L’arte contemporanea per un risveglio culturale
Mostra collettiva
Comunicato stampa
Mi chiedo se siamo pronti per un risveglio culturale, incominciando dall’arte. Mi chiedo se siamo disposti ad abbattere quel muro che già Bruno Munari aveva martellato: “il più grande ostacolo alla comprensione di un’opera d’arte è quello di voler capire”. Mi chiedo infine se siamo pronti per a raccogliere quel pensiero che Bice Lazzari ci lasciò a mezz’aria: “Tutto quanto si muove nello spazio è misura e poesia. La pittura cerca nei segni e nei colori il ritmo di quelle due forze e le aiuta a fondersi.“ Oggi dobbiamo esigere che i tempi si siano evoluti e maturati, ritengo che in questi luoghi di cultura c'è la passione per l'arte e una occulta speranza di un investimento, ma l'arte è la protagonista. Sono luoghi, questi, in cui si respira cultura, pensiero, storia e riflessioni sociali, anche di livelli elevati e sono i collezionisti che possono dar voce e contribuire ad un cambiamento. Se cerco di aprire una sorta di risveglio culturale è perché ne ravviso il motivo, proprio dalla lettura della storia, storia troppo recente. In arte, come nella cultura in generale, pare che siamo oggi dei rivoluzionari che hanno paura di calpestare il prato, cerchiamo di urlare ma a bassa voce.