d'un condominio dirimpettaio offrono allo sguardo distrattamente attento e voyeuristicamente accanito d'una viziosa camera di città.
Tra il tremore del sentirsi osservatore sotto osservazione, impostore nell'atto del guardare di nascosto, registratore senza permesso. Ma non è uno sbirciare dentro, è un soffermarsi su quello che esce fuori.