Lands end. Contemporary Art Festival
Mostre, talk, residenze: un festival spontaneo, quello promosso da Capo d’Arte e Ramdom, che si svolgerà in diversi spazi di Gagliano del Capo, in Salento. Realtà private mettono in campo idee e progettualità, visioni e prospettive.
Comunicato stampa
Capo d’Arte, in collaborazione con L’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, presenta i lavori di Simon Rouby e Eva Jospin concepiti durante una residenza a Gagliano. Ramdom presenta a Lastation le opere di Matthew Wilson, Andrew Friend, Brett Swenson, Oliver Palmer e Giorgio Garippa, in una mostra curata da Francesca Girelli e Heba Amin. Palazzo Comi ospita Regola, una personale di Daniele D’Acquisto, a cura di Lorenzo Madaro, su progetto di NOON e in collaborazione con Via Vai, insieme a un talk con Matteo Fato. Nelle gallerie di Palazzo Daniele, Misurare il tempo, mostra di Giancarlo Pediconi e Simon d'Exéa a cura di Duccio Trombadori, con l’organizzazione di Christine Ferry. Nei pressi di Lastation, Antonio De Luca, su progetto di Ramdom, proporrà due interventi d’arte pubblica.
Tutte le iniziative saranno accessibili gratuitamente.
Da alcuni anni Gagliano del Capo è diventato un punto di riferimento nel panorama dell’arte contemporanea in Puglia e in Italia grazie ad una progettualità plurale.
Le produzioni artistiche delle associazioni Capo d’Arte dal 2010 e Ramdom dal 2012 hanno coinvolto artisti, curatori e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo e di rinomata fama internazionale. Una capillare campagna stampa ha poi contribuito a portare il Capo di Leuca, già conosciuto per le sue bellezze paesaggistiche, alla ribalta della stampa nazionale ed estera anche per il suo dinamismo artistico. Dopo anni di collaborazioni continuative, ma rapsodiche, nel 2016 Capo d’Arte e Ramdom hanno realizzato un cartellone di mostre e performance congiunto che ha catalizzato altre organizzazioni e curatori che hanno contribuito alla programmazione: il risultato è stato un festival spontaneo con 9 interventi di arte contemporanea che nei mesi di luglio e agosto ha portato oltre 4000 visitatori in una cittadina che conta 5000 abitanti. Ma la programmazione estiva è solo la punta dell’iceberg di un lavoro che si sviluppa quotidianamente attraverso progetti di residenza, formazione, laboratori, incontri e un vasto programma di attività collaterali. Alimentato anche da prestigiosi partenariati come quello tra Capo d’Arte e l’Accademia di Francia a Roma o quello di Ramdom con la NABA di Milano. Sulla scia del successo dell’edizione pilota 2016, dunque, Capo D’Arte, Ramdom e NOON intendono rafforzare l’esperienza di collaborazione promuovendo un vero e proprio festival dell’arte contemporanea, strutturato con mostre, workshop, performance, talk e momenti di approfondimento. Un festival che non si limiti quindi al, seppur fondamentale, massimo momento di visibilità estiva, ma che sappia lavorare sul territorio per tutto l’anno attraverso le attività di preparazione, gli eventi collaterali e i progetti di residenze artistiche che permettono ad artisti e curatori di penetrare il tessuto sociale locale, e agli operatori locali di confrontarsi con realtà nazionali e internazionali.
Programma 2017
CAPO D’ARTE
E L’ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA - VILLA MEDICI
presentano
SIMON ROUBY
Sleeping Giants
Inaugurazione 29 luglio, ore 21
con proiezione dal Ponte Ciolo
(Litoranea Leuca-Tricase)
e via XXIV maggio
EVA JOSPIN
30 luglio – 27 agosto 2017
dalle 19 alle 23
via XXIV maggio
Gagliano del Capo
Giunta all’ottava edizione, Capo d’Arte presenta, in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, le opere degli artisti Eva Jospin e Simon Rouby, che nel mese di aprile hanno vissuto e lavorato a Gagliano del Capo.
L’installazione di Eva Jospin reinterpreterà una camera abbandonata nel centro storico del paese. Eva ha lavorato con prodotti locali, utilizzando delle foglie d’ulivo e delle ghiande di quercia, piante minacciate da due batteri che rischiano di cambiare drasticamente il paesaggio locale. L’opera, molto poetica nella sua estetica, cela un messaggio molto forte e attuale.
Simon Rouby è rimasto impressionato dalla presenza di numerosi giovani Africani, Siriani e Albanesi, provenienti da un contesto migratorio e dall’accoglienza in strutture municipali e regionali. Simon ha pertanto deciso di realizzare un video per illustrare la realtà della loro condizione, mettendo anche in scena il sogno della loro nuova vita. Il video sarà proiettato il 28 e il 29 luglio dal Ponte Ciolo e durante tutto il mese d’agosto all’interno di una di due case del centro storico, messe a disposizione dagli abitanti di Gagliano del Capo. Il progetto e l’evento sono sostenuti da Total.
RAMDOM A LASTATION
presenta
Default17. Indagine sulle Terre Estreme
Residenza internazionale
19-26 giugno 2017
Stati estremi di impossibilità
30 luglio – 27 agosto
dalle 19 alle 23.
Lastation, Piazzale Stazione 2, Primo Piano
A seguire festa opening festival
Andrew Friend, Matthew Wilson, Brett Swenson, Giorgio Garippa e Oliver Palmer
a cura di Francesca Girelli e Heba Amin
Stati estremi d’impossibilità presenta una selezione dei lavori delle due passate edizioni di DEFAULT, un think-tank multidisciplinare che invita gli artisti a riflettere su immaginari geografici legati allo spazio locale e su ciò che storicamente è identificato come Finibus Terrae, Lands End, o limite del mondo. Il programma è parte di una continua ricerca sulle Terre Estreme, lanciata nel 2014 da Ramdom. Tenendo conto di come un unico territorio possa produrre differenti percezioni, sia che si stia viaggiando verso l’estremo o che si stiano abitando tali luoghi, DEFAULT non chiede ai partecipanti una compulsiva interazione con la realtà geopolitica e sociale del posto in cui il workshop avrà luogo. Al centro della ricerca c’è piuttosto una migliore comprensione delle costruzioni immaginarie che racchiudono il significato di estremo, delle congetture sui "perché" e sui "come" delle sue costruzioni storiche e contemporanee, il modo in cui questi luoghi colpiscono gli individui a livello personale, psicologico e artistico.
ANTONIO DE LUCA
Sonàrie. Giardino d’attesa.
a cura di Ramdom
Percorsi e luoghi d’ascolto. Installazione d’arte pubblica permanente
Inaugurazione 29 luglio 2017
Ore 19
Un luogo dell’attesa segnato e tracciato dal suono, dove è il corpo in ascolto a disegnare la sua estensione e attraversarne il confine invisibile. È la dilatazione dello spazio sonoro, che cuce il dentro e il fuori, Il paesaggio sonoro e il tempo silenzioso dell’attesa: qui l’ascolto è fare un vuoto e abitarlo. L’intervento di De Luca si snoda alle spalle di Lastation, a ridosso dei binari ferroviari, tra sentieri e angoli di terzo paesaggio, dove l’invito è fare un’esperienza, una chiamata allo stare, ad abitare i luoghi attraverso l’ascolto.
Nidi e dispositivi sonori che catturano il vento producendo suoni che s’intrecciano in frammenti di melodie, un flusso sonoro in divenire mutevole. L’installazione riprende, esteticamente e concettualmente, l’elemento tradizionale della luminaria (precedentemente reinterpretata da Carlos Casas per Ramdom), ma a farla da padrona non è l’elemento luce, bensì il suono. Se le luminarie si accendono solo in presenza di corrente, le Sonàrie celebrano il vento, in modi e direzioni più che mai imprevedibili. Il luogo d’ascolto è l’ascolto del luogo.
NOON A PALAZZO COMI – ASSOCIAZIONE CULTURALE VIA VAI
Daniele D’Acquisto. Regola
a cura di Lorenzo Madaro
30 luglio - 14 agosto 2017
dalle 19 alle 22.30
Inaugurazione 29 luglio, ore 19
La mostra, promossa da NOON, con l’associazione Via Vai, propone Regola, il nuovo ciclo di opere di Daniele D’Acquisto, concepite appositamente per questo progetto. La sua è una pratica che intende confrontarsi intenzionalmente con l’ambiente in cui la scultura esiste ed agisce, attraverso dinamiche relazionali che costituiscono il punto di partenza per la costruzione di un ulteriore spazio d’azione, in cui il pubblico è invitato ad muoversi attivamente. Lo spazio in D’Acquisto è determinato dalla costruzione di strutture volumetriche in legno okumè; una serie di innesti in acciaio connettono forma e spazio in termini poetici e concettuali, consentendo la rotazione e l’estensione dei singoli elementi. Si avvia così un sistema auto generativo, che in quanto tale ha specifiche regole interne, naturalmente connesse anche con i precedenti cicli del suo lavoro. In occasione della mostra l’artista e il curatore hanno pubblicato Der mensch ist was er isst (ed. NOON), un memorandum, predisposto a quattro mani, in cui sono stati elencati titoli bibliografici paradigmatici per entrambi. Der mensch ist was er isst è un vero e proprio prologo, giacché connette talune basi conoscitive su cui si edifica il lavoro comune dei due.
Daniele D’Acquisto. Regola è un progetto realizzato anche grazie al supporto di Mule Engneers Constructors Designers (Galatina), Arthotel & Park (Lecce), Valentino Caffè.
Info: 338.63.38.627.
GALLERIE DI PALAZZO DANIELE
Giancarlo Pediconi e Simon d'Exéa
a cura di Duccio Trombadori
Inaugurazione 29 luglio, ore 19
30 luglio - 2 settembre 2017
tutti i giorni dalle 19 alle 23
Nel famoso libro intitolato Spazio, tempo, architettura, Siegfried Giedion individuava nella quarta dimensione la peculiarità dell’architettura moderna e la paragonava con le principali avanguardie artistiche del ‘900: cubismo, futurismo, e costruttivismo.
Sulla scorta di questa intuizione estetica, la mostra ‘Misurare il tempo’ mette a confronto le fotografie di Giancarlo Pediconi e Simon d’Exea, che in modo originale e convergente hanno messo in evidenza aspetti imprevedibili e nascosti delle forme architettoniche rilevandone la dimensione simultanea, dinamica e multilaterale.
Un nutrito repertorio figurativo è arricchito anche dalle immagini di ambienti e situazioni ricavate originalmente dalla architettura del Salento, con la luminosità edilizia di pietra leccese, dalle costruzioni più nobili e religiose, alle torri costieri, le masserie, i frantoi e le cripte. Rovistando nel mezzo di enormi fabbricati industriali desueti e fatiscenti, alla riscoperta di architetture dimenticate, tra rovine edilizie e macchinari in disuso, Giancarlo Pediconi sollecita lo sguardo ‘archeologico’ su strutture ad impianto quasi basilicale, con regolarità di pieni e vuoti che fissano lo scorrere del tempo e insieme lo misurano.
La esposizione lucidamente narrativa che moltiplica e descrive i diversi punti di vista si presenta a sua volta come sintesi formale nella architettura immaginaria di Simon d’Exea che, mediante tecniche di sovrapposizione, elabora e visualizza strati e dettagli di un edificio fino al punto di ottenere il ritmo di una prospettiva a quattro dimensioni in evidente analogia con la temporalità istantanea della composizione cubista.
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Capo d’Arte è un’organizzazione no profit per la promozione dell’arte contemporanea in Puglia coordinata da Francesca Bonomo e Francesco Petrucci. Fin dai suoi esordi, Capo d’Arte ha organizzato una mostra annuale presentando spesso per la prima volta in Puglia, il lavoro di artisti di rilievo internazionale come i Soundwalk Collective, Mario Airò, Francesco Arena, KaderAttia, Rossella Biscotti, Yang Fudong, Ahmet Ogut, Adrian Paci, Luigi Presicce, Michelangelo Pistoletto, Elisa Sighicelli, Sisley Xhafa e molti altri.
Ramdom
Ramdom Ramdom è un’associazione di progettazione e produzione culturale e artistica. Promuove nuove pratiche creative e innovativi linguaggi di comunicazione, interagendo con cittadini, soggetti privati e pubblici, nazionali e internazionali.
Nata nel 2011 nell’estremo tacco d’Italia, Ramdom si occupa di formazione e produzione artistica, promozione della mobilità attraverso masterclass, workshop, mostre, residenze.
Nel settembre 2011 e 2013 Ramdom ha realizzato, a Lecce, “DEFAULT, Masterclass in residence”. Per dieci giorni venti artisti e dieci ospiti internazionali si sono confrontati sui temi della città e della rigenerazione. Alcuni dei progetti proposti sono stati successivamente realizzati. La Masterclass è stata affiancata da un ricco programma di eventi collaterali. Dal 2015, il progetto Default si focalizza sulle Terre Estreme.
Nel 2014 Ramdom ha lanciato il programma “Indagine sulle Terre estreme”. Artisti, curatori, operatori culturali e cittadini stanno prendendo parte a un processo di analisi e riflessione attraverso studi e produzioni artistiche sui e nei contesti periferici.
NOON è nata nel 2017 su iniziativa del curatore Lorenzo Madaro e dell’artista Daniele D’Acquisto come piattaforma dedicata a progetti espositivi, editoriali e di approfondimento e prosecuzione di una serie di progettualità comuni. Tra i primi progetti che hanno visto la collaborazione di NOON, la retrospettiva su Kengiro Azuma a Palazzo Pino di Monteroni di Lecce, Mario Schifano e la Pop Art in Italia al Castello Carlo V di Lecce e il progetto Spazio N-Dimensionale, dedicato all’artista Natalino Tondo nella Galleria Davide Gallo (Milano).
Il festival è realizzato in collaborazione con
Associazione Via Vai, Accademia Di Francia, Villa Medici
e con il sostegno di: Regione Puglia, SIAE, MIBACT, Total, Caroli Hotel, Valentino caffè, Zages, Dustin supermercati,