Laura Zeni – Passworld
La Galleria d’Arte Moderna di Genova, uno dei quattro Musei di Nervi, ospita la personale “Laura Zeni. Passworld” a cura di Fortunato D’Amico e Maria Flora Giubilei.
Comunicato stampa
La Galleria d'Arte Moderna di Genova, uno dei quattro Musei di Nervi, ospita dal 13 novembre al 12 febbraio la personale "Laura Zeni. Passworld" a cura di Fortunato D'Amico e Maria Flora Giubilei.
Il titolo della mostra, Passworld, gioca sull'ambiguità dei significati attribuibili a questo termine togliendo la lettera "L". Commenta Fortunato D'Amico: "Quella attuale è un'epoca di passaggio tra vecchio e nuovo mondo, è un tempo storico di transizione e di disagi in cui non si vedono con chiarezza le prospettive future. La Galleria di Arte Moderna di Genova Nervi è un luogo dove le opere dei Maestri dell'Ottocento e del Novecento rivelano momenti di vita, sia positivi sia negativi, rappresentativi della grande transizione epocale che nei due secoli precedenti ha trasformato la società da contadina a industriale".
Prendendo spunto dall'antico nome di Genova (in latino Janua, "porta"), importante città di transiti e collegamenti tra il Mediterraneo e l'Europa, l'artista estende il concetto di "passaggio" alle diverse sale del percorso espositivo, interagendo con ognuna di esse.
Laura Zeni entra in dialogo con le opere delle collezioni museali, evidenzia analogie e differenze tra contemporaneità e recente passato grazie a un corposo nucleo di installazioni, opere pittoriche, collage e disegni fra cui spiccano numerosi inediti pensati ad hoc per lo spazio espositivo.
Di particolare rilevanza sono le grandi installazioni site specific con cui Laura Zeni interviene sui tre piani del Museo; ne sono esempio la grande ruota in ferro di due metri collocata al piano terreno, nella sala col bovindo proiettato nel parco, verso l'orizzonte marino, un rimando al viaggio e all'apertura verso l'esterno, simbolicamente contrapposta a un'installazione di fili di cotone blu su cui è adagiata la sagoma frammentata di un uomo, realizzata in plexiglass specchiato, a evocare una condizione di isolamento e di naufragio proprio sotto il mare dipinto che lambisce le coste italiane del grande olio su tela dell'olandese Petrus Theodor Tetar Van Elven, Veduta fantastica dei principali monumenti d'Italia, prefigurazione, nel 1858, dell'unità italiana.
Un riferimento alla relazione tra mondo interiore ed esteriore si scorge nella sala 4 del museo, dedicata alla pittura di paesaggio e di genere in cui, come nella poetica dell'artista, uomo e natura convivono apparentemente in una dimensione armonica. Qui una moltitudine di pezzi di carta, ritagli di volti e vedute, ricoprono i pilastri che scandiscono lo spazio e si ricompongono sotto le antiche volte in assembramenti cartacei simili a nuvole.
Un'interpretazione ludica del paesaggio è offerta dalla rivisitazione da parte dell'artista di "cielo e terra" - ovvero del gioco della "campana" o del "pampano" ben noto all'infanzia pre-era televisiva e digitale -, un percorso composto da caselle numerate tracciate sul pavimento con cui il visitatore è invitato a interagire.
Prima di salire al piano nobile della villa, nelle sale del Novecento, in stretta relazione con la sezione dei ritratti e gli autoritratti delle raccolte della GAM, dialogano le "teste" realizzate dall'artista con una linea ininterrotta, elementi ricorrenti della sua espressività da sempre incentrata sull'individuo e sull'interiorità, e intese come contenitori di pensieri, storie e stati d'animo. Colpiscono in proposito l'imponente profilo umano dipinto su tela con i toni del nero e i numerosi disegni su carta dai colori vivaci e dalle opere della serie Ritratti interiori.
Decisamente significativa è l'installazione concepita al piano nobile della Galleria, nel pieno del Novecento, per la bellissima terracotta del 1932 di Arturo Martini, La convalescente, ritratto a grandezza naturale della figlia Maria (la famosa Nena) col libro fra le mani, stremata dopo la malattia, ai piedi della quale Laura Zeni dispone diversi volumi aperti sui quali disegna delicate figure di donna, mentre, nella stanza successiva dedicata agli interpreti di quell'avanguardia, da Depero a Fillia, la tela dal titolo Geometrie femminili, fitta composizione di sagome intrecciate, evoca l'idea di movimento e si relaziona alle opere futuriste esposte.
Un omaggio ai numerosi lavori in blu oltremare del pittore ligure Rubaldo Merello, oscillanti tra simbolismo e divisionismo è dato dal fascio di fili blu che cade dall'alto, una sorta di pioggia che è possibile attraversare, ammirando al contempo le opere della collezione museale.
E torna ancora il blu nello splendido dipinto dell'inglese William Scott, Blue still life, acquistato dalla Galleria genovese alla Biennale veneziana del 1958, esposto al piano ammezzato del museo: la sua presenza internazionale nel percorso delle raccolte permanenti è sottolineata da Laura Zeni con una installazione che propone al pubblico l'attività di designer dell'artista milanese.
Cenni biografici
Laura Zeni frequenta l'Accademia di Brera e partecipa a diverse mostre in Italia. Degli ultimi anni ricordiamo la sua presenza nel 2008 al Fuori Salone del Mobile di Milano e nel 2012 la personale a Superstudio Più curata da Fortunato D'Amico, con catalogo Skira. Nel 2013 a Milano espone allo Spazio Tadini e nella collettiva presso il Macs - Mazda Con-Temporary Space; la vediamo al Fuori Salone del Mobile presso Superstudio 13 e a AAM nella sede del Sole 24Ore. In seguito tiene una personale a Alba (Cuneo) ed è invitata allo Spoleto International Art Fair 2013. Nel 2014 è al Palazzo Comunale di Cremona con una personale e ad ArteFieraCremona. Durante la Milano Design Week 2014 è presente a Superstudio Più e al Temporary Museum for New Design; in seguito è accolta dalla Triennale di Milano con una personale a cura di Fortunato D'Amico; è invitata alla collettiva presso la Fortezza del Priamàr di Savona e all'International Festival Art Expo Spoleto 2014. Nel 2015 è la prima artista a presentare una personale a Eataly Smeraldo a Milano; successivamente è invitata da DAI Studio a Roma ed è a Torino tra gli artisti della Biennale Italia-Cina. Nello stesso anno espone a Londra in diverse gallerie e al Fiat Chrysler Motor Village per il lancio della nuova FIAT 500. A Roma prende parte all'importante collettiva all'Archivio Centrale dello Stato. Nel 2016 espone a Londra e a Milano con una personale da Jannelli&Volpi durante la Design Week; in seguito partecipa a una collettiva a New York. Vive e lavora a Milano. www.laurazeni.it
Musei di Nervi
Il polo culturale dei Musei di Nervi, di cui Maria Flora Giubilei è il direttore, comprende quattro musei, aperti al pubblico tra il 1946 e il 2005, che conservano un ricco patrimonio di arti figurative e decorative italiane e estere dal Cinquecento al Novecento.
La dimora-museo di Villa Luxoro - immersa in uno splendido parco proiettato sul golfo genovese - con antichi arredi, orologi notturni, ceramiche è assai nota per la collezione di settecentesche figurine del presepe genovese e napoletano. Le Raccolte Frugone conservate in Villa Grimaldi Fassio ospitano un'eccezionale rassegna delle più importanti opere di artisti dell'Ottocento e della Belle Epoque (da Fattori a Signorini, da Fontanesi a Favretto, da Boldini a De Nittis, a Segantini) acquisite dai fratelli Lazzaro G.B. e Luigi Frugone e donate alla città di Genova tra il 1935 e il 1953.
La Galleria d'Arte Moderna di Genova, con sede nella cinquecentesca Villa Saluzzo Serra, raccoglie quasi 400 opere tra dipinti e sculture databili dagli inizi dell'Ottocento all'epoca attuale: da Barabino a D'Andrade, a Cabianca e Monteverde, da Nomellini a Depero, Messina, Martini, De Pisis, Casorati, Guttuso, Mafai, Cagli e Zao Wou Ki. La Wolfsoniana, oggi afferente alla Fondazione per la cultura - Palazzo Ducale di Genova, con una direzione scientifica autonoma e un riferimento internazionale nel Wolfsonian-FIU Museum di Miami (Florida, USA), è il primo museo italiano di arti decorative dell'Ottocento e del Novecento, con un'attenzione particolare per i temi di propaganda e importanti dipinti e sculture. Tra argenti ceramiche e vetri, sono esposti gli splendidi arredi integralmente ricostruiti legati alle stagioni dell'Esotismo, del Liberty, dell'Art Déco, del Futurismo e del Novecento. www.museidigenova.it - www.wolfsoniana.it