Lavorare stanca
Prende il via a marzo il ciclo di mostre dal titolo Tecnocene, a cura di Into the Black Box in collaborazione con Bianca Cavuti e il centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Comunicato stampa
L’intenzione di Tecnocene è quella di proporre una chiave di lettura dell’attuale momento storico che metta in risalto i cambiamenti apportati dall’avvento delle tecnologie digitali e dalla loro applicazione su larga scala nella società. Dopo l’Antropocene e il Capitalocene, il Tecnocene è appunto l’epoca delle piattaforme, dell’intelligenza artificiale, dei big data e dell’industria 4.0. Una tappa precisa dell’evoluzione del capitalismo che porta al superamento del concetto stesso di umano verso orizzonti ibridi quali il cyborg o il post-umano.
In questa cornice teorica si inserisce la mostra Lavorare stanca, che inaugurerà il 19 marzo 2022 presso gli spazi del DAMSLab.
Qual è il rapporto tra capitalismo e tempo, in un mondo in cui il confine tra vita privata e vita lavorativa si va sempre più assottigliando, e in cui ci si sta arrendendo ad una condizione perversa quanto apparentemente inevitabile, quella di una vita attiva senza pause? C’è chi ipotizza, come Jonathan Crary, che il capitalismo digitale si stia preparando a colonizzare l’ultimo baluardo biologico della nostra umanità: il sonno, e chi invece sostiene, sulla scia delle teorie accelerazioniste, che proprio la tecnologia e l’automazione siano in grado di liberare l’uomo da questa situazione ed emanciparlo da quella “strana follia” di cui parlava Paul Lafargue nel 1880, indicando con questa espressione l’ossessione tutta contemporanea per il lavoro.
È nei meandri di queste domande che si muovono gli artisti in mostra. Con uno sguardo ironico quanto perturbante, Silvio Lorusso ci catapulta all’interno di una riflessione sul rapporto problematico tra il tempo dedicato al lavoro e quello delle pause e dei momenti di distrazione, mentre Guido Segni mette in atto un affascinante esperimento in cui esseri umani e macchine collaborano in maniera creativa; WUXU propone invece un focus sul fenomeno del tangping, ragionando in questo modo sul tema del rifiuto del lavoro.
Lavorare stanca pone domande indubbiamente scomode per un’epoca come la nostra, problematizzando le contemporanee dinamiche lavorative e proponendo soluzioni creative per riconquistare il tempo perduto.
Gli altri due appuntamenti del ciclo saranno Produci!Consuma! (23/28 aprile) con la partecipazione di Paolo Cirio, !Mediengruppe Bitnik ed Emilio Vavarella e Che fare? (13/15 maggio) con i collettivi Disnovation.org e RAGE.
Grafica: Dario Sanna
Assistenza alla produzione: Articolture
Ingresso gratuito secondo le norme vigenti
Presentazione del progetto Tecnocene + performance sabato 19 marzo, dalle ore 17
Orari:
sabato e domenica: 17:00 - 20:00
lunedì, martedì, mercoledì, giovedì: 9:00-18:00
Visite guidate:
domenica 20 marzo, su prenotazione a [email protected]
Info:
http://www.intotheblackbox.com/events/tecnocene-arti-visive-tecnologie-digitali-mondi-possibili/