L’arte del donare
La mostra presenta per la prima volta al pubblico un nucleo di circa quaranta opere provenienti dalle collezioni di due artisti d’intensa ispirazione spirituale. Sono infatti esposte le creazioni dei pittori Leonetto Cozzi e Paolo Molesti che, negli ultimi cinquant’anni, hanno cercato di esprimere la propria personalissima visione del reale attraverso l’arte.
Comunicato stampa
Da mercoledì 1 agosto – inaugurazione alle 10.30 – al 31 agosto 2012, le sale del Centro Studi Santa Maria Maddalena in via Persio Flacco a Volterra (PI) ospitano la mostra “L'arte del donare. Le Collezioni Leonetto Cozzi e Paolo Molesti”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e curata da Giulia Cavallo. Una mostra che intende presentare in anteprima al pubblico più di quaranta opere provenienti da due pregevoli collezioni d'artista – la Collezione Leonetto Cozzi e la Collezione Paolo Molesti –, attualmente in fase di donazione alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.
Il percorso espositivo si articola quindi in due sezioni, ciascuna dedicata ad uno dei due pittori, Leonetto Cozzi e Paolo Molesti, artisti che, pur appoggiandosi a divergenti forme espressive, trovano la propria ragione creativa in una comune ispirazione spirituale.
La sezione dedicata a Leonetto Cozzi, scomparso nel 2007, presenta una ventina di dipinti che ripercorrono la sua vicenda artistica, dalle prime esperienze paesaggistiche fino alle ultime raffigurazioni di fiori, contraddistinte da un forte naturalismo, ottenuto attraverso un sapiente ed estremamente raffinato uso della tecnica mista su carta. Artista apparentemente pacificato e rasserenante, Cozzi giunge a risultati di alto lirismo grazie ad una sperimentazione sempre più sapiente della tecnica pittorica, permettendo solo a tratti l'emergere di una sottile nota di inquietudine, in particolare tra le sue opere a soggetto religioso.
La sezione dedicata a Paolo Molesti, pittore di origini volterrane, presenta un nucleo di dipinti accompagnati da alcune calcografie su zinco e da disegni a inchiostro di china, che ricostruiscono tutta la sua produzione artistica dai primi anni Sessanta del Novecento fino al 2010. Le sue opere pittoriche si concretizzano in visioni del reale dalla forte valenza simbolica, frutto della necessità di suggerire la possibile conquista di una spiritualità incarnata. Sia il valore assoluto del segno grafico sia la densità della pennellata dai colori vivi sono per lui mezzi attraverso i quali costruire la propria critica della società moderna e, nel contempo, proporre all'osservatore la via per un possibile cambiamento.
Con questa mostra la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra intende far conoscere al pubblico parte delle opere che gli artisti stessi o i loro eredi hanno deciso di donare all'Ente, allo scopo di mantenere unite e fruibili collezioni d'artista che altrimenti andrebbero disperse. L'arte del donare è in questo senso l'atto attraverso il quale gli artisti stessi decidono di consegnare alla collettività il frutto della propria ricerca artistica per condividerlo e renderlo momento di rinnovata elaborazione creativa e culturale.