Lara-Vinca Masini / Adelaide Cioni
Doppio progetto: il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato celebra quest’anno il centenario della nascita di Lara-Vinca Masini (Firenze, 21.4.1923 – 9.1.2021), storica e critica d’arte di fama nazionale e prima edizione di Centro Pecci Commissione, con l’artista Adelaide Cioni (Bologna, 1976, vive e lavora a Spoleto).
Comunicato stampa
LARA-VINCA MASINI
LA MEMORIA DEL FUTURO
Progetto del Centro Pecci, Prato
nel centenario della nascita di Lara-Vinca Masini (Firenze, 21.4.1923 - 9.1.2021)
Comitato scientifico
Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro Pecci, Prato
Michele Di Sivo, soprintendente archivistico e bibliografico della Toscana
Simone Mangani, assessore alla cultura del Comune di Prato
Maria Grazia Messina, Storica d'arte contemporanea
Elena Pianea, direttrice cultura della Regione Toscana
Alessandro Poli, architetto, esecutore del lascito Masini
Carlo Sisi, presidente della Accademia di Belle Arti, Firenze
Diana Toccafondi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato
Sostenuto da
Comune di Prato, Regione Toscana
Partners del progetto
Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, per l’integrazione e valorizzazione dell’Archivio Lara-Vinca Masini all’interno del CID/Arti Visive
Fondazione CR Firenze, per la conservazione e valorizzazione dell’Archivio Lara-Vinca Masini
Partners museali
Museo Novecento, Firenze; Museo di Palazzo Fabroni, Pistoia; mudaC - Museo delle arti Carrara; Museo della Città di Livorno; Galleria Raffaele De Grada, San Gimignano; Museo San Pietro e UMoCA, Colle di Val d'Elsa; Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno
Musei della Rete del Contemporaneo in Toscana, per il programma di attività collegate
Sponsor
Enrico Pecci di Alberto Pecci & C.
Grazie a
Immobiliare del Ciliegio
Silvia Cangioli
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LARA-VINCA MASINI
LA MEMORIA DEL FUTURO
Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato celebra quest’anno il centenario della nascita di Lara-Vinca Masini (Firenze, 21.4.1923 - 9.1.2021), storica e critica d'arte di fama nazionale, autrice di numerosi saggi, monografie e studi enciclopedici, curatrice di importanti mostre dedicate alle arti visive contemporanee, all'architettura, al design e alle arti applicate, insignita del Premio dell’Accademia dei Lincei per la Critica dell’Arte e la Poesia nel 1985, nominata Accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno nel 2001. Tra novembre 2023 e marzo 2024 sarà presentata al pubblico una serie di iniziative incentrate sull’esteso archivio-biblioteca interdisciplinare che Masini ha raccolto nel corso di tutta la vita, ha ordinato fino alla sua scomparsa grazie al fondamentale sostegno della Fondazione CR Firenze e infine ha donato per la sua futura destinazione pubblica al Centro Pecci di Prato, dove tale patrimonio di studi e ricerche interdisciplinari è stato trasferito nella primavera 2021.
Il Centenario di Lara-Vinca Masini è sostenuto dal Comune di Prato e dalla Regione Toscana, con contributi della Fondazione CR Firenze (partner per la conservazione e la valorizzazione dell’archivio di Lara-Vinca Masini) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato (partner per l'aggiornamento e valorizzazione del Centro Informazione e Documentazione CID/Arti Visive, la biblioteca-archivio del Centro Pecci), oltreché di privati che sostengono l'attività del Centro Pecci.
Coinvolge inoltre i musei della Rete del Contemporaneo in Toscana (oltre al Centro Pecci di Prato anche: Museo Novecento di Firenze; Museo di Palazzo Fabroni a Pistoia, mudaC Carrara; Museo della Città di Livorno; Galleria R. De Grada a San Gimignano; Museo Civico San Pietro di Colle Val d’Elsa; Centro d’Arte Casa Masaccio di San Giovanni Valdarno) che per la prima volta organizzano un calendario condiviso di incontri in omaggio a Lara-Vinca Masini.
Il programma è stato vagliato da un Comitato scientifico di esperti e rappresentanti istituzionali, composto da: Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato; Michele Di Sivo, soprintendente archivistico e bibliografico della Toscana; Simone Mangani, assessore alla cultura del Comune di Prato; Maria Grazia Messina, già ordinaria di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università degli Studi di Firenze; Elena Pianea, direttrice cultura della Regione Toscana; Alessandro Poli, architetto, già membro dello storico gruppo radicale Superstudio e curatore testamentario di Lara-Vinca Masini; Carlo Sisi, presidente dell’Accademia di Belle Arti a Firenze; Diana Toccafondi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Le attività in programma sono: la prima esposizione di opere, pubblicazioni e materiali dell'archivio Masini realizzata al Centro Pecci dal 10.11.2023 al 3.3.2024 e accompagnata da appuntamenti mensili per il pubblico; quindi un ciclo di incontri gratuiti diffusi nei musei della Rete del contemporaneo in Toscana fra gennaio e marzo 2024; inoltre due giornate di studio con specialisti ed esperti nazionali in successione a Firenze e Prato il 22-23.1.2024.
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BIOGRAFIA DI LARA-VINCA MASINI
1923 - Nasce a Firenze.
Anni ’30 / ‘40 - Studia al Liceo Classico Galileo e alla Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze.
Anni ’50 - Esordisce nel mondo dell’arte collaborando col critico Carlo Ludovico Ragghianti.
Anni ’60 - Inizia l’attività pubblicistica ed entra a far parte dell'A.I.C.A. (Associazione Internazionale Critica d'Arte), avviando un sodalizio professionale col critico d’arte Giulio Carlo Argan. Da quel momento svolge, con spirito indipendente e anti-accademico, un ruolo di ponte tra artisti, architetti e designer nel panorama nazionale e internazionale.
1964-1965 - Fonda e dirige a Firenze il Centro Proposte, spazio autogestito di esposizioni ed edizioni, dedicato a nuove tendenze, arte programmata, cinetica e luminosa, musica elettronica e poesia concreta.
1965-1967 - Promuove la Prima Triennale itinerante d'Architettura italiana, con Marco Dezzi Bardeschi, e realizza mostre interdisciplinari presentate anche alla V Biennale de Paris (1967); è inoltre tra gli organizzatori della mostra epocale Lo spazio dell’immagine a Foligno (1967).
Anni ’60 / ‘70 - Frequenta architetti radicali e artisti delle neoavanguardie, per i quali scrive numerosi testi critici; collabora inoltre con editori fiorentini come Sansoni, Giunti-Martello, Vallecchi e pubblica di studi monografici su Van Gogh, Braque, Picasso e il Cubismo, Man Ray, l'Art Nouveau, Gaudì, il Futurismo.
Negli anni Settanta promuove, in collaborazione col critico d’arte Alessandro Vezzosi, manifestazioni d'intersezione e dialogo fra le arti a Vinci, Altopascio, Certaldo, Prato.
1974-75 - Concepisce e coordina, insieme al critico d’arte Vittorio Fagone, l'apertura del Museo Progressivo d’Arte contemporanea Città di Livorno.
1978 - È nominata commissaria, insieme ai critici d’arte Luigi Carluccio ed Enrico Crispolti, della sezione italiana alla Biennale di Venezia, di cui cura anche la mostra di architettura.
1980 - Realizza a Firenze la complessa manifestazione Umanesimo, Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980, evento in contrapposizione con le concomitanti celebrazioni del cinquecentenario mediceo.
Nei primi anni Ottanta pubblica studi monografici su Giovanni Fattori, Telemaco Signorini.
1985 - A Roma è insignita del Premio dell’Accademia dei Lincei per la Critica dell’Arte e la Poesia.
1989 - Pubblica i due volumi di Arte contemporanea. La linea dell’unicità: arte come volontà e non rappresentazione con l'editore Giunti.
1992 - Pubblica il Dizionario del fare arte contemporaneo, repertorio delle arti nelle sue varie forme dagli anni Cinquanta, con l'editore Sansoni.
1996 - Pubblica i due volumi di Arte contemporanea La linea del modello: arte come progetto del mondo con l'editore Giunti.
2000 - Fa parte della giuria internazionale alla Biennale di Architettura di Venezia, diretta da Massimiliano Fuksas.
2001 - A Firenze è nominata Accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno.
Nei decenni successivi si dedica al riordino e trasferimento dell'imponente archivio-biblioteca, che ha raccolto durante tutta la vita, per renderlo consultabile al pubblico.
2010 - Formalizza la donazione delle sue raccolte al Centro Pecci, grazie a un accordo sostenuto dalla Fondazione CR Firenze.
2021 - Muore a Firenze alla soglia dei 98 anni.
Il suo archivio biblioteca viene trasferito al Centro Pecci, grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato
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L'ARCHIVIO-BIBLIOTECA
DI LARA-VINCA MASINI
Il patrimonio di oltre 200.000 materiali interdisciplinari raccolti e conservati in vita da Lara-Vinca Masini è stato trasferito al Centro Pecci nella primavera 2021, dopo la sua scomparsa, per essere integrato e valorizzato nel contesto delle raccolte museali e nel complesso archivistico e bibliografico del Centro di Informazione e Documentazione CID/Arti visive.
Organizzato tematicamente, l'archivio-biblioteca mantiene l'ordine stabilito dalla studiosa e comprende:
- mostre d'arte, con materiali di oltre 8000 artisti e più di 2000 titoli di collettive e grandi rassegne
- architettura e arti applicate, con materiali di oltre 700 architetti e altrettanti titoli supplementari, centinaia di materiali e titoli di design, ceramica, grafica, fotografia, moda, gioiello contemporaneo
- movimenti artistici, con centinaia di titoli di Art Nouveau, Futurismo, Arte Programmata, Poesia Visiva e Poesia Concreta, fra gli altri
- centinaia di pubblicazioni di storia dell'arte, critica d'arte, arte e politica
- riviste d'arte, architettura e design, con decine di testate e circa 1200 numeri di periodici
- mostre e pubblicazioni della stessa Lara-Vinca Masini, documentate in oltre 350 volumi, decine di manifesti e vari documenti a corredo
- un migliaio di grafiche, oltre 300 manifesti, 180 piccole opere e oggetti d'autore, libri d'artista e libri oggetto
- corrispondenze con artisti, architetti, critici
- migliaia di fotografie, diapositive, audiocassette, video
- pubblicazioni su musei, biennali, convegni d'arte e architettura, inoltre materiali considerati minori e vari, preziosi per documentare più di mezzo secolo di attività artistiche in Italia e nel mondo
- pubblicazioni di storia, filosofia, poesia, letteratura, fantascienza, politica
Curatore scientifico
Stefano Pezzato, responsabile di collezione e archivi del Centro Pecci
Allestimento della mostra
Raffaele Di Vaia, coordinatore allestimenti e gestione collezione
Inventariazione, condizionamento e gestione dei materiali archivistici al Centro Pecci
Monica Gallai, archivista per CoopCulture presso il CID/Arti Visive
Catalogazione e gestione dei materiali bibliografici al Centro Pecci
Viola Casaglieri e Beatrice Molinelli, bibliotecarie per EDA Servizi presso il CID/Arti Visive
coordinate da Cesarina Cheli, bibliotecaria per CoopCulture
Tirocinio sulla gestione dei materiali e la preparazione della mostra
Martina Lemarquis, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze
Revisione conservativa delle opere esposte
Giulia Ciabattini, restauratrice
Assistenza a Lara-Vinca Masini
per la sistemazione e il pre-ordinamento delle sue raccolte a Firenze
Cecilia Barbieri e Gessica Pifferi
con Giovanna Lambroni all'emeroteca
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LARA-VINCA MASINI
LA MOSTRA AL CENTRO PECCI
La mostra in programma al Centro Pecci dal 10.11.2023 al 3.3.2024 è incentrata sull’eterogeneo archivio-biblioteca che Masini ha costituito, curato e incrementato nel corso di tutta la sua vita, gestito fino alla sua scomparsa grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze, infine donato e trasferito al Centro Pecci dove viene integrato nel contesto delle raccolte museali e nel Centro di Informazione e Documentazione CID/Arti Visive , grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Il percorso espositivo si articola in sezioni tematiche dedicate ai suoi interessi e studi, a personalità artistiche su cui ha focalizzato l’attenzione, a vari progetti e pubblicazioni che costituiscono le basi o anche gli scopi delle sue ricerche. L’obiettivo è di far conoscere e apprezzare l’intensa attività di una intellettuale anti-accademica, critica e rigorosa.
Il suo grande lascito culturale, destinato per sua espressa volontà alla fruizione del pubblico, può essere inteso come La memoria del futuro: non solo come fonte d’ispirazione e sostanza per nuovi studi e ricerche ma, secondo una significativa affermazione della studiosa, “stimolo per il recupero di una creatività nutrita di una linfa nuova che ritrovi, anche nel passato, una sorta di preveggenza di un futuro non scontato”.
Tutti i materiali in mostra appartengono all’archivio-biblioteca di Lara-Vinca Masini, integrati per l’occasione da acquisizioni del Centro Pecci provenienti da: collezione Agnese; Ada Ardessi e Isisuf; Mirella Bentivoglio; Giuseppe Chiari; Galleria Schema; collezione Carlo Palli; Pontoglio SpA e archivio Cristiano Toraldo di Francia; Regione Toscana e donazione Leonardo Savioli/Flora Wiechmann; Alessandro Sauli e archivio Superstudio.
Si ringraziano Massimo Becattini e Mirella Branca, con Film Documentari d'Arte, inoltre le Teche Rai e Rai Toscana per aver gentilmente concesso il materiale filmato.
Sezioni tematiche e focus monografici in mostra:
1) Vita di Lara-Vinca Masini
2) Anni '60. Tendenze
_Franco Grignani
3) Centro Proposte
4) Architettura
_Leonardo Savioli
5) Design / Graphic Design
6) Bibliografia di Lara-Vinca Masini
_ L'archivio-biblioteca di Lara-Vinca Masini
7) Anni ‘70. Orientamenti
_Fabio Mauri
8) Museo progressivo di Livorno
_Architettura radicale
9) Biennale di Venezia 1978
10) Umanesimo – Disumanensimo
_Hermann Nitsch
11) La Toscana e il contemporaneo
_Giuseppe Chiari
_Ketty La Rocca
12) Gioiello d’artista o d’autore
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1) VITA DI LARA-VINCA MASINI
Storica e critica d'arte di fama nazionale, nata il 21 aprile 2023 a Firenze, dove ha vissuto ed è scomparsa il 9 gennaio 2021. Per tutta la vita si è dedicata allo studio, promozione e diffusione delle arti.
«Premetto che i miei rapporti con l'arte, anche se non contemporanea, li avevo avuti fin da bambina, perché mio nonno paterno era restauratore e mia zia, alla sua morte, gli subentrò. La zia era una restauratrice conosciutissima, esperta dell'Ottocento; credo che dalle sue mani siano passati quasi tutti i quadri di Palazzo Pitti e quelli dei collezionisti fiorentini.»
LVM, 2018
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2) ANNI '60. TENDENZE
Negli anni ’60 inizia a scrivere e pubblicare avvicinandosi alle ultime tendenze d’arte, nel passaggio dalla pittura informale a ricerche visuali in linea con la “rivoluzione” dello Spazialismo, aperte al confronto con le nuove tecnologie.
«Il Neoconcretismo è, più che un movimento, una linea di operatività artistica e di pensiero che tende al recupero diretto delle avanguardie non eversive, progettuali, vòlte all'elaborazione utopico-realistica di un mondo organizzato secondo ragione... anticipando alcune proposte di Arte visuale, cinetica, della Op Art.
Esprime un atteggiamento positivo, catartico, nei confronti delle nuove tecnologie che, correttamente usate, possono diventare, per l'uomo, ulteriore strumento di conoscenza e di creatività (secondo la tesi di McLuhan).»
LVM, 1996
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_ FRANCO GRIGNANI (Porto di Pieve Morone, 1908 – Milano 1999)
Architetto di formazione, grafico di professione e pittore
«Per Grignani la soluzione dei problemi scientifico-ottici non è che un pretesto per la creazione fantastica, nel senso che il "motivo" scientifico, rappresentato dalle modificazioni dei fenomeni ottico-percettivi, si fa "contenuto" della sua invenzione, in una accelerazione di suggestione fantastica che diviene febbre e passione di scoperta, si carica di contenuti emozionali, trova armonie e dissonanze vibranti e sonore.»
LVM, 1966
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3) CENTRO PROPOSTE
Attraverso il Centro Proposte, fondato a Firenze per presentare e documentare l’incontro di nuove tendenze, arte programmata, cinetica e luminosa, musica elettronica, poesia concreta, si fa promotrice del dialogo tra le arti e del loro confronto con le scienze.
«L'esistenza di una impostazione metodologica comune e, in certi casi, un identico modo di aggredire la realtà, di elaborare e trasformare gli strumenti offerti dalla nostra civiltà tecnologica in base a una visione comune del mondo, ad una "rappresentazione" comune dell'attualità nella quale viviamo e che ci rappresenta, una identica forma di responsabilità etica verso il nostro tempo, riconoscibili in tutto un settore di ricerche estetiche, dimostra sempre più la necessità di impostare un discorso comune tra le discipline artistiche (e di più, anche tra le discipline artistiche e quelle scientifiche l'incontro auspicato tra le due culture, tecnico-scientifica e artistico-letteraria).»
LVM, 1966
«Lungi da me voler riproporre la sintesi delle arti, ma ho sempre creduto possibile una collaborazione tra di esse.»
LVM 2018
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4) ARCHITETTURA
Lo ha riconosciuto e dichiarato lei stessa: «... uno dei miei interessi critici più forti è l'architettura.»
«Fu attraverso il lavoro [di Carlo Ludovico Ragghianti] che mi avvicinai ancora di più all'architettura, che già mi interessava, quando organizzò le tre grandi mostre di Frank Lloyd Wright, Le Corbusier e Alvar Aalto.
... oltre alla conoscenza di molti artisti incontrai in redazione a "seleArte" gli architetti fiorentini, prima di tutti Michelucci, cui ero molto affezionata e che in quel momento stava realizzando la Chiesa dell'Autostrada.
Conobbi allora anche Ricci, Savioli (con la moglie Flora)... che di Michelucci erano stati i migliori allievi. Non mi è mai sembrato giusto che si parlasse, per loro, di Scuola di Michelucci; da lui avevano imparato le basi etiche e strutturali dell'architettura, ma erano andati avanti, seguendo linee differenti e autonome.»
LVM, 2018
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_ LEONARDO SAVIOLI (Firenze, 1917 – 1982)
Architetto di professione, docente all’Università di Firenze, pittore per passione
«Punto nodale dell'operare di Leonardo Savioli, lo si è spesso ripetuto, è costituito dal "segno" come matrice diretta di tutto il suo lavoro, sia per quanto concerne la lunga, continua pratica del disegno, sia nella sua, abbandonata solo negli ultimi suoi anni, attività pittorica, sia, infine, nella sua progettualità architettonica che si dà, comunque, come la resultante più perfetta, come "summa" delle altre due attività, trovando egli, proprio nel disegno e nella pittura, gli stimoli più diretti per la definizione del suo fare architettura.»
LVM, 1995
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5) DESIGN / GRAPHIC DESIGN
Insieme all’architettura e alle arti visive promuove anche ricerche d’avanguardia nell’ambito del design e della grafica, riconosciute come protagoniste di un settore chiave della nostra "civiltà dell'immagine": la “comunicazione visiva”.
«Quando le tecniche artistiche si sono trasformate, anche per la contaminazione sempre più diretta con le tecniche riproduttive caratteristiche della grafica pubblicitaria, e quando anche le "immagini" si sono interscambiate (tra arte e grafica pubblicitaria) ... anche il "design" è stato investito dalla ventata di contestazione che ha aggredito tutta la società e la critica all'ambiente come espressione di un preciso sistema di vita è stata portata avanti anche attraverso l'oggetto "utile".»
«... mentre si ripropone, verso il '70, col sorgere del Concettualismo (oltre l'arte, oltre la filosofia), la fine dell'arte, e l'arte stessa viene recuperata come analisi dei suoi strumenti in chiave "mentale" (secondo il rovesciamento del concetto stesso di arte da "retinico" a "mentale" operato da Duchamp), la nostra "civiltà dell'immagine" riassume questo particolare settore della "comunicazione visiva", contestato come strumento del consumismo, a livello di prodotto artistico.»
LVM, 1976
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6) BIBLIOGRAFIA DI LARA-VINCA MASINI
QR CODE
Scarica la bibliografia di oltre 500 testi e pubblicazioni di Lara-Vinca Masini
a cura di Viola Casaglieri e Beatrice Molinelli
per EDA Servizi presso il CID/Arti Visive
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_ L’ARCHIVIO-BIBLIOTECA DI LARA-VINCA MASINI
Negli ultimi decenni si è concentrata sul riordino e trasferimento dell'imponente archivio-biblioteca che ha costituito durante tutta la vita, per renderlo disponibile alla consultazione del pubblico. La donazione delle sue raccolte al Centro Pecci è avvenuta grazie a un accordo pluriennale sostenuto dalla Fondazione CR Firenze.
«Ho scelto il Pecci perché credo che sia, sia stato e sarà l’unico centro regionale toscano per l’arte contemporanea…
Il CID/Arti Visive è una realtà importantissima e desidero che dopo la mia morte i miei libri vi trovino casa.»
LVM, 2010
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7) ANNI ‘70. ORIENTAMENTI
Negli anni Settanta promuove manifestazioni d'intersezione fra le arti, cercando nuovi “orientamenti” nell’attività artistica dopo il ’68, col diffondersi anche nella provincia italiana di riflessioni sull’arte, le istituzioni e il mercato.
«Questa situazione di s-definizione (o ri-definizione) dell'arte, così sentita nel lavoro degli operatori attuali, ha provocato molti scambi di ruoli e un volontario slittamento dallo specifico professionale verso attività non specificatamente "artistiche" e, allo stesso tempo, un recupero alternativo di discipline divaricate nei confronti dell'attività artistica, relative soprattutto alle scienze umane (antropologia, sociologia, ideologia), che hanno, in parte, sostituito la precedente uscita, di tipo razionalista, che si rivolgeva più direttamente, in termini di recupero consapevole, verso le scienze esatte e la tecnologia, tentandone l'utilizzazione a fini creativi.»
LVM, 1977
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_ FABIO MAURI (Roma, 1926 – 2009)
Artista, scrittore e drammaturgo, fra i maestri dell’avanguardia italiana nel secondo dopoguerra
«... la "storia" recente ("l'ideologia trascorsa e non smentita; l'intreccio serpeggiante di residui, quasi inconsapevoli, di ideologia"), quella che Mauri ha vissuto da ragazzo, quando, con Pasolini, partecipava ai littoriali fascisti, entrava di prepotenza nel suo lavoro.
Sul filo della citazione poetica e di una denuncia della storia si erano svolte le azioni/installazioni... cui si aggiunge il ritorno al cinema come memoria e rituale...»
LVM, 1992
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8) MUSEO PROGRESSIVO DI LIVORNO
Coordina, insieme a Vittorio Fagone, l'apertura e avvio delle attività del Museo Progressivo d’Arte contemporanea Città di Livorno, concepito in forma didattica coinvolgendo gli artisti in progetti biennali e acquisizioni dirette a formare una collezione pubblica d’arte contemporanea.
L'arte non nasce di massa; diventa di massa / come risultato di una somma di sforzi (Majakovskij)
«Realizzare una struttura pubblica, aperta e alternativa, per la diffusione dell'arte contemporanea, delineare uno spazio attivo e sperimentale per la ricerca, libero da remore, imposizioni e condizionamenti: verso queste due finalità è indirizzata l'attività del Museo Progressivo d'Arte Contemporanea Città di Livorno. Promuovendo un articolato e vivo confronto tra operatori e pubblico, destinando la propria attività alla collezione di opere di artisti giovani e di documenti significativi dell'arte di questo secolo, alla tempestiva pubblicizzazione di particolari aree di ricerca nazionali e internazionali, alla diffusione e alla creazione di adeguati strumenti didattici nel campo dell'educazione artistica, la nuova istituzione intende proporsi con un preciso ruolo nella vita artistica nazionale e costituire, quale originale strumento culturale, un servizio e un patrimonio sociale della comunità.»
LVM, 1974 (con V. Fagone)
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_ ARCHITETTURA RADICALE (1960 – 1978)
Movimento d’avanguardia identificato nel 1972 dal critico d’arte Germano Celant, per definire ricerche di contro-design, architettura sperimentale, utopica, fantaurbanistica.
«L'individuazione topologica (di un topos alternativo che rifiuta la forma come sua definizione, privilegiandosi invece come uso) di territori mentali disponibili ad una più vivace e svincolata creatività, costituisce per l' "architettura radicale" la condizione della sua impostazione ideologica (di fronte all'impossibilità di esistenza delle proprie proposizioni nel reale) ...
I punti di riferimento storico nell'esperienza architettonica italiana sono assai meno individuabili se non nell'ambito delle arti visive, e si riconoscono soprattutto nelle esperienze straniere cui ho già accennato (dalla Pop Art alla Land Art al "comportamento").»
LVM, 1978
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9) BIENNALE DI VENEZIA 1978
Insieme a Luigi Carluccio ed Enrico Crispolti, è commissaria della sezione italiana alla Biennale di Venezia 1978, dedicata al binomio “arte/natura”, individuando i termini di una distinzione fra opposti atteggiamenti artistici; con Crispolti cura anche la mostra di (anti-)architettura dove invita i radicali.
«"Topologia" e "Morfogenesi" si ripropongono… come ricerca di angolazioni diverse dalle quali sia possibile analizzare il “territorio” dell’arte (e dell’architettura, vista l’inattualità delle distinzioni tradizionali… e gli interscambi sempre più frequenti dei rispettivi ambiti disciplinari…)».
"Topologia", «… ricerca di “territori” mentali, utopici, non controllati o discriminati dai “sistemi” (disciplinari, professionali, estetici…) e implica l’ideologia, il ricorso alla memoria e all’analisi della storia, implica ogni posizione che si riconosce nella non accettazione dei canoni imposti, sia nelle arti visive sia nell’architettura (architettura utopica, a-disciplinare, contestativa e “concettuale”).»
"Morfogenesi", «… linea sperimentale che si fonda sull’analisi della “natura dell’arte”, come riflessione sui mezzi (materiali, tecniche, strumenti…), sulle proprietà fisiche (luce, energia, spazio, tempo…), sul rapporto con le metodologie di indagine e sulla struttura meta-para-fisica.»
LVM, 1978
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10) UMANESIMO – DISUMANENSIMO
Realizza a Firenze la complessa manifestazione Umanesimo, Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980, in contrapposizione alle concomitanti celebrazioni del cinquecentenario mediceo.
«Se Lea Vergine ne L'altra metà dell'avanguardia ha voluto mettere in evidenza un "terreno... caduto al di fuori della memoria storica" qui ho inteso ripercorrere l'arte moderna lungo quella via sotterranea in cui gli esempi corrispondono, spesso, ad emergenze riconosciute e connotate, riviste, però, in un contesto diverso, che non è "fuori della memoria storica", ma intende, anzi, verificare la ricorrenza, nel tempo e nella storia, di temi e motivazioni la cui individuazione e collocazione storica è, invece, circoscritta...
Si tratta, ovviamente, di esempi, che potrebbero essere ampliati quasi a volontà; ne risulta un materiale curioso negli accostamenti, che ignora tutto il settore "in positivo", costruttivo, razionale, strutturale, privilegiando, invece, l'irrazionale e l'inconscio, il "negativo", che si fa matrice di intuizioni profetiche e sintomatologiche; le aree indagate sono quelle del Simbolismo, dell'Espressionismo, nella sua estensione temporale, del Dada, di una versione del Surrealismo, fino alla macerata putrescenza di certa Scuola di Parigi, all'informale, alla Nuova Figurazione, al Nouveau Realisme.
... "L'affascinante, ma pericolosa tentazione... di inserire la problematica del Rinascimento... in un contesto temporale millenario" (Eugenio Battisti, L'Antirinascimento) è certo alla base di questo esperimento, forse non troppo ortodosso.»
«Gli interventi contemporanei, concepiti in un percorso privilegiato, ma meno consueto, nel Centro storico fiorentino (i cortili di antichi palazzi, alcuni scelti per il degrado di un restauro ricostruttivo ottocentesco, una piazzetta quasi segreta, con l'eccezione della Palazzina Reale della Stazione, teatro dell'incontro di Hitler e Mussolini nel '38), si propongono come la constatazione del prosieguo, nel tempo, del tema e del suo rovescio. L'arte si manifesta come espressione della cultura del contropotere, come negazione di una concezione elitaria (anche se, in definitiva, ne è ancora il frutto, seppure "avvelenato"), come manifestazione dell'angoscia e della crisi individuale.»
«Le altre sezioni della manifestazione comprendono due piccole mostre documentarie: la prima, curata dall'Istituto Storico della Resistenza,... tratta il "negativo" del periodo nazi-fascista a Firenze e in Toscana; ... l'altra, curata da Marco Dezzi-Bardeschi, analizza, per esempi abbinati, il "disumanesimo" del restauro architettonico a Firenze, da quello ricostruttivo e celebrativo della fine dell'Ottocento ad esempi del periodo fascista ed oltre.»
LVM, 1980
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_ HERMANN NITSCH (Vienna, 1938 – Mistelbach 2022)
Artista e performer, esponente del Wiener Aktionismus, protagonista dell'avanguardia nel secondo Novecento
«La tragicità della sofferenza passiva sulla croce, il simbolico cospargere e imbrattare il personaggio crocifisso (si tratta quasi sempre di attori meticolosamente preparati) con interiora e sangue di un animale macellato, deve trasformarsi in resurrezione, in catarsi; è il processo dell' "abreazione", che trova le sue matrici nella ritualità barocca e cupa del cattolicesimo controriformistico e nei culti riti sanguinari dell'uomo primitivo. "L'uccidere (la voluttà dell'esperienza dell'uccidere) - scrive - si rivela una delle forme originali dell'affermazione esistenziale e dell'esperienza intensa di se stessi, beninteso se dietro la realtà umana si guarda alla nostra natura animale".»
LVM, 1992
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11) LA TOSCANA E IL CONTEMPORANEO
Ha sempre scritto per artisti e mostre, gallerie o musei. Con l’invito a introdurre l'articolato progetto istituzionale di Continuità. Arte in Toscana 1945-2000, coordinato dal Centro Pecci, assume un ruolo, seppure critico, da “madrina” del contemporaneo in questa regione.
«In realtà in Toscana il contemporaneo, in arte, non ha una sua consistenza autonoma e una sua fisionomia: è un contemporaneo che si riporta ad altre situazioni, nazionali e internazionali: esistono peraltro episodi e situazioni autonome importanti, di artisti che sono riusciti a coniugare in modo personale istanze che si evidenziano a livello nazionale e internazionale, e che certo non hanno niente da invidiare a quelle, e che meritano di emergere (quando non lo siano già) fuori della Toscana.»
LVM, 2002
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_ GIUSEPPE CHIARI (Firenze, 1926 – 2007)
Ingegnere di formazione, musicista, compositore e artista concettuale associato al movimento internazionale Fluxus
«Chiari si esprime per paradossi, contrapponendo, ad esempio, alla dichiarazione "la musica è facile" un gesto 'difficile', quello della distruzione rituale e simbolica, ma spesso anche materiale, del pianoforte; egli applica al suo lavoro lo studio matematico: anche questo, peraltro, per aggredire il sistema dell'arte, della comunicazione, delle istituzioni. Fa uso, secondo l'attitudine del gruppo Fluxus, di materiali di facile diffusione, quali fotocopie, partiture, fotografie...»
LVM, 1992
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_ KETTY LA ROCCA (La Spezia, 1938 – Firenze, 1976)
Artista e performer, inizialmente associata a ricerche di Poesia Visiva
«Dedicatasi fin da giovanissima alla poesia, alla metà degli anni Sessanta, nell'ambito del "Gruppo 70", elaborava, secondo una sua particolare interpretazione, tra ironica e aggressiva (anche della ideologia femminista), la sua 'poesia visiva', impostata sulla tecnica del linguaggio, per approdare a risultati carichi di un nuovo impianto linguistico-visivo, che quasi prefigurano esperienze riduttive, concettuali, svolte sul linguaggio...
Passava allora all'accentuazione del significato del gesto, al recupero di una gestualità primigenia (in chiave con i suoi interessi verso l'antropologia culturale), al gesto-segno, al linguaggio delle mani (in cui L. Vergine scorgeva un precedente diretto della Body Art).»
LVM, 1992
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12) GIOIELLO D’ARTISTA O D’AUTORE
Fra le arti applicate, di cui è stata una propugnatrice, il gioiello contemporaneo è uno di quelli che ha contribuito ad affermare nel panorama artistico italiano del secondo Novecento, lavorando a stretto contatto con artisti, architetti, designer.
«Ho fatto altrove la distinzione tra "gioiello d'artista" e "gioiello d'autore". Il primo è quello creato da un artista, intendendo per "artista" "colui che produce arte" come attività specifica; ciò che escluderebbe da questa denominazione tutti coloro che non fanno il "mestiere" d'artista per antonomasia. Il "gioiello d'autore" è quello ideato da chi è capace di creatività artistica nel campo specifico del gioiello. Ciò non toglie che, spesso, le due condizioni coincidano.»
LVM, 2008
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REGIONE TOSCANA - MUSEI
RETE DEL CONTEMPORANEO IN TOSCANA
Attività in omaggio a Lara-Vinca Masini nel centenario della sua nascita
Presso i musei della Rete del Contemporaneo in Toscana
Incontri diffusi a ingresso gratuito
Incontro preliminare
A Firenze, presso la Sala dell’altana di Palazzo Strozzi, incontro promosso dalla Fondazione CR Firenze (partner del centenario di Lara-Vinca Masini) e introdotto dallo storico d'arte Carlo Sisi,
martedì 14 novembre 2023, ore 18 interviene Angela Vettese (critica d’arte)
Presenze artistiche straniere in Toscana
Incontri museali previsti
A Colle Val d’Elsa, presso il Museo Civico San Pietro in dialogo col direttore, Giacomo Baldini
domenica 7 gennaio 2024, ore 17 interviene Pino Brugellis (architetto e curatore)
sull’arte e la città, relazioni fra arte e architettura contemporanea (dai progetti di LVM a progetti attuali in loco; v. anche la collaborazione di LVM per la Biennale d’architettura 2000 diretta da Fuksas)
A San Giovanni Valdarno, presso Palomar Casa della Cultura in dialogo col direttore di Casa Masaccio, Fausto Forte, sabato 10 febbraio 2024, ore 17 interviene Desdemona Ventroni (critica d’arte)
Dalla rassegna Arteoggi/Artoday, 1986: la critica di Masini e il dialogo fra le arti a San Giovanni Valdarno
A Pistoia, presso la Sala Maggiore di Palazzo Comunale, introdotto dalla direttrice dei Musei Civici, Elena Testaferrata, venerdì 19 gennaio 2024, ore 17 interviene Carlo Sisi (storico d'arte)
Il Novecento pistoiese di Lara-Vinca Masini
A Livorno, presso il Museo della Città, introdotto dal responsabile culturale, Giovanni Cerini
venerdì 16 febbraio 2024, ore 17 interviene Paolo Cova (nuovo direttore scientifico del Museo di Città)
sul Museo d’arte contemporanea ieri (ideato da LVM) e oggi
A San Gimignano, presso la Biblioteca Comunale in dialogo con l’assessore, Carolina Taddei
venerdì 23 febbraio 2024, ore 18 interviene Maura Pozzati (storica dell’arte, curatrice del volume
Artiste della critica, Corraini, Mantova 2015), Artiste della critica e oltre
A Carrara, presso il mudaC, in dialogo con l’ultima direttrice del museo, Laura Barreca
martedì 27 febbraio 2024, ore 17 interviene Domenico Quaranta (critico d’arte)
su arte e tecnologia, la materia e l’immateriale (collegato a opere del Museo)
A Firenze, presso il Museo Novecento in dialogo col direttore del museo, Sergio Risaliti
venerdì 1 marzo 2024, ore 18 interviene Alessandra Acocella (Università di Parma)
su arte pubblica, arte e dimensione urbana (da mostre quali Umanesimo Disumanesimo del 1980 a progetti attuali)
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REGIONE TOSCANA - MUSEI
RETE DEL CONTEMPORANEO IN TOSCANA
Attività in omaggio a Lara-Vinca Masini nel centenario della sua nascita
A Prato, presso il Centro Pecci (museo capofila della Rete del Contemporaneo in Toscana)
Testimonianze e nuovi contributi
Appuntamenti di approfondimento, durante l’apertura della mostra al Centro Pecci
Nota: calendario in corso di definizione
Massimo Becattini, Andrea Granchi (artisti e film maker)
Cinema d’artista negli anni ’70-’80, proiezioni al cinema del Centro Pecci
Mirella Branca (storica dell’arte, biografa di LVM)
La formazione di Lara-Vinca Masini, tra filologia e critica d'arte
Alessandro Vezzosi (Museo Ideale di Vinci e Fondazione A. Moretti, Carmignano)
Attività con Lara-Vinca Masini nelle provincie toscane e promozione dell'arte di Alberto Moretti
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CONVEGNO NAZIONALE PER IL CENTENARIO DI LARA-VINCA MASINI
2 giornate di studio congiunte sulla figura di Lara-Vinca Masini, in successione a Firenze e a Prato
1 - Presso la Fondazione CR Firenze, lunedì 22.01.2024
- Prolusione introduttiva di Carlo Sisi
Moderatrice: Alessandra Acocella (ultima a intervenire nella giornata, ndr)
Interventi previsti (9):
- Lara-Vinca Masini critica: profilo, metodologie, lemmi
Relatore: Luca Pietro Nicoletti (Università di Udine) / Giorgio Di Domenico (SNS di Pisa)
- Rapporti di Lara-Vinca Masini con altri critici d'arte
Relatori: Paolo Bolpagni (Direttore Fondazione Ragghianti di Lucca), su LVM e Carlo Ludovico Ragghianti
Claudio Gamba (Accademia Belle Arti di Brera, Milano), su collaborazioni di LVM con Giulio Carlo Argan
Desdemona Ventroni (Storica dell’arte), sul confronto di LVM con Lea Vergine
- Attività del Centro Proposte di Firenze, arte programmata, nuove tendenze, design negli anni sessanta
Relatori: Susanna Ragionieri (Accademia Belle Arti, Firenze)
Giovanni Rubino (già ricercatore a Università di Roma 3), Luce & Movimento
- Curatele di Lara-Vinca Masini
Relatrice: Vittoria Martini (storica dell'arte indipendente), sulla Sezione italiana alla Biennale di Venezia 1978, LVM con Enrico Crispolti
Relatrice: Alessandra Acocella (Università di Parma, curatrice vol. Lara-Vinca Masini. Scritti scelti 1961-2019), su mostre fiorentine, dal Premio del Fiorino 1963 a Umanesimo, disumanesimo del 1980 e oltre
2 - Presso il Centro Pecci di Prato, martedì 23.1.2024 (collegata alla mostra aperta fino al 3.3.2024)
- Prolusione introduttiva di Stefano Collicelli Cagol
Moderatore: Flavio Fergonzi (SNS di Pisa)
Interventi previsti (9):
- Tendenze predilette da Lara-Vinca Masini
Relatore: Luca Quattrocchi (Università di Siena) su Art Nouveau
Relatore: Marco Bazzini (ISIA Firenze) su Industrial Design
- Collaborazioni di Lara-Vinca Masini con architetti
Relatori: Andrea Aleardi (Fondazione Michelucci), da Michelucci a Ricci e Savioli
Beatrice Lampariello (Università di Lovanio) su architetti radicali alla Biennale 1978
Giovanni Bartolozzi (Università di Firenze - Architettura) oltre i Radicali, da Portoghesi a Fuksas
- Rapporti di Lara-Vinca Masini con artisti interdisciplinari, casi studio:
Relatrici: Livia De Pinto (dottoranda alla Sapienza - Università di Roma) su Giuseppe Chiari
Francesca Gallo (Università di Roma – La Sapienza) su Ketty La Rocca
Elisabetta Trincherini (Centro Studi Poltronova) su Ettore Sottsass jr.
- L’archivio-biblioteca di Lara-Vinca Masini: lavori in corso
Relatore: Stefano Pezzato (Centro Pecci di Prato