L’Arte e il Tempo
Un inedito contesto scenografico metterà passato e presente in relazione tra loro tramite una sequenza di mega pannellature sulle quali vengono riprodotte le foto in bianco-nero dei protagonisti della Storia dell’Arte di tutti i tempi.
Comunicato stampa
L’ARTE E IL TEMPO©
CONCEPT DESIGN: Prof. Giulia Sillato
L’Arte e il Tempo© Tutti i diritti riservati
DIREZIONE ARTISTICA: Prof. Giulia Sillato e Prof. Giammarco Puntelli.
Si trasferisce nello Spazio Sforza di Expo Gate, gestito dalla Triennale di Milano, l’evento espositivo che al Palazzo dei Giureconsulti, dove è rimasto dal 10 al 30 giugno, ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica:
L’ARTE E IL TEMPO© è teatro dello scorrere del tempo sull’Arte e sulle cose che l’hanno sempre rappresentata (quadri e sculture) nel corso del XX secolo, ma è anche riflessione sui tempi impiegati dall’Arte per “uscire fuori dal quadro e dalla scultura” (installazioni) – fenomeno in divenire sempre più crescente – al fine di volgersi alla conquista della comunicazione di massa con i mezzi, i modi e gli strumenti più adatti a sviluppare una coscienza sociale e collettiva attraverso immagini di profilo concettuale.
REALIZZAZIONE ESPOSITIVA: un inedito contesto scenografico metterà passato e presente in relazione tra loro tramite una sequenza di mega pannellature sulle quali vengono riprodotte le foto in bianco-nero dei protagonisti della Storia dell’Arte di tutti i tempi. Accanto a ciascuna gigantografia si accosterà l’esposizione di opere di maestri viventi per verificare la loro capacità di dialogo con l’artista che ne è il modello storico, ambito nel quale si è impegnata la Direzione Artistica.
CATALOGO dell’Editoriale Giorgio Mondadori: prodotto non in vendita con distribuzione riservata.
Se l’Arte non vive nello spirito della Storia, non è vera Arte, né sarà mai Storia dell’Arte.
Giulia Sillato © 2015
L’Arte e il Tempo ©2014 non è una mostra come tutte le altre… È un evento speciale che pone al tappeto un quesito che difficilmente ci si pone: il passato, con ciò intendendo il ricco bagaglio culturale ereditato dal Novecento ed oltre, è ancora vivo nei nostri modi di sentire e fare Arte? La barriera spaziotemporale, solitamente tracciata dalle Istituzioni di tutto il mondo, con questa mostra viene abbattuta: i confini tra l’apporto artistico italiano e quello europeo e statunitense vengono abbattuti, i confini tra le varie epoche artistiche che disegnano la storia dell’arte vengono abbattuti per passare direttamente a un confronto, provocatorio se vogliamo, tra artisti contemporanei (maestri consolidati e nuovi maestri) e protagonisti della storia dell’arte di tutti i tempi e paesi.
Ecco che allora il percorso della mostra viene scandito da una sequenza di gigantografie in bianconero, illustranti personaggi celebri: da Giotto a Caravaggio piuttosto che da Monet a Warhol. Accanto ad esse vengono posizionate le opere, coloratissime, dei maestri che hanno accettato di mettersi in gioco, evidenziando assonanze, ma anche dissonanze, con la grande lezione artistica dei loro predecessori.
Suggeriamo al pubblico di non associare accademicamente l’artista contemporaneo al suo modello storico di riferimento con il quale egli condividerà, per ragionevoli divari spazio-temporali, soltanto una parte, talvolta anche molto limitata, di ispirazione.
In mostra è presente anche Il Metaformismo ©2010, nuova chiave di lettura delle arti non figurative teorizzata da Giulia Sillato, che è anche l’autore del progetto in mostra. È una nuova piattaforma critica, che aggiunge un capitolo alla Storia dell’Arte universale, sostenendo che non esiste nessun opera “astratta” o “informale” perché gli artisti moderni e contemporanei non hanno mai smesso di lavorare sulla forma sempre presente anche quando la figura è assente.