L’arte nello spazio urbano
Presentazione del volume L’arte nello spazio urbano
L’esperienza italiana dal 1968 ad oggi.
Comunicato stampa
Ne parleranno assieme all’autrice, Alessandra Pioselli, le artiste Adriana Torregrossa e Elisa Vladilo, tra le protagoniste del libro impegnate ad indagare la dimensione pubblica e sociale dell’arte, attraverso la realizzazione di opere e di progetti che hanno investigato i significati dello spazio urbano, i vissuti e le relazioni con le persone che lo abitano.
Il libro: puntualizzando la specificità della pratica artistica in rapporto allo spazio urbano nel contesto italiano nel corso di oltre quarant’anni di storia, Alessandra Pioselli sceglie come punto di partenza il 1968, con il suo peculiare bagaglio critico ed espressivo, e lo colloca sullo sfondo delle vicende politiche ed economiche italiane. Gli artisti escono nella città, contestano, ironizzano, si calano nel sociale e si fanno voce di un’incalzante energia collettiva. Dai temi della lotta per la casa e per il lavoro discende una mappatura fatta di luoghi forse periferici ma nevralgici, di azioni militanti e di riletture “altre” del concetto di bene culturale. Lungo gli anni settanta, poi, il ruolo di animatori quali Enrico Crispolti, Riccardo Dalisi, Ugo La Pietra e altri fa da contrappunto a quello di gruppi come il Collettivo Autonomo di Porta Ticinese o il Laboratorio di Comunicazione Militante a Milano, che declinano in chiave non autoriale il tema della protesta e della militanza; la scultura ambientale si diffonde con una rinnovata funzione civica.
Tramontata la stagione della partecipazione popolare, con gli anni ottanta il fronte si frantuma e si differenzia: nascono i parchi artistici, si diffondono le esperienze di lavoro nei contesti più problematici e delicati, le ricerche sul territorio fanno i conti con la memoria collettiva in modo sempre più emozionale e soggettivo. I gesti, i segni e le relazioni assumono un valore simbolico, semantico: se Maria Lai, nella sua Sardegna, propone azioni collettive di poetica incisività, Maurizio Cattelan gioca con intelligente provocazione a mostrare le contraddizioni di una società multiculturale sempre più complessa. Nuove committenze e nuovi interlocutori, sullo sfondo di una città gentrificata che stenta a riconoscersi come comunità, suggeriscono oggi una rilettura critica del concetto di partecipazione: vero protagonista di questo volume.
Alessandra Pioselli è nata a Bergamo e vive a Milano. È critico e curatore, e direttore dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo. Elisa Vladilo è nata in Venezuela e risiede a Trieste. Ha realizzato numerosi progetti di arte pubblica in Italia e all’estero, tra cui My favourite place nel 2007 a Trieste. Adriana Torregrossa è nata a Catania e risiede a Trieste. Unisce la professione di insegnante e di mediatrice culturale alla pratica artistica, che ha spesso esercitato all’estero in Nord Africa e Medio Oriente.