Laure Prouvost – Farfromwords
Laure Prouvost, vincitrice della quarta edizione del Max Mara Art Prize for Women, dopo la prima tappa londinese alla Whitechapel Gallery (20 marzo – 7 aprile 2013) presenta Farfromwords: car mirrors eat raspberries when swimming through the sun, to swallow sweet smells alla Collezione Maramotti, che ha acquisito il lavoro nella propria collezione permanente.
Comunicato stampa
Laure Prouvost, vincitrice della quarta edizione del Max Mara Art Prize for Women, dopo la prima tappa londinese alla Whitechapel Gallery (20 marzo - 7 aprile 2013) presenta Farfromwords: car mirrors eat raspberries when swimming through the sun, to swallow sweet smells alla Collezione Maramotti, che ha acquisito il lavoro nella propria collezione permanente.
La nuova opera di Laure Prouvost si presenta come un ambiente che accoglie il visitatore. È una grande stanza circolare in cui una pluralità di media (stampe fotografiche, collage, immagini filmiche, graffiti) entrano in dialogo tra loro.
Il perimetro della tela, che ne costituisce le pareti, è saturo di immagini visionarie di sapore surrealista, con un’organizzazione policentrica di forme: oggetti, volti, corpi, paesaggi, in cui si inscrivono otto video che presentano alcuni estratti del film Swallow. Tutta l’iconografia che popola la stanza si ispira all’estetica e ai piaceri dell’Italia con una personalissima interpretazione dell’idea del Grand Tour nel nostro paese, in cui oggetti e persone sono portatori di storie di vita esperiti durante la sua residenza.
Al fondo della sala il visitatore è invitato a entrare in uno spazio scuro che accoglie la nuova produzione filmica Swallow, nella sua versione integrale. Il montato del film segue il ritmo del respiro di una grande bocca la cui immagine e il cui suono si inframmezzano
a visioni idilliache e sensuali, vivide e dense di vibrazioni luminose: cieli azzurri percorsi da nuvole bianche, refoli di vento e voli d’uccello, gelati, frutti maturi e fiori che si schiudono, abbracci e carezze, erba fresca, sorgenti, fontane.
Il ritmo del respiro viaggia all’unisono con quello del visitatore che tende ad evocare le proprie percezioni sensoriali su ciò che sta osservando e udendo: questo è il senso di piacere giocoso e profondo che il suo lavoro trasmette con immediatezza.
L’artista stessa compare nel girato insieme ad altre giovani donne in gioiosi e sensuali giochi nell’acqua con precisi riferimenti a eventi e incontri vissuti durante la sua residenza di sei mesi a Roma e a Biella.
Questa esperienza è ampiamente e riccamente documentata nel libro che accompagna la mostra che ha il sapore di un diario, ricco di notazioni visive e scritte. Il volume contiene inoltre un'intervista con l'artista di Bina von Stauffenberg e contributi di Daniel F. Herrmann (curatore di Whitechapel Gallery) e di Melissa Gronlund (redattrice di Afterall), che saranno tutti presenti il 4 maggio durante la private view.
È con Melissa Gronlund che Laure Prouvost il 4 maggio, durante l’opening, converserà sul tema della relazione tra arte/rappresentazione e vita reale che l’artista affronta in quest’opera e sul confronto tra “banale” e “drammatico” nella sua esperienza della realtà italiana. Il dialogo, dal titolo Competition with Real Life, è arricchito da una drammatizzazione della cantante d’opera e performer Cristina Zavalloni, che contribuirà a questa visione/interpretazione, tutta al femminile, che non si concentra solo sulle grandi idee, ma su altri elementi essenziali della vita.
Il premio biennale Max Mara Art Prize for Women promuove e sostiene artiste che lavorano nel Regno Unito, offrendo alle vincitrici l'opportunità di sviluppare il proprio potenziale producendo nuove opere artistiche durante una residenza di sei mesi in Italia. La giuria di questa quarta edizione del Premio era composta da: Iwona Blazwick, in qualità di presidente; Lisa Milroy, artista; Muriel Salem, collezionista d'arte; Amanda Wilkinson, gallerista; Gilda Williams, scrittrice e critica d'arte.
Private view ad invito: 4 maggio 2013, ore 18.00.
A seguire, alle ore 19.00, Laure Prouvost e Melissa Gronlund in conversazione, con un contributo vocale della cantante e compositrice italiana Cristina Zavalloni, la cui interpretazione farà da contraltare all'incontro.
5 maggio – 3 novembre 2013
La mostra, ad ingresso libero, è visitabile negli orari di apertura della collezione permanente.
Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
Sabato e domenica 10.30 – 18.30
Chiuso dall’1 al 25 agosto
Info
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66
42124 Reggio Emilia
tel. 0522 382484
[email protected]
www.collezionemaramotti.org
Brevi note biografiche
Laure Prouvost (1978, Croix-Lille, Francia) vive e lavora a Londra.
Nel 2011 ha vinto il Max Mara Art Prize for Women, scelta tra importanti artiste finaliste, tra cui Spartacus Chetwynd, Christina Mackie, Avis Newman e Emily Wardill. Laure Prouvost si è diplomata presso la Central Saint Martins nel 2002 e ha fatto parte del Lux Artist Associate Programme. Il suo lavoro include film, performance e installazioni. L’artista ha partecipato a esposizioni collettive presso Tate Britain, ICA, Serpentine e BFI. Ha ricevuto il premio internazionale EAST nel 2009 e una commissione FLAMIN nel 2011.
Melissa Gronlund vive e lavora a Londra.
È editor di Afterall e autrice di testi di arte contemporanea. Ha redatto contributi critici per i cataloghi di molte esposizioni tra cui: ICA, Londra; Serpentine, Londra; Witte de With, Rotterdam; Milton Keynes Gallery. Collabora con continuità con numerose testate tra cui: Afterall, Cabinet, Dot Dot Dot, Flash Art, Frieze e MIRAJ. Insegna al Moving Image Master’s course alla Central Saint Martins di Londra ed è visiting tutor alla Ruskin School of Drawing & Fine Art, Università di Oxford, dove tiene lezioni sull’arte e la storia del cinema. Nel 2009 e 2010 ha collaborato alla programmazione del London Film Festival - sezione Experimenta.
Cristina Zavalloni
Nata a Bologna, le radici di Cristina Zavalloni affondano nel jazz, nel bel canto e nella composizione. Il suo repertorio spazia oggi da Monteverdi a Mozart, dagli standard jazz al vasto repertorio della canzone d’autore, e dal repertorio del Novecento ai più importanti compositori contemporanei come Louis Andriessen, James McMillan, Gavin Bryars, Michael Nyman. Si è esibita con la London Sinfonietta e la BBC Symphony Orchestra, diretta da prestigiose bacchette, e in importanti teatri e festival internazionali: Montreux Jazz Festival, North Sea Jazz Festival, Umbria Jazz, London Jazz Festival, Carnegie Hall, Lincoln Center, Amsterdam Concertgebouw, Teatro alla Scala, Palau de la Música Catalana, Barbican Centre, Auditorium Parco della Musica, Walt Disney Concert Hall, Beijing Concert Hall e La Biennale di Venezia.